Azzorre timido ne approfitta il Canadese

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Sta per concludersi il primo assaggio di primavera che ha interessato la nostra regione i primissimi giorni di Marzo; a mettere in crisi l’anticiclone delle Azzorre ci penserà una nuova irruzione artico marittima che da domani detterà legge sull’Europa centrale. Giá dalla tarda serata odierna le prime piogge, seppur di debole intensità andranno ad interessare la parte centro-occidentale con le temperature che comunque non subiranno sostanziali variazioni.
Giovedì irrompe l’aria fredda tramite il Rodano, inizialmente i venti ruoteranno da sud-est verso ovest favorendo una temporanea risalita sciroccale.

Nel corso della tarda mattinata i venti gireranno rapidamente a Maestrale, poi a per poi confermarsi in Tramontana in serata. Contestualmente le precipitazioni, al più moderate, interesseranno tutti i settori. Calano le temperature e la quota neve, c’é da evidenziare che inizialmente la neve rimarrà confinata tra i 1200-1400mt. nel corso del giorno, con l’affluenza di correnti più fredde, la neve potrebbe raggiungere la collina, in modo particolare nell’occidente, leggermente più alte nel settentrione comunque comprese tra i 600-800mt. É inutile ribadire che l’osservato speciale risulterà il nostro Appennino con copiosissime nevicate e accumuli davvero ingenti per il periodo.

La fase stabile e mite sta per finire

Dalla primavera in anticipo all’inverno in ritardo.

Questa è la sintesi di quello che ci aspetta nelle prossime ore. Colpa di una perturbazione in arrivo dall’Europa centrale che attraversando l’Italia riverserà nel bacino del Mediterraneo aria decisamente più fredda, che farà calare sensibilmente le temperature, in particolar modo al Centro Sud. Sarà un calo importante, localmente anche di 10 gradi, accompagnato da forti venti che si instaureranno già dalla notte odierna.

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La perturbazione che giungerà, accompagnata da aria decisamente più fredda dal Nord Europa, scaverà tra la fine di Mercoledì e Giovedì, un profondo vortice di bassa pressione sull’Italia, che determinerà una seconda parte di settimana assai ventosa .

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Mercoledì al via una fase di maltempo ad opera di una perturbazione dal Nord Atlantico, seguita da una massa d’aria polare marittima. La giornata peggiore sarà quella di giovedì quando ci saranno tutti gli ingredienti per un’ondata di brutto tempo tipicamente invernale con neve fino a quote basse.

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L’ondata di freddo sarà inoltre accompagnata da forti venti Anche Venerdì la situazione sarà ancora delicata. Il vortice si sposterà gradualmente verso lo Ionio, mentendo attiva una tesa-forte ventilazione settentrionale a rotazione ciclonica sullo Ionio.

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Attenzione anche al mare e alle mareggiate che saranno diffuse lungo le coste.Nel fine settimana le correnti fredde continueranno a penalizzare con fenomeni sparsi e nevicate sui rilievi.

Mal tempo fine settimana 21 – 22 Febbraio

Dopo la tregua meteorologica di questi ultimi giorni, dettata dalla presenza dell’Anticiclone delle Azzorre, ritorneremo in un periodo di forte instabilità; un peggioramento che partirà da stasera e durerà fino alle prime ore di Lunedì.

Ciò che ci sta per interessare, è una nuova perturbazione atlantica che, attraversando l’area francese, sta irrompendo senza troppi sforzi sulla scena mediterranea già in questo momento e, lavorando ai fianchi dell’alta pressione confinata ad ovest, scivola rapidamente verso il nord Africa, richiamando in conseguenza correnti umide di scirocco che risalgono verso l’Italia.

Il peggioramento delle condizioni meteorologiche che ne comporterà dalle prossime ore, andrà ad interessare tutto il mezzogiorno, specie sui settori ionici calabresi e tirrenici dal cosentino a salire.

 

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Rappresentazione barica; dall’immagine qui proposta si può osservare ciò che abbiamo detto sopra, con l’alta pressione vincolata ad ovest e la depressione in scivolamento verso sud.

