Settimana molto movimentata per la Calabria, tra schiarite mal digerite e forti temporali serali.
Motore di tutto è stato il minimo depressionario posizionatosi tra Sicilia , Tunisia e Sardegna (di cui parlammo in questo intervento).
Tale depressione, è riuscita in questa settimana a pilotare correnti umide sud occidentali, capaci di innescare fenomeni temporaleschi molto forti e duraturi, che hanno dato origine ad uno stato di emergenza idrogeologia diffusa su gran parte della Calabria.
Per comprendere meglio cosa abbiamo subito, possiamo aiutarci tramite questa mappa (fig. 1) realizzata dall’associazione MeteoNetwork.
Balzano subito agli occhi i livelli altissimi toccati tra l’istimo di Catanzaro(o dei Due Mari), Lametino e Serre vibonesi; un “triangolo” che ha raggiunto i 400mm di pioggia; una media a cui si arriva solitamente in 4 mesi.
In particolare nel comune di CENADI (CZ) a sud dell’istimo tra i Due Mari, dove sono caduti oltre 250mm tra le 19 e le 22 (vedi fig.2), per poi superare i 300mm nel proseguo della serata; un valore che ci porta ad un Rain/rate di circa 70mm/h per circa 5 ore.
Poi abbiamo il crotonese; anche nelle zone limitrofi di Cirò Marina si sono raggiunti i livelli preoccupanti dei 400mm, con allagamenti diffusi in tutta l’area; mentre non troppo lontani sono andate anche le aree nel resto della provincia, con punte tra i 200 e i 300mm dell’area presilana.
Altro elemento importante visibile dalla grafica in fig.1, è la diffusione dell’area colpita.
La rotazione dei venti di questi giorni, che sono variati tra il Levante e l’ostro, ha permesso alle precipitazioni più abbondanti di distribuirsi a turno lungo quasi tutta la Calabria centro orientale.
Come possiamo vedere sempre dalla figura n. 1 tramite la scala a destra, i livelli di accumuli pluviometrici tra i 150mm e i 200mm, (valori medi di circa 2 mesi autunnali) sono praticamente distribuiti su tutto il territorio che va dalla sibaritide, fino alla locride, valori che comunque sono stati abbastanza inquadrati dalle simulazioni modellistiche dei giorni precedenti (fig.4).
Un percorso che scende lungo la fascia ionica, abbracciando interamente la provincia di Crotone, così come la provincia di Catanzaro, comprendendo i rilievi silani della Sila Greca e Sila Piccola, e raggiungendo drammaticamente giorno 4 sera, anche la fascia tirrenica centrale tra Reventino e Serre, con le conseguenze anche in perdite di vite umane che purtroppo si sono verificate nella serata.
Ad oggi, il fronte temporalesco è in allontanamento verso est, liberandoci dalla morsa del maltempo.
Restano il lutto per tre vite spezzate (a cui ci uniamo pensando alla famiglia distrutta), molti disagi e uno stato di calamità richiesta dall’amministrazione regionale.