La Superluna più spettacolare del 2020

Spettacolo oggi in cielo con la SuperLuna di primavera! Vedremo lo spettacolo di una Luna più grande e luminosa, fenomeno dovuto al fatto che la Luna piena si troverà domani, ma a sole 13 ore di distanza, ovvero nel punto dell’orbita più vicino alla Terra! Avremo infatti Luna Piena oggi alle 18.48, mentre il perigeo sarà alle 7,34 di martedì 10. Per questo la luna più super del 2020 sarà quella di aprile. Mentre nel cielo continua dopo il tramonto, verso ovest, a brillare una splendida Venere, l’astro più luminoso dopo Sole e Luna.
Questa sera la Superluna più brillante del 2020. E’ la seconda delle quattro previste in stretta successione nel corso dell’anno, dopo la prima di febbraio e quelle previste in aprile e maggio.

Nella notte tra il 9 e il 10 marzo la Luna piena è infatti un po’ più vicina, tanto da dare la sensazione di essere un po’ più grande e luminosa del solito. “La prossima Superluna apparirà circa il 7% più grande e un po’ più luminosa della media.

La Luna piena appare un po’ più grande e luminosa coincide con il momento in cui si trova alla minima distanza dalla Terra (perigeo): alle 7,34 del 10 marzo, si troverà a 357.122 chilometri dalla Terra, mentre la distanza media è di poco più di 384.000 chilometri. Questa sovrapposizione tra Luna piena e passaggio al perigeo, prosegue Masi, viene ormai popolarmente indicata come Superluna, anche se il termine “non ha alcuna valenza scientifica: in astronomia si preferisce parlare di Luna Piena al Perigeo, ma senza dubbio l’appellativo di Superluna ha un fascino tutto suo”.

Secondo Masi, “quella offerta dalla Superluna è una preziosa occasione per invitare a recuperare, in generale, la consapevolezza del paesaggio del cielo presso il grande pubblico anche dalla città, notoriamente poco favorevole alla visione delle stelle a causa dell’inquinamento luminoso”. La diretta si inserisce infatti nelle attività del progetto “Dark Skies for All” (Cieli bui per tutti) promosso dall’Unione Astronomica Internazionale (Uai), che punta a sensibilizzare sull’importanza di salvaguardare il cielo dall’inquinamento luminoso.

Tempesta “Ciara” e record del mondo

Da qualche giorno ormai, la perturbazione denominata Ciara sferra le coste lungo l’Atlantico, con fortissimi venti e temporali che colpiscono tutto l’arco europeo.

I danni sono ingenti in tutto il nord Europa e la perturbazione continua a spostarsi verso sud, dove a breve la coda colpirà anche la nostra penisola.

Ciara presenta delle forti anomalie per la stagione, venti forti e caldi che spingono sulla bolla fredda artica generando correnti molto consistenti.
Proprio questi venti sono i protagonisti di questo breve approfondimento.

Questa volta non parleremo di danni o disagi, bensì di record del mondo!

Da sempre si cerca la rotta perfetta per collegare New York e Londra, due fra i più importanti scali commerciali al mondo.

Dal volo leggendario di Charles Lindbergh in solitaria dalla costa americana fino a Parigi, ad oggi, tutte le compagnie di trasporto aereo hanno incentrato i propri sforzi per ottimizzare il volo riducendo costi e consumi.

Fu proprio Lindbergh a tracciare la prima rotta ideale per questa impresa.

La sua idea fù quella di partire da New York, toccare le coste canadesi sulle terre di Terranova e da li proseguire in linea pendente verso le coste dell’Irlanda prima e inglesi poi, fino alla capitale francese.

L’impresa in solitaria e senza scalo compiuta dall’aviatore di origini svedesi fece la storia nel maggio del 1927,aprendo la via al trasporto transatlantico.

In linea di massima questa tuttora è la rotta ideale per le vie commerciali aeree.

Le rotte sono tracciate in base all’andamento medio delle correnti e rispettano un rigido codice che vincola gli spostamenti, in modo da poter gestire l’enorme traffico aereo quotidiano.
L’arrivo di Ciara ha mandato in confusione il sistema aereo europeo, con oltre 400 voli cancellati, ma qualche impavido pilota ha realizzato l’impresa del secolo.

