Astronomia; Caduta della Stazione spaziale cinese Tiangong-1.
Da due anni a questa parte, la stazione spaziale cinese Tiangong-1 è fuori controllo e nelle prossime ore rientrerà in atmosfera.
Nota: Trovate gli Aggiornamenti in basso a fine intervento: ultimo agg. ore 03.15.
Le ultime previsioni effettuate dalle agenzie spaziali di ESA e ASI riportano una finestra per la caduta nella notte del 2 Aprile (Il luogo e l’orario esatti si sapranno solo con poche ore di preavviso).
Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza rispetto alle preoccupazioni che abbiamo raccolto.
Con le sue 8.5 tonnellate metriche di massa (iniziale), Tiangong-1 non è sicuramente il più grande rientro incontrollato nella storia dei voli spaziali. Questo sarebbe invece Skylab con 74 tonnellate metriche.
Diciamo subito che non si tratterà di un impatto singolo.
Il corpo principale della navicella, lungo 10,4 metri, è costituito da due cilindri di lunghezza pressoché uguale e in esso sono presenti diverse parti più o meno resistenti; da qui quindi , la possibilità che si possano formare numerosi frammenti e, qualora alcuni di essi dovessero riuscire a sopravvivere all’attrito con l’atmosfera, si spargeranno su una grossa area e c’è una remotissima possibilità che ciò avvenga su aree popolate.
La possibilità che i frammenti cadano sull’Italia centro meridionale esiste, MA è molto remota, misurata a circa 0.02%; percentuale che si abbassa drasticamente per le persone, se uno tiene conto della nostra densità di popolazione.
La probabilità personale di essere colpiti da un pezzo di detrito proveniente dalla Tiangong-1 è in realtà 10 milioni di volte inferiore alla possibilità annua di essere colpiti da un fulmine.
Dalla foto in Fig. 2 si vedono le zone interessate, quelle tra i 44° Nord e 44° Sud di latitudine, e la loro densità di popolazione. Quindi possiamo avere un’idea di quanto sia vasta l’area in cui potrebbe cadere la stazione.
In ogni caso la Protezione Civile e l’Agenzia Spaziale Italiana hanno diramato veri comunicati, che spiegano cosa fare in caso di caduta su suolo italiano (uno dei quali visibili qui : http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_com.wp?contentId=COM68430).
Perché è così difficile capire dove e quando cadrà la stazione spaziale?
Beh per spiegarlo ci affidiamo al commento rilasciato dall ESA proprio nell’aggiornamento odierno in cui si evidenziava uno spostamento della data tra domenica 01/04 e lunedì 02/04 :
“Uno dei motivi principali per cui è così difficile fare previsioni accurate sul rientro , anche se solo pochi giorni prima del previsto rientro, si è materializzato durante giovedì di questa settimana.
Un flusso ad alta velocità di particelle dal Sole, che avrebbe dovuto raggiungere la Terra e influenzare il campo geomagnetico del nostro pianeta, in effetti non ha avuto alcun effetto, e il tempo spaziale più calmo attorno alla Terra e la sua atmosfera è ora prevista nei prossimi giorni .
Ciò significa che la densità dell’atmosfera superiore, attraverso la quale Tiangong-1 si muove, non è aumentata come previsto (che avrebbe trascinato prima il veicolo spaziale verso il basso) e quindi l’Ufficio Debris Space ESA ha regolato il tasso di decadimento previsto.
Ciò implica che la nuova (e ancora incerta) finestra di rientro si è spostata verso la fine della giornata del 1 aprile”.
++ Qui di seguito metteremo i vari aggiornamenti rilasciati ++
AGGIORNAMENTO: ORE 03:15 – 2 APRILE 2018
E’ rientrata, la stazione spaziale cinese è caduta a sud del Pacifico alle ore 02.16.
Iniziano ad arrivare le prime notizie in merito, vari osservatori informano di cadute di frammenti nell’oceano.
