Dicembre in “sopra media”

Abbiamo appena superato un mese di Novembre tra i più caldi in Italia e, nonostante le  premesse per questo inizio d’Inverno fossero di un ritorno alla normalità, ci ritroviamo ancora, raggiunta la metà del mese di Dicembre, ad osservare temperature che faticano a scendere, o almeno nel raggiungere valori normali per il periodo.

anomalie novembre   anomalia italiaa

Nelle immagini sopra, si possono vedere graficamente le anomalie termiche di Novembre distribuite sul territorio europeo e su quello italiano; per la Calabria, possiamo notare un’anomalia che si aggira sui +2.5°C  , al livello italiano si arriva fino ai +3.6°C (fonte isac.cnr ).

Per Dicembre, un mese tipico per le prime nevicate a quote non troppo alte e anche per le prime vere ondate di freddo, anche quest’anno abbiamo un sopra media. Nei giorni scorsi molti annunci (sulla base di emissioni modellistiche a oltre i 4/5 giorni) di ondate di freddo si sono infrante contro la realtà di un inizio inverno tutto sommato mite, in continuità con l’autunno appena passato.

anomalia seconda settimana di Dicembre

 

 

Come si può osservare da questa mappa, la seconda settimana di Dicembre è risultata leggermente in sopra media (per la Calabria siamo a poco meno di un +1°C); dato importante per affrontare una piccola riflessione sulla predicibilità del tempo ad oltre i 5 giorni, in quanto, la seconda settimana rappresentava il target della prima ondata di freddo prevista ad inizio mese.   L’anomalia positiva rappresenta quindi, un valore più indicativo al riguardo della mitezza che abbiamo in Europa, nonostante i modelli vedevano da tempo possibili “colate” di aria fredda da nord Europa che puntualmente vengono ritrattate o ritardate.

 

anomalie previste per i prossimi giorni

Queste due immagini, rappresentano appunto la tendenza prevista per i prossimi giorni al livello termico, sopra abbiamo una mappa che raccoglie la media delle anomalie nei giorni tra il 15 e il 25 sul territorio europeo, dando per il sud Italia tutto-sommato una anomalia molto bassa. Mentre nell’immagine sotto, abbiamo gli spaghi che potete vedere meglio qui <spaghi GFS> riferiti all’area silana, dove si vede la tendenza delle temperature, mostrare un sopramedia anche di 4-5°C tra il 15 e il 21, e una discesa verso temperature più normali nel proseguo del mese.Per il proseguo del mese quindi cosa ci possiamo aspettare?

spaghi dicembre

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rimanendo prudenti, vista la riflessione appena fatta, Dicembre con molta probabilità continuerà per i prossimi giorni a mantenere le temperature sopra la media del periodo, di 3/4°C almeno fino al 21, calando poi nel periodo natalizio (qui si va nell’incertezza, come mostrano gli spaghi più aperti);

Sila, l’aria più pulita d’Europa.

Parchi: ricerca, in Sila l’aria più pulita d’Europa

A stabilirlo le analisi di due esperti in Nanopatologie

07 luglio 2010, 15:32

(ANSA) – COSENZA, 7 LUG – E’ nel territorio del Parco nazionale della Sila, precisamente a Tirivolo, nel catanzarese, l’aria piu’ pulita d’Europa.

E’ quanto emerge dalle ricerche di Stefano Montanari, direttore del Laboratorio Nanodiagnostics di Modena, e Antonietta Gatti, esperta di Nanopatologie. ”Non e’ una notizia di poco conto – e’ scritto in un comunicato del Parco della Sila – se si considera che le analisi hanno rilevato scientificamente che l’aria presente in quell’area e’ addirittura piu’ pulita di quella delle Isole Svalbard, vicino al Polo Nord”. (ANSA).

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/calabria/2010/07/07/visualizza_new.html_1850394183.html

Inizio inverno.

dicembre

Questo inverno 2014/2015 inizia oggi primo Dicembre, ma il clima non è propriamente invernale, le temperature si mantengono sopra i 13/15°C.

Osservando le tendenze a medio termine, tramite il grafico degli spaghi, possiamo notare come le temperature (dopo questo rialzo termico) andranno a scendere, portandosi su valori in linea con le medie del periodo, e comunque comprese tra i +13/+16 le massime e tra i +7/+10 le minime; ciò si accompagnerà ad un clima variabile con momentanei fenomeni instabili sparsi a macchia sulla regione.

MA volendo dare una prima sbirciata “sul quando” potremo avere i primi freddi invernali; i modelli meteo vedono per la metà del mese,  una tendenza verso una diminuzione delle temperature, con valori di qualche grado sotto media. Ovviamente a tale distanza temporale, sono solo proiezioni ipotetiche e infatti, ad ogni aggiornamento dei modelli, questa ipotesi vine spesso ritrattata o posticipata.

Questo ci da l’idea che il freddo non è ancora troppo vicino, in accordo infondo, con le tendenze degli ultimi anni ad avere inverni non molto rigidi… Ma è ancora presto per dire qualcosa.