Il volo della British Airways BA112, effettuato da un aereo Boeing 747, un modello storico dell’aviazione commerciale, ha stabilito l’incredibile record di viaggio, compiendo la traversata atlantica in sole 4 ore e 56 minuti, demolendo il precedente record di 5 ore e 13 minuti. Considerate che il tempo medio di volo previsto tra le due città è di 6 ore e 13 minuti.

Un tempo veramente pazzesco, per ritornare a questi valori dobbiamo pensare al mitico Concorde, aereo capace di viaggiare a velocità doppia rispetto al suono (la cosiddetta Mach 2).

Ma come ha fatto un aereo commerciale ad infrangere un record così?
Entrano in gioco 2 principali fattori:

1 – le correnti a getto = sono enormi e velocissimi flussi d’aria canalizzati che si sviluppano in particolari zone dell’atmosfera, dove si scontrano masse d’aria con significativi gradienti termici orizzontali.
Come possiamo vedere in questa immagine sottostante, una delle correnti a getto più sfruttate passa proprio sul nord America e viene spesso sfruttata nelle rotte commerciali.

La tempesta Ciara ha moltiplicato la forza della corrente a getto, aumentando quindi la spinta ricevuta dall’aereo in fase di volo stazionario

 

 

2 – la conformazione strutturale dell’aereo = il Boeing 747, conosciuto come Jumbo Jet o Regina dei cieli, è un aereo che negli anni ha ottimizzato la sua conformazione, raggiungendo valori prestazionali molto importanti.

 

Sicuramente il sangue freddo del pilota, aiutato da una tecnologia sempre più spinta nei voli, ha contribuito a questo fenomenale record, ma la cosa più interessante è che a bordo i passeggeri si sono accorti di poco o nulla, se non del fatto che le lancette forse andavano troppo velocemente!!!

Tutto merito del sistema di riferimento con cui analizziamo i fatti.

Gli indicatori di bordo infatti hanno registrato per tutta la durata del volo una velocità costante di crociera pari a circa 700 km/h, mentre le torri di controllo a terra hanno rilevato una velocità di 1327 km/h (oltre la velocità del suono, pari circa a 1192 km/h, la famigerata Mach 1).

Se l’aereo avesse viaggiato a quella velocità, molto probabilmente staremmo parlando di un grande disastro in questo momento.

La struttura dell’aereo non è nata per velocità che di solito vengono tenute da veicoli militari o appositamente studiati.

Invece, grazie alle correnti che hanno supportato il volo, l’aeromobile ha potuto affrontare il viaggio nelle condizioni ottimali di volo, ricevendo una grande spinta!!

Pensando ad un altro esempio pratico, gli astronauti a bordo della ISS, la stazione spaziale internazionale, compiono un giro intorno alla terra ogni 90 minuti circa, viaggiando ad un incredibile velocità di 27600 km/h.

Anche se noi viaggiassimo nell’auto più veloce del mondo, rispetto al loro punto di vista (il loro sistema di riferimento) saremmo un piccolo punto fermo sulla Terra.
Dunque per i passeggeri a bordo, il volo è stato un normale scorrere del panorama sottostante (forse con qualche nuvola e qualche fulmine di troppo), mentre magari qualche parente a terra si sarà dovuto svegliare prima per recuperare i propri cari in aeroporto.

In tutto ciò, la natura domina sempre, perfino quando proviamo ad emularla nel gesto più romantico che Madre Natura possa concederci, ossia il volo.

L’ass. Meteopresila

SANTA LUCIA, OGGI NON È IL GIORNO PIÙ CORTO DELL’ANNO

Il 13 dicembre il sole tramonta prima, ma è il 22 quello più corto perché l’alba ritarda di qualche minuto.