AGGIORNAMENTO: ORE 02:40 – 2 APRILE 2018
La Tiangong-1 è ancora in volo, ma la sua altezza è ormai al limite con gli attuali 120km, si attendono ancora notizie in merito al punto in cui potrebbe iniziare l’impatto con l’atmosfera.
AGGIORNAMENTO: ORE 23:05 – 1 APRILE 2018 (TUTTI GLI ORARI RIGUARDANO L’ITALIA)
Secondo l’ultimo aggiornamento di Aerospace Corp alle 22:53 la Tiangong-1 si trovava a un’altitudine di 133 km. L’impatto è stimato per le 2,30 del 2 aprile, con un’incertezza di +/- un’ora e quaranta minuti. La finestra temporale, dunque, va dalle 0:50 alle 4:10.
Per l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), l’ora x è stimata per le 02.44 del 2 aprile con una finestra di incertezza tra un’ora e mezzo e le due ore e mezzo. Si tratta di un’informazione importante, perché in questo intervallo di tempo si riducono ulteriormente le “finestre di interesse” per l’Italia: ne resterebbe aperta soltanto una che prevede il parziale (e pur sempre altamente improbabile) coivolgimento dell’isola di Lampedusa.
Credit: https://www.focus.it/scienza/spazio/dove-si-trova-la-tiangong-1-aggiornamenti
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AGGIORNAMENTO: ORE 20:15 – 1 APRILE 2018 (TUTTI GLI ORARI RIGUARDANO L’ITALIA)
Un ultimo aggiornamento:
1) Secondo US-StratCom Tiangong-1 precipiterà il 2 aprile alle 01:34 con un margine di errore di +/- 5 ore
2) Secondo l’ESA Tiangong-1 precipiterà il 2 aprile alle 06:00 con un margine di errore di +/- 4 ore
3) Secondo Satview.org Tiangong-1 cadrà l’1 aprile allo 01:05 nell’Oceano Atlantico come nella mappa qui sotto.
Credit: https://www.focus.it/scienza/spazio/dove-si-trova-la-tiangong-1-aggiornamenti
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AGGIORNAMENTO: ORE 20:00 – 1 APRILE 2018 (TUTTI GLI ORARI RIGUARDANO L’ITALIA)
Un ultimo aggiornamento arriva da Satview.org: secondo loro modelli Tiangong-1 cadrà l’1 aprile allo 01:05 nell’Oceano Atlantico come nella mappa qui sotto.
Questo è il messaggio tradotto dal sito del’ESA:
Aggiornamento 1 aprile 2018
Con gli ultimi dati orbitali disponibili e le previsioni meteorologiche spaziali, la finestra di previsione del rientro si è stabilizzata e si è ridotta ulteriormente a un periodo di tempo compreso tra la notte del 1 ° aprile e la mattina del 2 aprile (in ora UTC).
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Aggiornamento 11:00 CET, 31 marzo 2018
Il team di esperti dell’ESA ha adattato le previsioni di rientro nelle ultime 24 ore per tenere conto delle condizioni di bassa attività solare. I nuovi dati ricevuti durante la notte, hanno confermato ulteriormente che la finestra delle previsioni si sta spostando verso la fine del 1 ° aprile.
Il team ora prevede una finestra centrata intorno alle 23:25 UTC del 1 aprile (01:25 CEST 2 aprile) e si svolgerà dal pomeriggio del 1 aprile al mattino presto del 2 aprile. Questo rimane altamente variabile.
In viaggio verso Marte… in Auto.
Ebbene si, il lancio è riuscito e ora abbiamo un’automobile in viaggio nel sistema solare.
Come abbiamo detto nell’articolo precedente, è partito il più potente lanciatore a disposizione; il debutto del razzo pesante di SpaceX denominato Falcon Heavy.
La partenza, avvenuta con oltre due ore di ritardo per i forti venti in quota, è stata perfetta e quasi tutto è andato secondo le previsioni.
Dai primi dati non ancora confermati ufficialmente, pare che il razzo centrale sia arrivato sulla piattaforma, ma che l’appontaggio non sia riuscito e il razzo sia andato perso.