Si tratta quindi, di un insidioso vortice di bassa pressione ad ampio raggio, che va a ad abbracciare tutta l’area tirrenica, ma con il suo centro che spazia tra l’area nord mediterranea, e centro-tirrenica ad est della Sardegna.

Nella notte di domenica con lo spostamento verso sud-est del minimo, avremo il “clou” del maltempo, si prevedono abbondanti precipitazioni, temporali e possibili mareggiate sulle coste ioniche, maggiormente interessate dai forti venti meridionali. Lo scirocco in risalita dal Nord Africa, apporterà umidità che si andrà a scaricare con precipitazioni su tutta la Calabria.

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Come si può vedere dall’immagine riportata, i rilievi sud orientali andranno ad essere le aree interessate maggiormente, per via dell’addensamento sui loro versanti della nuvolosità.

Non si escludono temporali che potrebbero risultare anche di moderata/forte intensità,

Le temperature saranno in netto rialzo, lo scirocco porterà correnti più miti che muoveranno isoterme di +5°C/+6°C anche sui 1300/1400m, ciò vuol dire, pioggia anche sui rilievi silani e pioggia mista a neve sulle cime.

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Da osservare in modo particolare i letti fluviali dei torrenti, e le condizioni stradali nella mattinata di domenica, sopratutto su catanzarese, crotonese e sulle serre.

21/02/2015

8 motivi per i quali la neve ci rende felici

L’inverno per molti è la stagione peggiore dell’anno, vuoi per le poche ore di sole, per le temperature rigide o per l’influenza, ma per altri invece è quella migliore, quella in cui si può apprezzare la magia della neve. Ma perché la neve e le nevicate più in generale ci rendono così felici?

1. La neve acquisisce il proprio senso della meraviglia

La neve implica dei cambi di programma e ispira una riflessione diversa sul mondo”, I viaggi si annullano, le riunioni vengono rimandate e le scuole chiudono . Questi cambiamenti all’interno della nostra routine quotidiana rinfrescano le nostre menti stanche e ci permettono di pensare alla vita in un modo diverso. Per una volta riusciamo ad apprezzare l’odore del caffè”.

2. La neve ci emana serenità e vibrazioni positive

Anche nei periodi più stressanti, una nuova nevicata sprigiona un’energia quasi soprannaturale che ci rende più calmi e rilassa la mente, l’anima e il corpo.

3. La neve fa rivivere emozioni dell’infanzia

Il fenomeno si chiama “memoria emotiva” e ci permette di associare ai nostri ricordi anche le emozioni legate al quel periodo. La maggior parte di noi ha un ricordo d’infanzia legato alla neve, un ricordo molto probabilmente gioioso. Così quando vediamo i fiocchi cadere, riviviamo quelle emozioni e ci sentiamo felici

4.La neve ci regala momenti divertenti e anche gustosi dolci

Chi nella vita non ha mai giocato a pallonate di neve o si è messo a costruire pupazzi di neve ecc..?

5.La neve concilia con il presente

E’ una bella emozione quella di calpestare per primi un manto di neve ancora inviolato; è una cosa che ci riconcilia con lo spazio circostante e con la natura. Tutti gli altri pensieri che fino ad un giorno prima affollavano la mente, svaniscono, lasciandoci soli con il nostro corpo.

6.La neve unisce le persone

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7. La neve ci ricorda la bellezza della natura

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Le distese bianche e gli alberi innevati hanno la sorprendente capacità di lasciarci a bocca aperta al punto che non riusciamo a staccare gli occhi dal paesaggio. Notiamo ogni piccolo dettaglio e ci riconciliamo, come poche volte capita, con l’ecosistema circostante.

8. La neve ha una bellezza fugace

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Forse è una delle cose più belle della neve. Le temperature aumentano e il calore scopre tutto ciò che era stato sommerso di bianco. La routine può ricominciare, ma intanto ci sentiamo purificati.

Nel weekend e nei giorni di carnevale torna la pioggia.

Tempo a partire da questo weekend con ripercussioni fino ai primi giorni della settimana successiva.

Venerdì arriveranno le prime nuvole, avanguardia di una nuova perturbazione che colpirà a partire da sabato.