Non è il 13 dicembre il giorno più corto dell’anno: il primato spetta al giorno del solstizio d’inverno, che quest’anno cade il 22 dicembre.
“La credenza che il 13 dicembre sia il giorno più corto dell’anno è legata al fatto che in questa data il Sole tramonta qualche minuto prima, ma per calcolare il giorno più corto bisogna tener conto dell’orario in cui sorge il Sole e così il giorno più corto risulta il solstizio invernale”.
Durante il solstizio d’inverno, ossia nel momento in cui il Sole nel suo moto apparente lungo le costellazioni dello Zodiaco raggiunge la posizione più a Sud dall’equatore celeste, “il Sole tramonta qualche minuto dopo rispetto al 13 dicembre, ma anche l’alba è ritardata di alcuni minuti”.
Prima della riforma del calendario, la sfasatura fra calendario civile e calendario solare era tanto grande che il solstizio cadeva proprio fra il 12 e il 13 dicembre, rendendo così il giorno in cui si festeggia Santa Lucia il più corto dell’anno.
Secondo gli astrofili, nel periodo di massima attività sarà possibile osservarne un centinaio di meteore l’ora, Luna permettendo.
“La Luna ha infatti da poco passato la fase del plenilunio e sarà ingombrante” nonché “sempre presente perché sorge nelle prime ore della sera”.

La Sila, apprezzamenti che vanno lontano.

<< Sulla Sila dove si avvista il lupo e si respira l’aria più pura d’Europa >>.

Questo è il titolo di un articolo lusinghiero dedicato al nostro alto piano.

A realizzarlo è stata Francesca Graziano, una giornalista de “italoamericano.org”, un giornale online che tratta argomenti dedicati alla promozione dell’Italia negli Stati Unidi d’America.

Qui di seguito potete trovare l’articolo.

Una Calabria inaspettata ci attende sull’altopiano della Sila protetto ai lati dai due Mari, il Tirreno e lo Ionio, nel punto più stretto, dove la penisola si fa quasi isola.
La Sila è il regno dell’aria più pulita d’Europa, dell’acqua che sgorga purissima, dei laghi sulle cui sponde sembra siano state trovate le testimonianze umane più antiche di homo erectus e di Neandertal. L’altopiano è un’area di grande interesse bio-geografico: per le caratteristiche geomorfiche e bioclimatiche, per lo straordinario valore naturalistico è iniziata la missione di valutazione per il riconoscimento come Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco.

La qualità dell’aria intanto: un rapporto dell’Organizzazione mondiale della Salute conferma che il 92% degli abitanti del Pianeta sono esposti a un livello di inquinamento superiore ai limiti fissati. Diossina d’azoto, ammoniaca, ozono e le temibili particelle fini prodotte dalla combustione di legno e carburanti creano un’atmosfera irrespirabile, patologie respiratorie gravi provocano nel mondo il decesso di circa tre milioni di persone all’anno. Riveste una grande importanza la notizia che nel Parco Nazionale della Sila si respira l’aria più pulita d’Europa stando ai dati, rigorosamente scientifici, di uno studio condotto circa 5 anni fa da due ricercatori, Stefano Montanari, direttore del Laboratorio Nanodiagnostics di Modena e Antonietta Gatti, esperta di Nanopatologie.

[…] La Sila Grande è il regno incontrastato del bosco, il toponimo Sila deriverebbe da Silva. Il più ampio altipiano d’Italia è una distesa dalla bellezza inafferrabile, un paesaggio romantico abitato dal pino laricio nella zona della Fossiata, di Colle del Lupo, il Fallistro dove rimangono ancora 40 superbi esemplari. I Giganti della Sila vengono chiamati, con il tronco di circa due metri di diametro, alti fino a 45 metri. Pini, faggi, cerri, castagni, abeti bianchi proteggono un sottobosco ricchissimo di felce aquilina, rosa canina dove si aggirano volpi, cervi, caprioli, tassi, martore, lontre, ghiri, lepri, cinghiali, lo scoiattolo nero, il gufo reale e il corvo imperiale, il picchio verde e soprattutto sua maestà il lupo, vero sovrano della Sila. E’ il re dei boschi, il predatore più temibile.

Clicca QUI! per vedere l’articolo completo.

 

Conveghi e incontri per la promozione del territorio Silano e Presilano

In questo intervento non ci soffermeremo su una tematica meteorologica, ma vi andiamo a presentare e vi invitiamo a degli eventi che in questi giorni sono iniziati e si stanno svolgendo in Sila, e precisamente tra Vill.Mancuso e Taverna (CZ).