Il suo carico per il Test è stato quello di una vettura elettrica della Tesla, una Roadster rossa, che insieme al suo “passeggero” Starman, un manichino con una tuta spaziale che, << Udite – Udite >>, sono in — Live streaming –, e potete vederlo sul canale Youtube della SpaceX; sotto metteremo anche noi il link alla diretta.
Astronomia: Sta per partire il Falcon Heavy, direzione Marte.
E’ Tutto pronto, il Falcon Heavy è sulla storica rampa di lancio n°39-A di Cape Canaveral.
Quello che sta per partire (Lancio previsto per le 20.50 ore italiane) è il più potente lanciatore mai costruito; il debutto del razzo pesante di SpaceX denominato Falcon Heavy.
Per l’occasione, per testare la sua capacità porterà con se un particolare carico; un’automobile Tesla Roadster rossa fiammante (Vedi fig. 3 ) insieme al suo “passeggero”, un manichino con la tuta spaziale, il tutto al ritmo di Space Oddity di David Bowie.
Annunciato nel 2011 da Elon Musk, CEO e fondatore di SpaceX, il vettore pesante della compagnia spaziale Americana è finalmente pronta al lancio, dopo vari ritardi.
C’è molta attesa sull’esito di questo test, perché questo razzo, che è riutilizzabile come il Falcon 9, potrebbe restituire agli Stati Uniti la capacità di trasportare equipaggi umani, che ora ha solo la Russia.
Le fasi della missione sono illustrate in un’animazione diffusa da Elon Musk (riproposta dal canale della SpaceX)
Dal punto di vista ingegneristico una fase cruciale sarà il tentativo di recupero dei ben tre booster che compongono il primo stadio del vettore, capaci insieme di generare una spinta di 2.300.000 kg forza.
I due laterali, esaurita la loro fase di spinta a due minuti e mezzo circa dal lancio, dovrebbero rientrare verso Cape Canaveral, dove ad attenderli ci saranno due piattaforme di atterraggio terrestri. Solo pochi secondi più tardi, quello centrale tenterà invece l'”ammaraggio” sulla piattaforma galleggiante OCISLY (Of Course I Still Love You) nell’Oceano Atlantico, al largo della Florida.
Se tutto andrà come da manuale il lancio si concluderà con l’immissione della macchina in un’orbita eliocentrica con afelio (il punto più lontano dal Sole) in prossimità dell’orbita di Marte – questo è bene precisarlo: l’auto di SpaceX non andrà su Marte, anche perché sarebbe altissimo il rischio di contaminazione.
Beh non ci resta che gustarci il lancio; a seguire vi diamo il Link dove poter assistere al Test, che senza nasconderlo sarà molto, ma molto difficile e rischioso, e questo lo renderà molto spettacolare e sopratutto… importante.
Aggiornamento:
Da una notizia ANSA possiamo leggere: “Forti venti in quota hanno costretto a rinviare di due ore il lancio del razzo Heavy Falcon della SpaceX di Elon Musk. Si legge sul profilo Twitter dell’azienda. Nel frattempo nella base di lancio americana di Cape Canaveral si continua a seguire l’andamento del meteo”.
Inverno, oggi inizia la nuova stagione 2017-2018
Con la giornata odierna, si entra anche al livello astronomico nella stagione invernale 2017-2018.
Stelle cadenti: Le Geminidi di Dicembre
Il Sole è tramontato e ora inizia lo spettacolo.
Da stasera, e per due notti, saremo sotto lo spettacolo delle meteore (o meglio dette stelle cadenti) provenienti dallo sciame meteorico delle Geminidi.
Queste sono lo sciame tipico di Dicembre, seppur meno conosciute delle Perseidi che cadono nella famosa notte di San Lorenzo, le Geminidi non hanno nulla da invidiargli, e quest’anno in particolare, sono agevolate nella visione dall’assenza della luna e della sua luce “disturbatrice”.
