Ancora maltempo sul finire di Gennaio
-28/01/2017
Ancora instabilità per questo primo mese del 2017, che si sta dimostrando sempre molto dinamico.
-28/01/2017
Dati ore 17.30
Ci troviamo nel pieno del peggioramento, le precipitazioni si stanno dimostrando intense e sopratutto insistono in modo continuo sulle fasce ioniche, dove già nel corso della mattinata si stanno avendo disagi lungo le strade e frane che in alcuni casi mettono a rischio anche delle abitazioni.
Al momento gli accumuli pluviometrici hanno raggiunto valori importanti, sopratutto sui versanti ionici delle Serre, dove si supera ormai ovunque i 150mm di pioggia, con alcuni picchi che hanno già raggiunto abbondantemente i 200mm ( come a Fabrizia (VV) con gli attuali 240mm e Palermiti più a nord con 203mm ); valori intorno ai 100/130mm invece sui litorali ionici che devono fare i conti anche con le mareggiate, con vento forza 7 che va a produrre al momento onde che raggiungono i 4/5m di altezza.
Precipitazioni in intensificazione anche nel catanzarese e nel crotonese.
La presila ionica al momento raggiunge valori pluviometrici di tutto rispetto, i 150mm saranno raggiunti a breve anche qui da gran parte delle stazioni e in alcune aree si stanno già superando, come registra la stazione di Albi (Cz) con i suoi 162mm, o poco distante la stazione nel comune di Sellia, con 174mm e Gimigliano con addirittura 184mm; la città di Catanzaro, tocca i 152mm.
Anche il crotonese va verso un peggioramento con livelli che si porteranno anche qui sui livelli sopra citati, nel Comune di Petilia Policastro si registrano già più di 160mm.
Le fasce tirreniche sono interessate più marginalmente, protette dai rilievi, registrano piogge con valori tra i 10 e i 20mm nel cosentino, ma più a sud i valori non sono da trascurare, arrivando generalmente intorno ai 60/70mm, con picchi di 90mm nel lametino; valori tra i 60 e i 70mm per il vibonese tirrenico.
Per il proseguo della giornata ci aspetta l’attesa per il passaggio verso nord di questo fronte perturbato.
Al momento la pioggia interessa pienamente la Calabria centrale e meridionale, ma nelle prossime ore inizierà a liberarsi il Reggino, che dovrebbe secondo le previsioni uscire dalla “linea di fuoco” delle correnti sciroccali. Diversamente dalla Calabria centro settentrionale, che per lo stesso motivo invece, verrà coinvolta in modo più diretto; attenzione quindi in serata, tra catanzarese e fascia ionica crotonese e ionio cosentino.
Quando passerà questo maltempo?
Beh non possiamo dare un orario, ma secondo quanto riportano le previsioni (Vedi figura 3) , indicativamente possiamo dire che: in nottata il flusso principale dovrebbe portarsi ulteriormente a nord, mantenendo sulla Calabria settentrionale e il crotonese delle precipitazioni che a tratti potranno essere intense, ma in fase di calo.
Ancora attenzione quindi per questa serata, e nella notte per le fasce ioniche settentrionali.
Da varie ore ormai siamo interessati dalle prime correnti di scirocco richiamate dalla bassa pressione posizionata tra Spagna e coste dell’Algeria; precipitazioni sparse si stanno avendo su gran parte del territorio calabrese, specialmente sulle fasce ioniche, che sono direttamente esposte a queste correnti provenienti da sud est.
Dagli ultimi aggiornamenti si delinea meglio questa previsione di maltempo per la Calabria.
Nelle prossime ore la bassa pressione, andrà a spostarsi verso est, avvicinandosi alle coste siciliane, questo richiamerà maggiormente le correnti umide di scirocco, le quali, andranno a colpirci in modo più diretto e soprattutto, produrranno maggiori fenomeni precipitativi.
Dalla figura2 qui proposta abbiamo messo tre immagini che rappresentano l’avvicinamento verso l’Italia meridionale della bassa pressione.
