IL FENOMENO DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO NELLA REGIONE CALABRIA

1.     Il rischio idrogeologico

Il termine dissesto idrogeologico viene utilizzato per indicare tutti i danni – reali o potenziali – e i fenomeni il cui innesco, caratteristiche e dinamica, sono condizionati prevalentemente dall’elemento “acqua”, dalle caratteristiche di rocce e terreni, nonché dalla morfologia del paesaggio: in modo più generico, quindi, dalla “storia geologica” di una determinata area.

Le manifestazioni più tipiche di fenomeni idrogeologici sono frane, alluvioni, erosioni costiere, subsidenze e valanghe (http://www.protezionecivilecalabria.it/).

In Calabria il dissesto idrogeologico è diffuso in modo capillare e rappresenta una problematica di notevole importanza. Tra i fattori naturali che predispongono il nostro territorio ai dissesti idrogeologici rientra la sua conformazione geologica e geomorfologica, caratterizzata da un’orografia (distribuzione dei rilievi montuosi) complessa e bacini idrografici generalmente di piccole dimensioni, che sono quindi caratterizzati da tempi di risposta alle precipitazioni estremamente rapidi. Il tempo che intercorre tra l’inizio della precipitazione piovosa e il manifestarsi della piena nel corso d’acqua può essere dunque molto breve. Eventi meteorologici intensi, combinati con queste caratteristiche del territorio, possono dare luogo dunque a fenomeni alluvionali violenti caratterizzati da cinematiche anche molto rapide.

Il rischio idrogeologico è inoltre fortemente condizionato anche dall’azione dell’uomo.

La densità della popolazione presente su aree a rischio idrogeologico, l’abusivismo edilizio, l’abbandono dei terreni montani, gli incendi, la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua aggravano il dissesto e mettono ulteriormente in evidenza la fragilità del territorio calabrese aumentando l’esposizione ai fenomeni e quindi il rischio stesso.

La frequenza di episodi di dissesto idrogeologico, che hanno spesso causato la perdita di vite umane e ingenti danni ai beni impongono una politica di previsione e prevenzione non più incentrata sulla riparazione dei danni e sull’erogazione di provvidenze, ma sull’individuazione delle condizioni di rischio e sull’adozione di interventi per la sua riduzione (http://www.protezionecivilecalabria.it/).

 

2.     Dissesto da frana nella Regione Calabria:

Come menzionato nel paragrafo precedente, una delle problematiche principali della Regione Calabria è sicuramente correlata al rischio idrogeologico e in particolar modo al rischio frana.

Da alcune indagini eseguite per l’elaborazione del Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.), si evidenzia con chiarezza che i territori già interessati da fenomeni di dissesto idrogeologico negli anni ’50, sono stati urbanizzati e profondamente modificati sia attraverso l’attività di Pianificazione urbana sia con l’intervento non autorizzato di privati; nello specifico, a partire dagli anni ’70, si è assistito ad un progressivo degrado del territorio di questa Regione e il dissesto idrogeologico costituisce l’effetto più evidente di tale processo (Pellegrino e Borrelli, 2005).[1]

[1]  <<Analisi del dissesto frana in Calabria>>; Pellegrino Annamaria e Borrelli Sergio, 2005.

 

Fig.1: Dati sui centri abitati instabili in Calabria dal 1907 al 1999 (Pellegrino e Borrelli, 2005).

 

La Regione Calabria si è avvalsa dell’Autorità di Bacino Regionale (ABR) per la realizzazione del progetto IFFI, ossia l’inventario informatizzato dei fenomeni franosi.

I dati statistici riportati dal suddetto progetto, benché eterogenei e differenziati a causa della diversità delle fonti di informazione, evidenziano non solo l’elevato numero di siti sui quali incombe pericolo di frana, ma anche il perdurare sul territorio di una situazione emergenziale, che è fonte di notevole dispendio delle risorse finanziarie.

L’analisi complessiva di circa 9000 frane, censite su circa il 40% del territorio regionale (6032 km²), ha permesso di individuare le tipologie di movimento predominante, ascrivibili principalmente a scorrimenti e a movimenti complessi; secondariamente, anche ad “aree soggette a frane superficiali diffuse”.

Relativamente ai movimenti complessi, la Calabria può vantare un primato su scala nazionale, sia in termini di estensione che di numero per le peculiari condizioni geologiche del territorio (Pellegrino e Borrelli, 2005).