Stiamo parlando di progetti che si pongono l’obiettivo di far conoscere le potenzialità della nostra terra e andando a stimolare idee per crearvi ricchezza.

Il primo progetto è la prima edizione di Sila…Salus: per un “alto..piano ” di sviluppo;  un insieme di convegni, workshop, escursioni ed esposizioni, che stanno avendo luogo a Vill. Mancuso già da Domenica 24 Settembre e che terminerà venerdì 29.

Una settimana dedicata interamente alla promozione delle attività, dei prodotti e delle risorse dell’altopiano silano, in compagnia e guidati da esperti ed imprenditori.

programma:

Programma 24-29 Settembre

Successivamente a Taverna (CZ), avrà luogo il meeting interregionale “Terra e Salute” che si svolgerà tra il 30 Settembre e 1 Ottobre.

L’evento, in partnership con il Comune di Taverna e con il GAL dei Due Mari, prevede una due giorni di incontri con personalità di spicco sulle tematiche trattate, e anche in questa occasione si avranno: laboratori , workshop, escursioni, esposizioni, intrattenimento anche per bambini.

Un meeting per la natura che il Comitato interregionale Terra e Salute, in collaborazione con l’Associazione di promozione sociale Terra e Salute, ha inteso organizzare a Taverna per le sue caratteristiche peculiari a riguardo la varietà della natura.

Il programma integrale del meeting interregionale è ricco e articolato con interventi e relazioni scientifiche .

Programma:

Terra e salute

 

Informazioni tratte da:

www.meetingterraesalute.it

Carmine Mustari (La Gazzetta del Sud).

 

 

Neve, primi accumuli sui 1500m.

TEMPO INSTABILE, TEMPERATURE IN PICCHIATA E PRIME ABBONDANTI NEVICATE SULLE VETTE.

Questa mattina la nostra regione si è risvegliata in un clima decisamente freddo con precipitazioni insistenti su tutta la regione dovuto proprio allo scivolamento da nord-ovest di correnti fredde artiche.

Le aree più colpite sono state quelle del cosentino con accumuli pluviometrici tra i 40 e i 60mm, e sulla Sila Grande dove le temperature nella notte hanno subito un ulteriore declino e le precipitazioni hanno assunto carattere nevoso già dai 1400mt soprattutto sui versanti occidentali.

Nelle vette sembra già inverno con valori termici di stampo pre-invernale e la neve al suolo pare si avvicini ai 20cm circa; nelle prossime ore però, le condizioni atmosferiche miglioreranno, con gli ultimi piovaschi concentrati sui settori centro-orientali della regione.

Un miglioramento sostanziale si avrà in serata con l’esaurimento totale dei fenomeni con schiarite via via sempre più ampie. Molto interessanti infine potranno essere le minime notturne con valori che questa notte potrebbero scivolare anche sotto lo zero in montagna dovuto alla totale stabilità atmosferica.

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Ritorna il Freddo, primo affondo di aria polare.

In arrivo nuovi segnali di cambiamento meteorologico.

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In sede atlantica, l’alta pressione delle Azzorre spinge verso nord, andando a creare ed accentuare l’ondulazione delle correnti in quota presenti sul nord Europa (lo jet stream); di conseguenza abbiamo il movimento massiccio delle masse d’aria li presenti, le quali, vengono spinte verso sud nella fase discendente di questa ondulazione (Fig 1).

Possiamo vedere come al momento il lobo in discesa, contenente aria polare marittima, attraversi tutto il comparto europeo arrivando fino in Spagna, con direzione NordEst / SudOvest.

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Fig.1

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Fig 2

Per  i prossimi giorni, la situazione meteorologica verrà influenzata dalla posizione della struttura su descritta, che ad oggi sta provocando un richiamo caldo per la Calabria, mentre sta provocando forti piogge sul centro nord Italiano…

Successivamente (fig2) sempre la spinta dell’alta pressione azzorriana che si distende verso est, andrà a far spostare la struttura depressionaria nella stessa direzione, il che vuol dire un coinvolgimento più diretto dell’area mediterranea e dell’Italia.