Tuttavia già a partire da venerdì arriveranno le nuvole, e a breve seguirà una vera e propria perturbazione causerà un peggioramento nel corso del fine settimana, con precipitazioni. Transizione ma con un graduale cambiamento del tempo. Inizierà una nuova fase di maltempo abbastanza duratura: la prima coinciderà con il weekend quando saranno coinvolte dalle piogge. La seconda concidera’ con i giorni di carnevale,si troverà a metà strada tra l’influenza del flusso perturbato atlantico e quella delle correnti più fredde da est.

Il Weekend – Sabato il peggioramento si estenderà con precipitazioni sparse. Anche domenica avremo il rischio di precipitazioni a carattere sparso.

 

 

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Il Carnevale è da sempre una delle feste della tradizione popolare cristiana più seguite, da “Carnem Levare”, poiché era l’ultimo giorno in cui si poteva mangiare la carne prima dell’astinenza e del digiuno della Quaresima. Le condizioni meteorologiche sono fondamentali a causa della natura folkloristica della festa che si svolge per le strade e nelle piazze, cerchiamo quindi con un po di anticipo di capire fin da oggi, come potrebbe essere il tempo.La situazione si prospetta un po’ ambigua.

Se la posizione dovesse venire confermata anche nelle previsioni del prossimi giorni si troverebbe a vivere una fase del tempo piuttosto instabile con piogge sparse e neve con aperture abbastanza effimere.

Tuttavia non perdete le speranze, l’evoluzione potrebbe essere anche più rapida e garantire un miglioramento più franco,

lunedi

Un vortice di bassa pressione dovrebbe annidarsi nella giornata di Martedì Grasso .

Martedi

 

 

 

 

Freddo e neve

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La veloce irruzione artica continentale che ci sta investendo, ha provocato nevicate sparse fino a quote pianeggianti. Neve coreografica, ma senza accumulo, è stata inoltre segnalata a Crotone, con oltre 20/30 cm caduti a partire dai 1000 metri.
L’ondata di freddo è arrivata puntuale, con neve su gran parte della Regione fino a quote molto basse. Fiocchi fin sulla Piana di Gioia Tauro, a Tropea e dai 300m sulla Locride; fiocchi anche a Crotone, mentre sono imbiancate Vibo Valentia e Palmi. A Gambarie d’Aspromonte caduti 40cm di neve fresca.
Il maltempo ha nel frattempo investito anche il basso versante tirrenico con piogge diffuse, specie centro settentrione, ivi con nevicate sui rilievi centro settentrionali sino a quote di bassa collina.

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Vibo Valentia

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Piana di Palmi imbiancata

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le temperature sono in calo, si prepara una serata molto fredda, con minime sotto zero anche a quote basse; invitiamo a fare attenzione al ghiaccio sulle strade…

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Ultime ore di gelo e neve, poi anche questa poderosa irruzione polare verrà archiviata.

Già da domani, martedì 10 febbraio, le temperature aumenteranno, rientrando così in linea con le medie del periodo.Il clima rimarrà freddo e tipicamente invernale per tutta la settimana, ma senza i picchi di gelo estremo di queste ore.

Sarà una settimana d’inverno, quindi, con ampie schiarite dove però non mancheranno nebbie e foschie su valli e pianure; al sud invece avremo più variabilità con precipitazioni sparse nelle zone joniche a causa degli spifferi umidi e instabili provenienti dai Balcani, fenomeni che si continueranno a rivelare nevosi sui rilievi a quote collinari (domani oltre i 500-600 metri, da mercoledì in poi oltre gli 800-900 metri) a causa delle temperature comunque basse.

Piogge e temporali, neve talora abbondante.

Prosegue l’ondata di maltempo , ancora nella morsa del profondo vortice depressionario. L’intensa perturbazione che sta interessando, oltre ad aver portato la neve fino in pianura, sta determinando condizioni di spiccato maltempo. Piogge, rovesci e temporali  con accumuli variabili tra 5 e 15mm.

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Neve fino a bassa quota. Le minime sono variate in pianura tra 5 e 10°C, con raffiche anche superiori ai 130km/h.

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Sila Lago Ampollino 1278m

Prima parte di Febbraio, cosa ci dicono gli Indici meteo.