 

Fig. 2: Esempio di uno stralcio della “Carta inventario dei centri abitati instabili”- P.A.I. Regione Calabria.

 

In figura 2 è stato riportato un esempio di cartografazione e classificazione dei fenomeni franosi, a cura dell’Autorità di Bacino della Regione Calabria nell’Ambito del Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (D.L. 180/98).

In conclusione, in questo articolo è stato fatto un breve excursus inerente al rischio idrogeologico e, in particolare, al rischio frana, contestualizzato al nostro territorio regionale; inoltre, sono stati fatti dei cenni su alcune tipologie di movimenti franosi (nelle righe precedenti si è parlato di scorrimenti e movimenti franosi complessi), i quali verranno trattati ed esplicati con un grado di dettaglio maggiore nel prossimo articolo.

 

Intervento realizzato da

Dott. Geol. Matteo Montesani

Mercoledì 25 Marzo 2020

Giornata movimentata per la meteo calabrese.

Un area ciclonica si espande verso il Canale di Sicilia, e il centro di bassa pressione andrà a muovere nel suo vorticare intense correnti da Scirocco, le quali porteranno un importante carico di umidità.

Il contrasto termico con l’aria ancora fredda sulla Calabria provocherà forte instabilità e possibili temporali a ridosso dei versanti ionici.

Al mattino avremo temperature rigide abbastanza da permettere una quota neve molto bassa, delle possibili nevicate potranno spingersi fin sui 600m durante le prime ore.

Fig.1 – Mappa degli accumuli nivometrici previsti, dove possiamo vedere le aree interessate dalla neve in mattinata. Credit by meteoincalabrie

 

Nel corso della mattinata, l’aumento della ventilazione dai quadranti meridionali inizierà a divorare il freddo, addensatosi nei bassi strati, ne consegue un generale aumento termico e un ovvio aumento della quota neve, che nelle ore centrali del giorno si eleverà oltre  900-1000mt; in ulteriore aumento poi dal pomeriggio.

Nel pomeriggio sempre, si avrà una lenta intensificazione del maltempo, come detto sopra le correnti calde di scirocco andranno a portare forte instabilità, scontrandosi con l’aria fredda presente sulla Calabria e avviando fenomeni temporaleschi lungo la fascia ionica.

Fig.2 – Mappa della distribuzione delle piogge sull’Italia – Possiamo osservare (seguendo la scala valori in basso) le abbondanti precipitazioni sulla Calabria (aree in rosso) previste in serata.

La quota neve salirà sui 1300-1400mt, ma su queste quote gli accumuli potranno diventare notevoli.

Fig. 3 – Piogge previste sulla Calabria, seguendo la scala in basso, possiamo vedere la quantità stimata per questa sera, con punte da 50mm in 6 ore circa nelle aree in “Blu scuro”

Il tempo peggiora ulteriormente in serata, con piogge diffuse e abbondanti su tutta la regione e possibili temporali sui versanti ionici (Vedi figura 2 e figura 3 in dettaglio sulla Calabria), sopratutto su presila Catanzarese, e fasce ioniche su Serre e Aspromonte.

Tempo più stabile sempre sulle fasce tirreniche del cosentino.

Temperature in risalita su tutta la regione a partire dalla mattinata.

I venti soffieranno in modo intenso da Scirocco.

Severa ondata di maltempo in arrivo!

<<Una robusta depressione attualmente ubicata nel deserto marocchino, sta richiamando una notevole quantità di aria gelida, che dalla Russia, ha ormai invaso anche il Sud-Italia, apportando un deciso crollo termico, su valori spiccatamente invernali>>.

Il contrasto tra l’aria gelida artica e quella tiepida desertica, fornirà ulteriore energia al sistema depressionario, il quale nelle prossime ore inizierà a risalire il deserto sahariano.

Dall’immagine allegata, osserviamo l’evoluzione temporale e spaziale della depressione.

Fig.1 -Sistema frontale previsto tra il 25 sera e il 26 Mattina, minimo con profondità da 991 hpa sul Canale di Sicilia.

 

Notiamo come entro domani, la stessa avrà ormai raggiunto l’Atlante algerino (qui subirà un’ulteriore instabilizzazione e si caricherà di pulviscolo sahariano), per poi approdare lungo il mar Jonio tra mercoledì e giovedì, apportando notevoli fenomeni di maltempo.