Figure 2.1, 2.2, 2.3 (Cliccare sulle immagini per ingrandirle)
Andando rapidamente a descrivere la situazione, possiamo dire:
Per prima cosa, il peggioramento è prossimo ad arrivare a partire dal Reggino e si farà sentire molto sui versanti ionici dell’Aspromonte, dove si prevedono gli accumuli pluviometrici maggiori.
Successivamente, le precipitazioni andranno ad ampliarsi verso nord (vedi fig 2.2, 2.3 e 3.2), coinvolgendo nella notte i versanti e i litorali ionici delle Serre (anche qui si prevedono accumuli abbondanti), raggiungendo poi il Catanzarese e il crotonese; con particolare interesse per la presila ionica o comunque versanti meridionali e orientali della Sila.
Anche l’alto ionio e il Pollino sui suoi versanti meridionali, verranno interessati dal maltempo; mentre i settori tirrenici saranno più protetti dai rilievi, ricevendo precipitazioni più deboli e solo a tratti più intense. Discorso diverso invece per i venti, che andranno ad essere più forti proprio sulle aree tirreniche, sempre per l’effetto dei rilievi, da cui le correnti si troveranno scendere ( seguendo la direzione sud-est/nord-ovest).
I mari saranno molto mossi, e il moto ondoso potrà essere molto accentuato sui litorali ionici, ATTENZIONE, anche su questo aspetto.
La giornata di Lunedì verrà quindi a essere interessata interamente da questo intenso maltempo, e i fenomeni temporaleschi potranno essere molti, a partire in pieno mar Ionio meridionale in estensione verso le coste ioniche Calabresi.
In serata avremo uno spostamento della linea temporalesca, che andrà a verso nord, coinvolgendo maggiormente i settori ionici centrali e settentrionali, quindi catanzarese e crotonese, soprattutto a ridosso della presila ionica.
D’altro canto, avremo un miglioramento del tempo sui versanti meridionali della Calabria, dove si andrà verso maggiori schiarite ed esaurimento delle precipitazioni.
Non siamo noi a poter dare allarmismi, come è giusto che sia, ma diciamo che questi sono situazioni dove l’attenzione deve essere alta, specie per un giorno, come il Lunedì dove molti si trovano in viaggio.
Qui di seguito postiamo l’immagine delle aree considerate a maggiore rischio, che vanno dal rosso di avviso di maltempo di forte intensità; al viola, per il maltempo di intensità estrema.
http://allarmi.meteo-allerta.it/calabria-index.html
La situazione attuale vede il minimo di bassa pressione in movimento verso sud ovest, posizionandosi nelle prossime ore al largo delle coste Tunisine; tra quest’ultima e la Sardegna prima, per poi roteate e muoversi verso il canale di Sicilia.
Fig 1
fig. 2
In questa posizione del minimo, l’effetto principale che ne può derivare per la Calabria, è la risalita di correnti di scirocco; e a questo punto, entriamo in un ambito un po’ più particolare.
Andremo a dare qualche punto per vedere meglio la situazione.
1) nelle prossime ore le temperature andranno a calare, sia per la naturale diminuzione notturna e sia per l’ingresso di correnti un po’ più fredde in quota, che andrebbero a far perdere uno o due gradi (vedi fig.3 sotto).
Fig.3 Termiche in quota, alle ore 18 e alle ore 0
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2 ) Come possiamo vedere dalla figura 2, la bassa pressione andrà a muovere le masse d’aria presenti sul basso ionio verso nord, portando verso la Calabria, correnti più umide e temperate; l’instabilità che si formerebbe proprio sullo Ionio (creato dai contrasti tra lo scirocco e l’aria fredda presente sulla Calabria), potrebbe dare origine a dei temporali.
3) Queste configurazioni sono difficilmente prevedibili, movimenti anche piccoli fanno la differenza in scala locale sulla Calabria.
3.1) Determinante per direzionare le correnti di scirocco, sarà la posizione e la profondità che prenderà il minimo; questo è un punto critico, la disposizione della corrente in risalita infatti piloterà anche la direzione dei temporali e delle precipitazioni associate, quindi movimenti del minimo, anche di pochi km, possono determinare per la Calabria (specie quella ionica), situazioni tra l’essere colpiti o meno dai nuclei in risalita che andrebbero a formarsi dallo Ionio e andare verso nord o nord-est.