Terminata la fase instabile che ha riportato la neve a quote collinari e ricoperto il nostro Appennino da un cospicuo manto nevoso, vediamo insieme l’evolversi dei vari indici nei prossimi giorni.

Osservazioni generali: Dopo l’attuale fase di un breve passaggio allo stato negativo da parte dell’Arctic Oscillation (abbr. AO), nei successivi 10 giorni continuerà il suo stagionale trend positivo, come anche quello della North Atlantic Oscillation (abbr. NAO).

Indice NAO / Indice AO(Indici aggiornati)

Le incertezze sull’evoluzione a lungo termine sono legate all’effettivo arrivo al suolo, sulle zone polari, dei continui warming verificatisi nel mese di gennaio e ancora stazionari in Stratosfera. In continuità con il trend delle scorse settimane, nell’alta atmosfera il Vortice Polare Stratosferico rimane perturbato a causa dell’attuale scaldata seguita all’evento di improvviso riscaldamento stratosferico, che ha raggiunto il suo picco all’incirca intorno all’8-10 gennaio 2015.

Un nuovo warming, valutato di media intensità, è previsto svilupparsi nel breve termine. Lo stato di debolezza del VPS in alta e media Stratosfera permane, anche se temporaneamente il suo centro di massa (attualmente in posizione decentrata sul Mar di Kara in territorio siberiano), tenderà a riportasi verso la sede naturale sul Polo Nord geografico. Sarà però una situazione temporanea, poichè la forte ripresa della propagazione delle onde verticali in Stratosfera, suggerita dalle intense anomalie positive sul nord del Pacifico, spingeranno nuovamente l’intero campo di massa del VPS e il suo centro di massa in ambito territoriale siberiano.

Sviluppi nel breve-medio termine : La propagazione verso il basso delle condizioni negative dell’AO in Stratosfera, dovrebbero iniziare a influenzare più significativamente la circolazione troposferica, per cui la traslazione dagli attuali valori positivi dell’ AO troposferica verso la fase negativa, viene ulteriormente spostata in avanti, intorno alla fine della prima decade del mese di febbraio. Le maggiori incertezze che permangono a livello modellistico, riguardano l’insorgenza o meno di un deciso raffreddamento del VPS alle quote alte e medie della Stratosfera. La sua eventuale assenza fa venire meno quella ripresa di forte vorticità da parte del VPS stesso, indispensabile a spingere verso il suolo le anomalie termico-bariche derivate dai ripetuti fenomeni di perturbazione subiti nel tempo, primo dei quali, il Minor warming di inizio gennaio, che sarebbero necessarie all’AO troposferica per passare più decisamente in campo negativo. Ne abbiamo una chiara conferma relativa alle anomalie normalizzate di geopotenziale delle quote isobariche dell’intera colonna Troposfera-Stratosfera, dove appare evidente, fatto salvo un breve periodo in prossimità della metà del mese, la lunga fase di raffreddamento della Troposfera durante l’intero mese di gennaio (AO+). Al contrario il riscaldamento presente in Stratosfera (AO-) procede molto lentamente la sua discesa verso il suolo, proiettando la sua data di arrivo in Troposfera nel mese di Febbraio.

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Insomma, questa settimana continuerà l’aspra fase invernale in atto che vedrà valori termici stagionali sotto media, accompagnati da intensi fenomeni atmosferici. Il medio termine che esordirà con la fine della settimana in corso e l’inizio della prossima, lascia ancora qualche dubbio interpretativo a causa della poca affidabilità stagionale dell’Indice Arctic Oscillation.

In definitiva, nonostante l’Arctic Oscillation sia destinata a rientrare velocemente in campo positivo, la prossima settimana potrà essere caratterizzata da nuovi affondi freddi e termiche particolarmente basse di estrazione continentale, provenienti dalla Russia e trasportate verso il bacino del Mediterraneo da moti retrogradi. Allo stato attuale le precise traiettorie finali sono ancora da individuare e le proiezioni oscillano tra la Penisola Balcanico-Ellenica e il centro del Mediterraneo.