Il Sud-Italia, (in particolare Sicilia e Calabria jonica) sarà area di scontro tra l’aria molto fredda e quella più mite, ne conseguiranno ore di intenso maltempo con temporali abbondanti, grandinate e forti raffiche di vento.

Fig.2 – Rappresentazione del movimento della Pressione su scala Europe, periodo tra oggi 23 Marzo e Venerdì 27 Marzo. Credit GFS by Meteociel.fr

Mercoledì sera, (complice la grande quantità di aria fredda riversatasi al suolo), tornerà la neve (anche abbondante) a partire da quote medio-basse, poi man mano che passeranno le ore, lo scirocco spirerà sempre più forte, garantendo pioggia abbondante anche lungo le quote di montagna.

Fig.3 – Rappresentazione della distribuzione delle piogge in arrivo, periodo tra oggi 23 Marzo e Venerdì 27 Marzo. Credit GFS by Meteociel.fr

In sintesi, per il nostro territorio:

#Domani: Giornata serena o poco nuvolosa, ventilato, clima gelido con temperature molto basse.

#Mercoledì: Giornata molto nuvolosa e fredda con qualche fiocco di neve al mattino; peggiora entro sera con rovesci di neve e grandine, temperature in graduale aumento entro notte.

#Giovedì: Temperature in forte rialzo con temporali molto abbondanti, (specie sui rilievi, con picchi di 200 mm di pioggia in 24 ore).

Attenzione -> Elevato il rischio di nubifragi.

#Venerdì: Ancora instabile e umido, ma con fenomeni in netta attenuazione.

Seguiranno dettagli.

Intervento realizzato da Umberto Rossini

Lunedì 23 Marzo 2020

Ancora instabilità sull’intera regione con pioggia sparsa e, in serata, possibili nevicate.

La depressione che ha prodotto le piogge nelle ultime ore sarà ancora attiva sullo Ionio, seppur in allontanamento verso il sud della Grecia; ciò determinerà nuovamente precipitazioni per questa giornata.

Al mattino avremo condizioni più stabili, seppur con coperture diffuse; ci aspettiamo poche precipitazioni, le quali potranno interessare i settori dell’alto ionio cosentino e parte del Pollino.

Situazione più stabile sul resto della regione.

Dal pomeriggio però, e fino in serata, andremo verso un peggioramento delle condizioni del tempo, sopratutto sulla Calabria centro meridionale.

Si prevedono in questa seconda parte della giornata maggiori piogge, e non escludiamo fenomeni più intensi sui rilievi delle Serre.

Dal tardo pomeriggio, arriveranno sulla regione le correnti fredde in ingresso dai Balcani (Vedi fig.1) e faranno crollare la temperatura.

Fig.1 – Anomalie termiche previste, cioè di quando sarà la variazione delle temperature rispetto ai valori medi del periodo. Credit. meteogiornale,it

 

Fig.2 – Le Correnti previste in arrivo, con direzione e forza dei venti in riferimento su scala in basso, Credit. meteogiornale,it

 

In serata inizieranno a farsi vedere gli effetti dell’afflusso dell’aria artica; le piogge dette sopra andranno a passare in nevicate sui rilievi, con quota neve sulla Sila e sopratutto sulle Serre in lento ma costante calo.

Successivamente, nella notte tra lunedì e martedì non si escludono nevicate fin sui 400-500mt su calabria settentrionale e fin su 800mt su Calabria centrale.

Temperature in netto calo, sopratutto in serata.

I venti saranno settentrionali, a tratti tesi (Vedi Fig.2).

Domenica 22 Marzo 2020

Una blanda depressione afro-mediterranea spingerà correnti umide di scirocco, sulla Calabria, le quali produrranno piogge sui settori ionici meridionali.

Al mattino avremo tanta nuvolosità sulla Calabria meridionale, ciali più liberi invece sui settori centro settentrionali.

Nel pomeriggio aumenteranno i venti da sud-est e potranno arrivare in modo più probabile le piogge su bassa Calabria e a ridosso dei rilievi.

Le piogge potranno raggiungere in questa fase anche la fascia prasila e silana catanzarese, seppur in modo limitato.

Migliora invece in serata, con piogge in esaurimento, ma ancora localmente possibili.

Le temperature saranno in diminuzione sui valori massimi, grazie sopratutto alle coperture nuvolose.

Colpo di coda invernale. Torna il freddo e arriva il maltempo

Prime analisi sulla nuova settimana, forse la più movimentata da dicembre ad oggi.