4) Per un principio di prudenza, in questo intervento vogliamo sottolineare la possibilità che i temporali su descritti possano colpire la Calabria centrale; possibilità che è aumentata dagli ultimi aggiornamenti e dai quali si andrebbe a indicare il rischio di forti precipitazioni in arrivo nella notte sulla Calabria ionica, tra il catanzarese e il crotonese.
5) nell’immagine sotto mettiamo la rappresentazione delle aree che potrebbero essere interessate; nel caso in cui quindi, le correnti si disporrebbero in modo da favorire il coinvolgimento della Calabria centrale, le precipitazioni potrebbero scaricarsi sui nostri rilievi, con intense nevicate sulla Sila, ma con quota neve che potrebbe scendere poco sotto i 700m, e localmente anche meno.
Da sottolineare ancora come i modelli, specie in queste situazioni , vadano presi in modo indicativo, tanto per dare un’idea dei rischi presenti nell’area.
Massima attenzione quindi per le prossime ore.
Ass.Meteopresila
Aggiornamento 17/01/2017 ore 21.00
Aggiornamento ore 15.30 15/01/2017.
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La situazione attuale vede la presenza di uno sviluppato centro di bassa pressione nel mar Tirreno, che sta alimentando instabilità sulla Calabria, convogliando flussi di correnti provenienti dalle aree nord atlantiche, nell’area mediterranea dove abbiamo correnti un po’ più umide e temperate.
Le precipitazioni conseguenti di questa dinamica stanno coinvolgendo specialmente la Calabria settentrionale, quindi il Pollino, il cosentino e le fasce tirreniche settentrionali ; situazione invece più variabile nel resto della regione dove le precipitazioni, a momenti più intense, si alternano a momenti invece di pausa più o meno lunghi, .
Nota invece sul golfo di Squillace, dove lo scontro tra le correnti in quota da SudOvest e quelle al suolo da Sud/SudEst, danno forma ad una struttura nuvolosa più consistente, da cui prendono forma fenomeni temporaleschi che minacciano il crotonese, ma che per lo più scaricano in mare la precipitazione.
Dalle immagini sotto possiamo vedere la dinamica sopra descritta.
Per la situazione sui nostri rilievi, abbiamo una quota neve che sulla Calabria settentrionale è sui 500/600m, mentre sale sui 800/900m nella Calabria centrale.
Al momento è il Pollino, seguito dalla catena costiera e dalla Sila grande ad avere le maggiori nevicate di questa domenica; qualche fiocco si segnala anche sulla Città di Cosenza.
Per le prossime ore, aiutandoci dalla grafica in fig.3 le precipitazioni si manterranno variabili su gran parte del territorio, con le aree sopra citate ad essere maggiormente interessate.
Anche per la giornata di domani avremo instabilità diffusa con piogge alternate a schiarite e nevicate dai 800m, aree tirreniche settentrionali rimarranno le più esposte.
Ass. Meteopresila
E siamo a due, o meglio tre se consideriamo anche il 29 Dicembre, i peggioramenti di stampo invernale si susseguono grazie alla resistente presenza dell’anticiclone azzorriano che, restando saldo al largo della penisola iberica, (come mostrato in figura), favorisce le masse d’aria artiche/polari a scendere verso sud, grazie alla formazione conseguente di minimi di bassa pressione.
Il nuovo peggioramento in questa occasione, sarà derivato dalla bassa pressione che ha guidato il flusso freddo protagonista degli ultimi giorni. Ad oggi si è spostato verso la Grecia, facendoci guadagnare qualche grado, ma nelle prossime ore si muoverà nuovamente verso ovest, in un moto retrogrado che andrà a destabilizzare il mediterraneo, attivando un minimo che, dal Tirreno settentrionale, scenderà verso sud, portando piogge e nevicate dalla giornata di domani.
Ora arriva il bello della situazione; proviamo a dare qualche punto su cosa si prospetta, scusandoci se useremo i “se” e i “ma”.
