Prima neve di Dicembre; continua l’instabilità, domani interessati anche i settori meridionali.

Continua l’instabilità sulla Calabria.

In questo primo fine settimana di Dicembre 2017 si è avuto un assaggio invernale con neve e piogge sparse sulla regione, sopratutto sui settori tirrenici, più esposti, mentre le aree ioniche sono rimaste più ai margini.

Aree interessate dalle precipitazioni; a destra la scala per determinare i mm caduti.

Ciò grazie alla ventilazione occidentale proveniente da un minimo di bassa pressione in rotazione sul Mediterraneo e posto tra Francia e Algeria.

Una bassa pressione che ha portato con se le fredde masse d’aria dal nord Europa, capaci di portare nevicate che, in questa giornata si sono spinte fin sui 1000/1100mslm.

 

Immagine radar in cui vengono rilevate le piogge in atto

Attualmente le precipitazioni stanno interessando a macchia di leopardo la parte settentrionale della regione e ciò continuerà ancora per le prossime ore.

Per la giornata di domani, l’instabilità si manterrà ancora presente, ma andrà ad interessare con più decisione i settori centro meridionali, portando nevicare sui rilievi e andando cosi ad interessare le Serre e l’Aspromonte, oggi rimasti più defilati.

La neve comunque si prevede cadere anche sull’Altopiano Silano e sulla catena costiera, come rappresentata dall’immagine di seguito.

La quota neve, è prevista sui 1100m/1200m, ovviamente è una stima variabile a seconda del posto (sull’alta Calabria si potrà avere una quota di 900m, più a sud si prevede più alta) e dell’intensità delle precipitazioni, (queste infatti, possono abbassarla anche in modo notevole per un breve periodo).

Aree dove si prevede possa cadere la neve nelle prossime 24 ore

 

L’aria fredda continuerà ad affluire sulla regione anche per i prossimi giorni, con temperature che caleranno ancora di qualche grado, specie tra lunedì e martedì; i valori potranno raggiungere valori negativi  anche in collina, e avvicinarsi ai “0°C” sui nostri capoluoghi, come Cosenza, Catanzaro o Vibo Valentia

Da martedì migliora; cieli sereni o poco nuvolosi, ma in serata il freddo sarà ancora presente.

La Sila, apprezzamenti che vanno lontano.

<< Sulla Sila dove si avvista il lupo e si respira l’aria più pura d’Europa >>.

Questo è il titolo di un articolo lusinghiero dedicato al nostro alto piano.

A realizzarlo è stata Francesca Graziano, una giornalista de “italoamericano.org”, un giornale online che tratta argomenti dedicati alla promozione dell’Italia negli Stati Unidi d’America.

Qui di seguito potete trovare l’articolo.

Una Calabria inaspettata ci attende sull’altopiano della Sila protetto ai lati dai due Mari, il Tirreno e lo Ionio, nel punto più stretto, dove la penisola si fa quasi isola.
La Sila è il regno dell’aria più pulita d’Europa, dell’acqua che sgorga purissima, dei laghi sulle cui sponde sembra siano state trovate le testimonianze umane più antiche di homo erectus e di Neandertal. L’altopiano è un’area di grande interesse bio-geografico: per le caratteristiche geomorfiche e bioclimatiche, per lo straordinario valore naturalistico è iniziata la missione di valutazione per il riconoscimento come Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco.

La qualità dell’aria intanto: un rapporto dell’Organizzazione mondiale della Salute conferma che il 92% degli abitanti del Pianeta sono esposti a un livello di inquinamento superiore ai limiti fissati. Diossina d’azoto, ammoniaca, ozono e le temibili particelle fini prodotte dalla combustione di legno e carburanti creano un’atmosfera irrespirabile, patologie respiratorie gravi provocano nel mondo il decesso di circa tre milioni di persone all’anno. Riveste una grande importanza la notizia che nel Parco Nazionale della Sila si respira l’aria più pulita d’Europa stando ai dati, rigorosamente scientifici, di uno studio condotto circa 5 anni fa da due ricercatori, Stefano Montanari, direttore del Laboratorio Nanodiagnostics di Modena e Antonietta Gatti, esperta di Nanopatologie.

[…] La Sila Grande è il regno incontrastato del bosco, il toponimo Sila deriverebbe da Silva. Il più ampio altipiano d’Italia è una distesa dalla bellezza inafferrabile, un paesaggio romantico abitato dal pino laricio nella zona della Fossiata, di Colle del Lupo, il Fallistro dove rimangono ancora 40 superbi esemplari. I Giganti della Sila vengono chiamati, con il tronco di circa due metri di diametro, alti fino a 45 metri. Pini, faggi, cerri, castagni, abeti bianchi proteggono un sottobosco ricchissimo di felce aquilina, rosa canina dove si aggirano volpi, cervi, caprioli, tassi, martore, lontre, ghiri, lepri, cinghiali, lo scoiattolo nero, il gufo reale e il corvo imperiale, il picchio verde e soprattutto sua maestà il lupo, vero sovrano della Sila. E’ il re dei boschi, il predatore più temibile.

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