Per la Calabria il tutto si traduce in un primo momento (questo fine settimana) di temperature sopra media e con stabilità, questo durante il periodo in cui il fronte del maltempo è ancora a Nord; successivamente però l’avanzamento verso est su descritto, porterà a far arrivare anche da noi l’instabilità, accompagnata da un deciso calo delle temperature (fig 3)

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Fig 3

Dal grafico qui sotto proposto possiamo vedere l’andamento termico previsto, le linee disposte secondo quanto previsto da 20 proiezioni, si trovano al momento sopra media con assenza di piogge, e così come descritto, possiamo vedere come si va a prevedere un calo termico per i giorni di xx e xx di oltre x°C in corrispondenza di precipitazioni che si prevedono coinvolgerci per gran parte della prossima settimana.

Nell’area cerchiata in blu andiamo ad indicare il periodo in cui viste le termiche previste, è possibile che si formino precipitazioni nevose sui nostri monti, con quote sui 1400m.

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Una situazione che possiamo dire quindi di netto cambiamento, che però andrà a dover essere seguito per vedere se tali proiezioni vengano riconfermate  nei prossimi aggiornamenti, soprattutto per capire l’entità dei fenomeni che si potranno formare.

Ass. Meteopresila

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Estate 2016: i risultati a fine stagione

Con oggi l’estate 2016 giunge alla fine, da domani entriamo ufficialmente nell’Autunno.

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Infatti quest’anno l’equinozio d’autunno si verificherà il 22 Settembre alle 16:21 e quello che possiamo dire al momento, è che questa nuova stagione pare sia partito con il piede “giusto”; le temperature sono tipiche autunnali già da vari giorni, e le piogge non sono mancate, con fenomeni temporaleschi anche di un certo peso

Ma con l’arrivo della nuova stagione, possiamo anche voltarci indietro un secondo e tirare qualche somma su quella appena conclusa, andando a vedere i risultati delle rilevazioni meteorologiche e le conclusioni a cui sono giunti i vari enti nazionali ed internazionali.

Per la Calabria possiamo dire di aver passato una estate piuttosto normale, e se paragonata rispetto agli standard a cui ci siamo abituati negli ultimi anni anche un po’ sottotono. Le temperature sono state comunque più alte della media (circa +0.5/1°C) e le precipitazioni, anche se inizialmente hanno ritardato il loro arrivo, in fondo si sono dimostrate in media stagionale (anzi hanno avuto pure un surplus di circa il 20% (fig.2) secondo i dati ISAC-CNR, ma c’è da dire che il discorso da fare è più complesso, in quanto l’orografia gioca un ruolo molto importante in estate e varie località possono registrare valori di accumulo precipitativi diversi, e a volte non di poco).

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Figura 1

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Figura 2

Anche al livello nazionale possiamo vedere una tendenza simile, il CNR nell’immagine sopra (Fig.1) riporta temperature superiori alla media, ma tutto sommato senza troppi eccessi; la mappa elaborata dal NOAA (Fig.3), ripropone anche una situazione simile, considerando le temperature in linea con le medie o di poco superiori.

Più interessanti però sono i dati che arrivano in scala più ampia; se osserviamo i valori stagionali infatti al livello continentale se non al livello globale il discorso cambia di molto.

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Figura 3

Al livello globale abbiamo avuto il mese di Agosto più caldo da 137 anni (da quando si hanno misure) con un valore medio rispetto al secolo precedente di +0.92°C ; e i mesi precedenti non sono stati da meno, facendo diventare questa estate la più calda da quando ci sono le rilevazioni, con un +0.89°C .

Figura 4

Per maggiori dettagli vi lasciamo al video realizzato dal sito meteo.it dove vengono spiegati gli ultimi dati della NOAA illustrati dal meteorologo Flavio Galbiati.

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video meteo.it

 

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Maltempo, 6 settembre 2016

Il primo passaggio di questa perturbazione è andato.