Sul bordo dell’anticiclone che punta sulla penisola Scandinava, scivolerà una massa d’aria molto fredda di matrice artico continentale che in modo retrogrado interesserà buona parte dell’Europa.

Il centro-nord Italia avrà a che fare con temperature molto basse che garantiranno gelate e nevicate a quote bassissime.
Il sud Italia resterà ai margini ma avrà la sua dose di freddo, neve e pioggia.

Il freddo sarà più intenso sulla Calabria settentrionale dove le nevicate potrebbero scendere abbastanza di altitudine; Calabria centrale e meridionale più ai margini.

Figura 1 – Rappresentazione dell’arai fredda in arrivo, periodo tra oggi 21 Marzo e Mercoledì 25 Marzo. Credit GFS by Meteociel.fr

Si parte domani:

DOMENICA. Una blanda depressione afro-mediterranea spingerà correnti umide di scirocco, tanta nuvolosità, venti da sud-est moderati ma deboli piogge più probabili al pomeriggio specie su bassa Calabria e a ridosso dei rilievi.

LUNEDÌ. La depressione sarà ancora attiva seppur in allontanamento verso levante ma determinerà ancora instabilità sull’intera regione con pioggia sparsa nuovamente più probabile al pomeriggio e alla sera quando inizierà l’aflusso dell’aria artica con quota neve sulla Sila in lento ma costante calo. Nella notte tra lunedì e martedì non si escludono nevicate fin sui 400-500mt su calabria settentrionale e fin su 800mt su Calabria centrale

MARTEDÌ. Freddo in accentuazione, e precipitazioni specie nella prima metà del giorno con quota neve in leggero calo.

MERCOLEDÌ richiamo mite, con tanto nuovo maltempo e tanta neve sulla Sila con quota neve inizialmente bassa ma in rapido aumento. Possibili forti precipitazioni sulla regione, specie sulle aree ioniche.

Figura 2 – Rappresentazione della distribuzione delle piogge in arrivo, periodo tra oggi 21 Marzo e Mercoledì 25 Marzo. Credit GFS by Meteociel.fr

Ovviamente questa è la previsione in linea di massima. Si tornerà giorno per giorno nei dettagli.

Fig.3 – Andamento temperature e precipitazioni previste

MA Occhio alle sorprese e al maltempo.

Nel frattempo vi invito a STARE A CASA.

Intervento realizzato da Domenico Talarico

Sabato 21 Marzo 2020

Iniziano dei cedimenti per l’alta pressione, la quale si sposterà verso Est, mentre viene attaccata da una debole perturbazione a ridosso dell’Algeria, dalla quale si originano correnti da Scirocco in risalita verso le coste ioniche.

Al mattino avremo ancora cieli poco nuvolosi, con il sole che andrà a far aumentare la temperature, così come nei giorni precedenti.

Dal pomeriggio invece, inizieranno ad aumentare i corpi nuvolosi a ridosso dei versanti ionici meridionali, per via delle correnti da Scirocco in arrivo.

In Serata aumenteranno ancora le coperture, le quali si estenderanno sulla Calabria ionica meridionale e centrale.

Non vengono previste piogge.

 

Temperature stazionarie su tutta la Calabria.

I venti soffieranno di Scirocco e si  prevedono in rinforzo nel corso della giornata.

Venerdì 20 Marzo 2020

Continua la presenza dell’anticiclone sulla Calabria, e ciò si traduce in tempo più stabile e assenza di piogge.

A questo aggiungiamo che saranno presenti lievi correnti umide che potranno produrre degli annuvolamenti a ridosso dei rilievi, ma non si prevedono piogge associate.

Nel corso della giornata avremo generalmente cieli poco nuvolosi, in lieve copertura nel pomeriggio a ridosso dei rilievi silani.

Le temperature si prevedono stazionarie.

La ventilazione sarà debole.

Le Faglie, le culle dei terremoti.

Introduzione

I terremoti sono provocati da improvvise rotture che si producono per lo più nell’involucro “rigido” esterno terrestre, che prende il nome di litosfera, con movimento relativo delle masse rocciose lungo un piano di faglia che le separa.

Nei terremoti, si ha un graduale rilascio di energia localmente accumulata nelle masse rocciose; lo sforzo di intensità crescente, inizialmente produce una deformazione elastica e successivamente la rottura delle rocce, a seguito del superamento dell’attrito lungo il piano di faglia, sul quale di conseguenza avviene il movimento.