1) A meno di 24 ore dal peggioramento per la Calabria, ancora non si ha un quadro perfettamente chiaro, la bassa pressione che si formerà sul tirreno non viene individuata molto bene dalle modellistiche meteo al momento e la sua simulazione ha dei cambiamenti da aggiornamento ad aggiornamento; eppure sarà decisivo capire come si comporterà, lei e il modo in cui si muoverà determinerà le correnti in arrivo e il conseguente peggioramento, per cui anche piccoli cambiamenti di posizione o profondità, potranno portare, in scala locale, a differenze importanti.
2) Indecisione e prudenza; per quanto detto sopra non possiamo sbilanciarci molto, ciò che vogliamo dire al momento, alla luce di quello che ci prospettano i modelli e per un principio di prudenza, è che per domani, si sta concretizzando il rischio di precipitazioni potenzialmente anche intense e a carattere nevoso in montagna, con neve che potrebbe arrivare anche a bassa quota , specie sulla Calabria centrale; per questo ci teniamo a dire di prestare attenzione.
2.1) Purtroppo la quota al momento è in fase di studio, e così come le aree che potrebbero essere interessate; alcuni modelli vedono le precipitazioni coinvolgere meglio i settori meridionali calabrese, altri invece sembrano vedere precipitazioni più localizzate sui settori centrali e settentrionali.
3) La temperatura è tra i fattori da osservare, sappiamo che è in aumento e si alzerà ancora per domani, ma in quota resteremo ancora con valori negativi, sufficienti a formare nevicate in collina; le precipitazioni infatti, andrebbero ad essere generate dalla bassa pressione in avvicinamento descritta prima, che richiamerebbe correnti più umide, ma anche più miti, che andrebbero a scontrarsi con l’aria fredda presente sulla Calabria.
4) Le correnti come detto prima, la direzione che prenderanno, ed eventuali minimi secondari, potrebbero essere determinati sia per la formazione dell’instabilità che per il mantenimento del freddo al suolo, che ormai si è consolidato in questi giorni.
5) Quello che possiamo dire, aiutati dalle mappe sopra è che, nel periodo tra il pomeriggio di domani 10/01 e mattinata di mercoledì 11/01, potenzialmente, potremo avere precipitazioni a tratti intense, proprio per via dello scontro tra le masse d’aria; ma per quanto riguarda la neve, in via prudenziale indichiamo potenzialmente interessata tutta la fascia appenninica dalle quote collinari in su; e in capoluoghi come Catanzaro e Vibo Valentia potrebbero rivedere delle nevicate, mentre Cosenza per la posizione nella valle del Crati potrebbe ricevere anche degli accumuli nevosi.
Restiamo in attesa di dati più aggiornati.
Ass. Meteopresila
L’aria continentale di origine polare con la sua caratteristica pellicolare (capace di arrivare nei bassi strati in modo autonomo e con uno spesso strato verticale), ha portato i valori negativi fin sulla costa calabrese, riuscendo a far segnate termiche negative praticamente a quasi tutte le stazioni meteo presenti sul territorio, ne restano fuori veramente una manciata.
I valori di questa notte sono storici, non tanto per i valori raggiunti in Sila (comunque notevoli e non comuni), dove si sono registrati -16.7°C per Monte Curcio e -17.6°C per Monte Botte Donato, restando sempre in doppia cifra negativa sul resto dell’altopiano fino ad una quota di quasi 1000m; quanto per i valori che si sono avuti alle quote più basse.
I -7°C sono stati superati fino ad una quota di 500m su quasi tutta la presila!, una notte di gelo che ha portato non pochi disagi per le rotture alle tubature dell’acqua in molti centri interni.
Di seguito citiamo quando raccolto dalle stazioni meteo Arpacal da parte dello staff del sito Meteoincalabria.it
Provincia di Cosenza
Cosenza 240 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -8,6°
Rende EST 181 m slm (stazione della nostra rete) -8,4°
Domanico 736 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -9,1°
San Pietro in Guarano 660 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -7,5°
Rogliano a 667 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -8,7°
Paola a 160 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -2,9° battendo il record di -1,8° del 31 dicembre 2014
Corigliano Calabro a 219 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -3,9° battendo il record di -2,9° del gennaio 2004
Amantea a 400 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -4,9° battendo il record di -3,1° del gennaio 2004
Botte donato (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -17,6°
Monte Curcio (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -16,6°
Lorica a 1320 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -12,5°
Camigliatello a 1370 m slm (stazione della nostra rete) -12,7°
Cecita a 1180 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -11,6°
Provincia di Crotone
Crotone a 5 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) +1,6°
Cirò marina a 9 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) +0,6° nella serata di sabato 7 gennaio
Savelli paese a 969 m slm (stazione consultabile sulla nostra rete) -9,6°
Savelli – Parco Astronomico Lilio a 1167 m slm (stazione consultabile sulla nostra rete) -10,9°
Provincia di Catanzaro
Catanzaro a 334 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -4,4°, eguagliando la terza minima più bassa della sua storia (del 30 gennaio 1945). Lontano resta il record di -6,1° del 14 gennaio 1968).