Le Geminidi si sono rese visibili già da inizio mese, ma saranno nelle notti tra oggi 13 e domani 14 Dicembre a dare il loro meglio; oggi infatti, entreremo nel picco delle precipitazioni meteoriche e con ben 120 meteore all’ora ( si parla di circa 2 stelle cadenti al minuto), andranno a garantirci una maggiore visibilità.
L’Osservazione.
Per poterle osservare correttamente servirà prima di tutto avere cieli sereni, e purtroppo stasera per la Calabria dovremo aspettare, il fronte della perturbazione che sta transitando su di noi coprirà il cielo per tutta la serata, e si dovrà aspettare la notte; i settori della Calabria settentrionale dovrebbero scoprirsi prima, mentre più a sud la copertura impiegherà più tempo.
Ma niente paura, sarà la notte tra il 14 e il 15 Dicembre ad essere la migliore tra le due, e domani i cieli si prevedono migliori, seppur con qualche disturbo sui settori tirrenici.
Lo sguardo per i fortunati che avranno cieli sereni, andrà puntato in alto verso Est, e precisamente bisognerà guardare la costellazione dei Gemelli (come mostrato nell’immagine qui proposta), da cui prende il nome tale sciame per via dell’apparente provenienza da quella porzione del cielo.
Per facilitarvi la ricerca, trovate prima la Cintura di Orione, una serie di tre “stelle” in fila ben visibile, e poi proseguite con lo sguardo verso sinistra.
Origine.
Ad originare tutto questo è “un misterioso corpo celeste sulla cui natura gli astronomi si sono a lungo interrogati.
Definito inizialmente come un asteroide, ora si pensa si tratti dei resti di una cometa che ha perso il suo ghiaccio nei suoi passaggi vicino al Sole.
Quando quindi la Terra a dicembre attraversa la scia di detriti lasciati da 3200 Phaethon questi si infiammano, dando origine al fenomeno delle stelle cadenti.” (focus.it)
Adesso non ci resta che fare capolino fuori e dare un’0cchiata, e magari riuscire ad esprimere qualche desiderio.
Ass. Meteopresila
Eclissi lunare parziale – 07/08/2017
Questa sera la Luna avrà qualcosa di “strano”, sarà un po’ più scura e gli mancherà uno spicchio.
Tra le 20 e le 21.18 infatti, la Luna entrerà in parte nell’ombra proiettata dalla Terra e si eclisserà parzialmente; non avremo quindi una #eclissi totale, ma solo una parte della Luna sarà interessata dall’ombra.
Un evento che andrà ad anticipare l’eclissi totale di Sole che si avrà sugli Stati Uniti il 21 Agosto (beati loro).
In allegato possiamo vedere una rappresentazione grafica di ciò che vedremo alle 20.20 circa (il momento di picco dell’eclissi), quando la Luna sarà bassa sull’orizzonte.
07/08/2017
Super Luna
Buona sera, oggi si parla molto della “Super Luna” un fenomeno dato dal passaggio più ravvicinato del solito (a 356,511 km) della Luna, il che la renderà un po’ più grande del solito (circa il 14%).
Purtroppo per noi questa volta sarà difficile vederla, questo perché la nuvolosità si mantiene abbastanza compatta sulla Calabria, in oltre vi sarà anche maggiore possibilità di pioggia in nottata.
Maggiori possibilità di vederla ce l’hanno maggiormente i versanti tirrenici centro meridionali, e per non perdere la speranza per il resto della regione, si dovrà appunto sperare in qualche possibile apertura momentanea, sopratutto questa sera.
14/11/2016
Cometa Ison
Passaggio ravvicinato della Cometa Ison.
Per tutti coloro che sono disposti ad alzarsi alle 4:30 per vedere la cometa Ison … puntate lo sguardo (ancora meglio se avete un binocolo) ad Est/SudEst e questa (segno rosso di fianco a Spica, la stella più luminosa della costellazione della vergine) è la posizione prevista alle ore 5 di domani 18 Novembre.
Buona Visione.