L’energia si disperde di solito con una forte scossa principale (mainshock), talvolta preceduta da piccole scosse premonitorie (foreshocks) e seguita da una serie di numerosi altri scuotimenti detti repliche (aftershocks); altre volte, i terremoti possono manifestarsi anche sotto forma di un’attività che inizia con una forte scossa principale, seguita da numerose repliche con intensità a trend decrescente, pur con molte irregolarità (Pompeo Casati, 1997).

Ovviamente risulta evidente che le differenti modalità di presentarsi dei fenomeni sismici rendono oltremodo difficile l’applicazione di un modello previsionale certo e adattabile in ogni situazione.

I terremoti tettonici, ossia quelli dovuti a movimenti lungo le faglie, sono i più comuni; nel paragrafo successivo si andrà a dare qualche spiegazione in più in relazione al termine “faglia”, ormai diventato di frequente utilizzo.

Le faglie

Con il termine “faglia” vengono indicate tutte le discontinuità piane lungo le quali si ha uno spostamento.

Da un punto di vista geometrico, un piano di faglia, che sarà caratterizzato da una direzione, un’immersione e un’inclinazione[1], separerà due blocchi, i quali prenderanno il nome di “Tetto” e “Letto”, in funzione della loro posizione rispetto al piano; in particolare, definiremo “tetto” il blocco che si trova al di sopra del piano di faglia, mentre definiremo “letto” quello che giacerà al di sotto di esso.

Quando si parla di faglie è fondamentale avere ben presente il concetto di “rigetto” di una faglia; nello specifico, si definisce rigetto, lo spostamento, misurato in punti omologhi, che i due blocchi considerati subiscono lungo il piano di faglia (Boccaletti e Tortorici; 1987).

In realtà ci sarebbe molto da dire ancora in relazione al concetto di rigetto di una faglia, così come su altri parametri strutturali associati alle faglie e sulle diverse tipologie di faglie esistenti; in questo luogo, ci limiteremo a dare delle definizioni generali e proporremo di seguito una classificazione delle principali faglie in funzione del tipo di spostamento che avviene lungo la discontinuità:

[1] Curiosità: La direzione, l’immersione e l’inclinazione di un piano di faglia, prendono il nome di “giaciture” del piano di faglia e possono essere misurate direttamente sul campo, con l’ausilio di una bussola, strumento fondamentale per un Geologo nel corso della sua attività di rilevamento sul campo.

 

  • Faglie Normali: Si hanno delle faglie normali o dirette quando il movimento avviene perpendicolarmente alla direzione della superficie di separazione tra i blocchi, con lo spostamento del tetto, verso il basso rispetto al letto.

Fig. 1: Schema semplificato di una faglia normale o diretta (https://www.mapsism.com/terremoti/faglie-attive).

 

  • Faglie Inverse: Si hanno delle faglie inverse quando il movimento avviene perpendicolarmente alla direzione della superficie di separazione tra i blocchi, con lo spostamento del tetto, verso l’alto rispetto al letto.

Fig. 2: Schema semplificato di una faglia inversa (https://www.mapsism.com/terremoti/faglie-attive).

 

 

  • Faglie Trascorrenti: Si hanno delle faglie trascorrenti se il movimento avviene lungo la direzione del piano di faglia e si possono distinguere due ulteriori sottocategorie di faglie trascorrenti, che prendono il nome di destre e sinistre.

Capire se una faglia trascorrente è destra o sinistra non è molto complesso; è sufficiente considerare un osservatore che staziona su uno dei due blocchi della faglia; se a tale osservatore l’altro blocco apparirà spostato verso destra parleremo di movimento trascorrente destro, quindi di riflesso di faglie trascorrenti destre; analogamente, se l’altro blocco apparirà spostato verso sinistra parleremo di movimento trascorrente sinistro, quindi di faglie trascorrenti sinistre.

Fig. 3: Schema semplificato di una faglia trascorrente sinistra (https://www.mapsism.com/terremoti/faglie-attive).

 

 

Articolo realizzato da

Dott. Geol. Matteo Montesani

 

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Bibliografia

Boccaletti Mario, Tortorici Luigi. «Appunti di Geologia Strutturale.» 1987.

Casati Pompeo L. «Elemeti di Geologia Generale.» 1997.

 

 

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