Decollatura a 1050 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -11,1°
Lamezia Terme (stazione dell’A.M.) -5°, valore notevolissimo (record per gennaio) ma ancora lontano dai -6,6° del febbraio 2008.
Nicastro-Bella a 400 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -7,1° battendo il record di -4,8° del 31 dicembre 2014
Girifalco a 482 m slm (stazione consultabile sulla nostra rete) -3,8°
Soverato a 13 m slm (stazione consultabile sulla nostra rete) +0,7°
Taverna Ciricilla a 1270 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -13,3°
Provincia di Vibo Valentia
Vibo Valentia a 498 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -2,7°
Tropea a 59 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) +2,8°
Serra San Bruno a 799 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -7,4° nella serata di ieri sabato 7 gennaio
Provincia di Reggio Calabria
Reggio Calabria a 15 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) +3,6°
Brancaleone a 20 m slm (stazione consultabile sulla nostra rete) -0,3° nella serata di ieri sabato 7 gennaio
Cittanova a 404 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -4,4° nella serata di ieri sabato 7 gennaio
Gioiosa Ionica a 149 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -0,5°
Roccaforte del Greco a 864 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -6,9° nella serata di ieri sabato 7 gennaio
Cardeto a 670 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -8,9° nella serata di ieri sabato 7 gennaio
Gambarie d’Aspromonte a 1300 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -7,5°
Per le prossime ore avremo ancora freddo sulla nostra regione, e le temperature ritorneranno ad essere negative su gran parte del territorio; però si ricominci a salire, e recupereremo rispetto ad oggi almeno 3/4°C.
Vi lasciamo con questa immagine scattata stamattina a Catanzato, che reputiamo rappresenti la particolare notte appena trascorsa.
08/01/2017
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Oggi infatti abbiamo avuto minime estremamente basse, negative fin sulla costa, mentre la neve imbiancava aree marittime nel reggino, con la stessa Reggio Calabria che rivedeva la neve.
Ma sono le Massime ad aver raggiunto valori molto curiosi, la mappa sopra riassume i valori termici avuti oggi, valori massimi!.
E possiamo subito notare come, in molte aree collinari, sopra i 400-500m le temperature abbiamo semplicemente sfiorato lo 0°C, andando oltre di qualche decimo, per poi ritornare a scendere già alle ore 13, e tutto questo nonostante, come nel catanzarese, ci si stato il Sole.
Per la Sila invece, possiamo vedere come temperature inferiori ai -6/-8°C siano state mantenute su gran parte del nostro altopiano; oltre i 1300m invece si è rischiato di restare in doppia cifra.
Al momento sulle aree interne (aggiornamento ore 18) abbiamo termiche di ben -5°C (parliamo sempre di quote sui 400m), mentre se ci spostiamo sui litorali, non superiamo il grado e mezzo, come a Crotone dove si registrano 1.4°C , cosi come a Lamezia Terme; Catanzaro è invece a -1.8°C e Cosenza scende ancora sotto i -2.8°C.
Vibo Valentia anche lei è in negativo con -2.2°C.
Per stanotte ci aspettiamo di raggiungere valori ancora più negativi di ieri, questo per l’ingresso di ulteriore aria fredda, e potranno essere raggiunti valori storici per la Calabria; a un passo dei record degli anni Sessanta.
Di seguito mettiamo qualche foto che può rappresentare ciò che molti calabresi hanno potuto vedere sulle strade interne.
Località Albi (Cz).