01/12/2010

Sciroccata 30/01 – 03/02

Un week-end di duro maltempo per la nostra regione, costretta a combattere nuovamente con fenomeni particolarmente intensi anche a carattere alluvionale.

Tutto questo è dovuto dalla formazione di una ciclogenesi, che dalla Tunisia, complice l’avanzamento da ovest di un ulteriore fronte freddo Atlantico, richiamerà una notevole quantità di calore sensibile di diretta estrazione sahariana, portandola ad accumulare un notevole carico di umidità generando il continuo sviluppo di intense celle temporalesche pre-fontali e poi frontali, specialmente lungo i settori orientali, scaraventando al suolo ingenti quantità d’acqua che potranno raggiungere i 150mm/200mm in sole 24 ore.

Inoltre alcune zone orientali, specificamente sui versanti sopravento dei rilievi Appenninici della regione, potrebbero subire accumuli ancor più notevoli dovuto proprio dall’effetto Stau, “pareti” contro le quali lo Scirocco andrà ad impattare. Qui l’aria si libererà di molta dell’umidità che contiene, sotto forma di pioggia.

pericolo pioggia

Il clima

Il clima dell’alto-piano silano è quello tipicamente montano: gli inverni sono lunghi e rigidi, sufficientemente nevosi dai 1000 ai 1300 metri e più persistenti (manto nevoso presente da dicembre ad aprile) al di sopra dei 1400 metri. In alcuni anni in tali zone è possibile superare i 2 metri di neve al suolo.

Il clima della Sila si presenta molto variabile da stagione a stagione: le estati sono brevi, con un caldo generalmente secco o poco umido; non mancano i soliti temporali di breve durata durante le ore pomeridiane; le stagioni intermedie hanno andamenti climatici solitamente così suddivisi: l’autunno è freddo e piovoso, anche se la primavera si presenta spesso come una “coda dell’inverno”, con nevicate improvvise, essa è generalmente fredda e secca, negli ultimi tempi però anche il clima della Sila, ha subito modificazioni significative.

Le temperature medie si aggirano intorno ai 9°C ma le escursioni termiche sono davvero impressionanti. In inverno in alcuni punti dell’altopiano la colonnina del mercurio ha toccato temperature record di -28° C.

La neve, in alcune aree, spesso supera abbondantemente i tre-quattro metri; sul Monte Botte Donato e sul Montenero in alcune annate nevose e nei posti più ombrosi si rinvengono chiazze di neve indurita anche in piena estate, oltre che, vi sono traccie di detriti morenici, segno della antica presenza di ghiacciai.

La piovosità varia da zona a zona ma mediamente si aggira intorno ai 1500 mm annui, con piovosità maggiore in Novembre e Dicembre, mentre siccitosi si presentano i mesi di Luglio e Settembre.

I monti principali

E’ qui che la Sila si modella tra morbide pendici boscose intervallate da ampie praterie d’alta quota, dalle quali gli imponenti rilievi sembrano piccole colline; e si possono trovare: Il Piano di Macchialonga che si distende a 1.500 metri di quota contornato dalle avvolgenti cime dei monti Pettinascura di 1.708 metri, la Serra Ripollata di 1.682 metri e il Cozzo del Principe.

A sud del Macchialonga, tra le valli del Neto e del Garga, si eleva il Monte Volpintesta di 1.740 metri che domina sul lago Ariamacina.

Da nord si eleva la dorsale dei monti Altare e Sordillo che separa, con un lungo susseguirsi di foreste secolari tra cui la Fossiata ed il Fallistro, la valli del Trionto e del Mucone.

Nel cuore della Sila Grande, nel comune di Serra Pedace, è posto il complesso del Monte Botte Donato, che rappresenta la massima vetta dell’altopiano con i suoi 1.928 metri.

L’elevata altitudine permette di raggiungere accumuli nevosi notevoli, anche di 3mt se non superiori.
La presenza di impianti di risalita e di quattro piste da sci, in Inverno, il luogo, viene frequentato da turisti provenienti da tutta Italia.

Monte-BotteDonato

 

 

 

 

 

 

 

 

Il panorama offre uno spettacolo unico, che in condizioni particolari,  da la possibilità di osservare anche l’Etna.

Al sud del lago Ampollino si estende infine la Sila Piccola a formare un grande arco convesso che da oriente parte con la Valle del Tacina per chiudere ad ovest con la valle del Savuto.

In questa regione i tipici paesaggi ampi della Sila Grande si alternano ad habitat molto più angusti e tormentati. A sud del lago Ampollino si diparte una catena di rilievi che culmina con il Monte Scorciavuoi di 1.745 metri e prosegue a sud con la dorsale del Monte Gariglione, dove si trova uno dei boschi più antichi della Sila.

Tra le due dorsali si dipana la Valle del Tacina, forse la più bella e integra di tutta la Sila. Tra il Monte Gariglione ed il Monte Femminamorta, di 1.723 metri, s’incunea la Gola del Soleo, così buia e scoscesa da essersi meritata il toponimo di Manca del Diavolo.[1]

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