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Una prima fase di un periodo instabile che si prolungherà per i prossimi giorni, in quanto, la bassa pressione arrivata da qualche ora su di noi, avrà difficoltà ad andarsene, rimanendo incastrata nell’area mediterranea come una goccia isolata all’interno di un area di alta pressione che la circonda e la tiene ferma.

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Del maltempo di oggi possiamo dire che; mediamente le precipitazioni registrate su circa 6/7 ore di pioggia sono state tra i 10 e i 15mm, ma nel pomeriggio saranno possibili nuove precipitazioni.

Al momento possiamo dare i primi dati raccolti sul maltempo di stanotte: le piogge sono iniziate a cadere tra la mezzanotte e l’una di oggi (martedì 6), andando ad interessare prima le aree del cosentino e del vibonese, per poi coinvolgere tutta la fascia tirrenica e, dalle 2.00 sono stati interessati i rilievi interni prima e le fasce ioniche poi.

Il crotonese è risultato quello meno colpito, con precipitazioni che (secondo i dati Arpacal) si sono aggirate intorno ai 5/6 mm; più intense invece le piogge sull’alto Jonio, con valori sui 10/15mm (Cirò sup. 15mm).

Il Catanzarese ha ricevuto precipitazioni moderate, i valori registrati si aggirano intorno ai 10/13mm, con punte rilevate a Catanzaro città con 20mm e nella presila con 14mm. Più colpita l’area Lametina, con valori tra i 14 e i 22mm (come quelli registrati dalla stazione di Nicastro), come ci si aspettava essendo più esposta.

Il cosentino è stato tra i più colpiti, i valori registrati si aggirano sopra i 16/19 mm, con punte di 29mm a Rogliano.

Il vibonese registra anche alti valori di precipitazioni, come segnata dalla stazione di Maierato(VV) con 31mm, Vibo Valentia con 25mm, e sulle serre i valori si aggirano intorno ai 15/20mm, con punte di 28mm.

Sulla Sila il versante nord occidentale è stato quello che ha ricevuto più pioggia, con valori tra i 15 e i 20mm (20mm registrato a Monte Curcio), mentre il resto della Sila ha ricevuto circa 10mm di pioggia.

immagine radar

Immagine radar della distribuzione delle piogge alle ore 03.30/03.45 del 06/09

Per quanto riguarda il proseguo della settimana, come già accennato saremo ancora dentro questa fase di instabilità; ci aspettiamo quindi variabilità diffusa per i prossimi giorni e non escludiamo possibili fenomeni più intensi.

Per maggiori dettagli aspettiamo i prossimi aggiornamenti.

Ass.Meteopresila

Il primo vero caldo Estivo.

Siamo ormai arrivati alla prima ondata di caldo di questa stagione estiva, come avevano anticipato i modelli, si conferma l’ondata di caldo che già da queste ore si sta verificando sulla Calabria.

Cattura

Nella giornata di giovedì avremo il picco di questa ondata; l’anticiclone africano è da oggi su di noi e si sta portando con se correnti di scirocco, con valori di +26/+28°C alla quota di riferimento dei 1500m circa, che si traducono per i nostri principali centri, a temperature superiori anche ai 33/35°, specie sull’entroterra crotonese e le coste meno ventilate.

Anche i nostri monti potranno raggiungere valori interessanti, i 30°C non saranno troppo lontani anche sulle nostre vette!

spaghi

Discorso da fare a parte per la valle del Crati e le coste tirreniche (sopratutto il vibonese); queste aree, trovandosi con le montagne a sudEst, la Sila e i monti delle Serre, verranno raggiunti dai venti che sono in arrivo da Sud,  solo dopo che questi avranno prima scavalcato i monti citati, presentandosi così in caduta e venendosi così a creare l’effetto foehn che andrà a surriscaldare ulteriormente l’area, portando per le ore centrali picchi vicini ai 40°C, e non si escludono localmente dei superamenti di questa soglia, specie sul cosentino.

Nella mappa qui sotto proposta, si possono vedere la previsione della distribuzione delle temperature.

temp 2m

Questo caldo, come si può vedere nel grafico sopra, è previsto durare fino a Domenica, quando correnti più fresche raggiungeranno la Calabria, ritornando così a valori più nella norma rispetto ai +15°C sulla media del periodo.

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