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Sviluppi futuri: Le prospettive per un’AO stabilmente negativa rimangono ancora da verificare per il resto del mese di febbraio, viste le evidenti anomalie stratosferiche e troposferiche, che andranno attentamente monitorate nel loro eventuale evolvere o regredire. In linea di massima il valore dell’Arctic Oscillation si manterrà su un valore comunque leggermente negativo, dato il recente forte indebolimento di inizio mese da parte del VPS e quello più moderato attualmente in corso di sviluppo.

02/02/2015

Nuovo vortice in formazione ad ovest, mentre il maltempo insiste al Sud

Mentre un vortice di bassa pressione ancora insiste sulle regioni meridionali portando rovesci, temporali e nevicate fino a quote collinari,una seconda depressione molto intensa si prepara ad entrare in scena.

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Si sta avvalendo in queste ore di un minimo fittizio, responsabile di un aumento delle nubi tirreniche con qualche episodico temporale ma nell’arco della notte e durante la giornata di domani il minimo principale si approfondirà fino a 990hp. Si aprirà così, già dalle prossime ore una nuova fase di maltempo che colpirà per molti giorni. Per quel che riguarda la seconda parte della giornata di oggi, abbiamo visto ancora molti temporali al sud soprattutto sulla Calabria dove la neve ha raggiunto anche i 500-600m cadendo abbondante sui rilevi appenninici. Gli accumuli massimi 30mm sul Catanzarese con circa 20-25cm di neve fresca.

Gli estremi nei valori massimi di oggi 13°  Reggio Calabria.

I giorni della merla

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Ci avviciniamo ai più attesi giorni di Gennaio, quelli della merla 29-30-31; questi, secondo la tradizione dovrebbero essere i giorni più freddi dell’anno, sia dal punto di vista termico che da quello nevoso.
Sarà davvero così?
Lo scorso anno passarono in osservati, sotto un dominio anticiclonico, con temperature ben oltre le medie e giornate dal sapore primaverile, quest’anno dovremmo fare i conti con il maltempo.
La giornata di giovedì 29, sarà interessata ancora da correnti fredde di origine polare, che però abbandoneranno la nostra regione per l’allontanamento verso est della perturbazione, avremo quindi un aumento dei valori termici, che comunque rimarranno in linea con le medie stagionali. La giornata si presenterà comunque stabile ed ampiamente soleggiata al mattino, per poi andare a peggiorare in serata.

Il maltempo però è alle porte, difatti, già nella mattinata del 30 avremo buone possibilità di ritrovarci sotto un cielo carico si pioggia.

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Molti centri di calcolo sono concordi sul vedere la discesa di una bassa-pressione derivata direttamente dal Vortice Polare verso le basse latitudini europee; ciò significa il formarsi, lungo il bordo orientale di questa bassa-pressione, un profondo flusso perturbato, che andrà a richiamare sul meridione, correnti più calde e umide di origine Atlantica (valori in aumento di 4/5°C).
Sulla Calabria, ciò si tradurrebbe momentaneamente in un aumento dei valori termici (come si può osservare sulla mappa), generando tuttavia forti contrasti in sede atmosferica, che risulterebbero decisivi per la formazione di imponenti celle temporalesche in entrata da occidente, che andrebbero ad interessare direttamente il nostro territorio, specie i settori tirrenici!!

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Per Sabato 31, la bassa-pressione derivante dal vortice polare è prevista in spostamento un po’ più verso sud e le correnti che ne deriveranno, tenderanno in seguito a far riabbassare le temperature e, in questi casi, la neve inizierà a macchiare le aree al di sopra dei 1200mt, con accumuli da deboli a moderati. le temperature però si prevedono con un andamento altalenante, in calo durante la mattinata, per poi rialzarsi in serata. Sul lato delle precipitazioni che si andranno a formare dal Tirreno verso la Calabria, c’è ancora incertezza, ma ad ora si prevedono essere anche per questo giorno moderate e a tratti abbondanti sopratutto in serata;

Insomma subiremo in poche ore un altalena continua di sbalzi termici accompagnati da una persistente e continua fase di maltempo che rischieremo di raggropparcela anche per la prima decade di Febbraio, ma di questo ne riparleremo nei prossimi aggiornamenti.

28/01/2015

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