Maltempo, nuova ondata in corso

Un nuovo forte peggioramento è arrivato sulla Calabria.

Tra oggi e domani passeremo dallo Scirocco (ionio) al Ponente (tirreno) con possibili forti temporali nel mezzo.

Iniziamo subito prendendo a prestito l’inervento pubblicato dal meteorolologo Andrea Corigliano 

<<La perturbazione alimentata dall’aria artico-marittima evolve lentamente verso levante, imperniata attorno a un minimo piuttosto profondo di 994 hPa che nelle prime ore di oggi pomeriggio si trovava sul Mar di Sardegna.

Preceduta da intensi venti sciroccali richiamati dall’entroterra tunisino e libico e seguita dai venti freddi ma in parte mitigati che sono ormai entrati sul Mediterraneo occidentale assumendo una componente zonale, l’intenso sistema nuvoloso proseguirà ora il suo cammino verso le nostre regioni centro-meridionali e il Nord-Est dove nelle prossime 24-36 ore sono attesi i fenomeni più intensi e organizzati.

Fig.1 – Carta del tempo rielaborata da Andrea Corigliano

 

La carta del tempo prevista infatti per le ore 13 di domani, domenica 6 dicembre, mostra lo spostamento del minimo della figura ciclonica verso l’Adriatico settentrionale e il fronte freddo della perturbazione che a essa si accompagna portarsi sullo spartiacque appenninico, per lasciare ancora campo libero all’intenso flusso sciroccale su tutto il versante orientale dell’Italia e permettere invece l’ingresso delle correnti più fredde su quello occidentale (figura 1)>>.

Qui per vedere l’intervento di Andrea Corigliano

 Avanza quindi il NUOVO PEGGIORAMENTO, già responsabile del pesante maltempo sul Nord Italia.

La nostra regione ne sarà interessata fino a lunedì, con diverse fasi che interesseranno in momenti diversi i vari settori della regione.

Per comodità possiamo dividere il peggioramento, e perciò effetti e precipitazioni in tre fasi:

  • Prima fase, fase prefrontale fino alla mattinata di domenica.  Aree più interessate dalle precipitazioni (a partire soprattutto dal pomeriggio-sera) i rilievi esposti alle umidissime correnti meridionali, venti di scirocco in forte intensificazione.

Mappa delle piogge – Le aree evidenziate, rappresentano i luoghi dove potranno esserci piogge nel corso della Mattinata. I colori in scala rappresentano l’intensità – Credit. by meteoincalabria.com , modello MC-EMM2

  •  Seconda fase, passaggio del fronte, ore centrali di domenica-primo pomeriggio, con possibili forti temporali sparsi su quasi tutta la regione.

Mappa delle piogge – Le aree evidenziate, rappresentano i luoghi dove potranno esserci piogge nel corso del pomeriggio. I colori in scala rappresentano l’intensità – Credit. by meteoincalabria.com , modello MC-EMM2

  • Terza fase, post-frontale, con maltempo che si concentrerà sul lato Tirrenico, nuclei instabili in ingresso da ovest. Aria artica sulla regione con quota neve sui 1500mt.

Mappa delle piogge – Le aree evidenziate, rappresentano i luoghi dove potranno esserci piogge nel corso della serata. I colori in scala rappresentano l’intensità – Credit. by meteoincalabria.com , modello MC-EMM2

Mappa Neve – Le aree evidenziate, rappresentano i luoghi dove potranno esserci nevicate nel corso della Serata. I colori in scala rappresentano l’intensità – Credit. by meteoincalabria.com , modello MC-EMM2

Per un miglioramento si dovrà attendere nella tarda serata di domenica, anche se rimarranno condizioni di variabilità sui settori tirrenici.

*Nota curiosità.

Nell’immagine di copertina, è stata inserita una foto scattata dal nostro associato Francesco Benevento, che ritrae un fulmine, che ricorda molto il profilo della costa ionica crotonese.

Inverno 2020/2021 – Proiezioni by accuweather.com

“buon primo dicembre”.

Oggi infatti, inizia l’inverno meteorologico.

Riponiamo in cantina il mese di Novembre ed inizia l’ultimo mese dell’anno. Con il primo giorno di Dicembre inizia l’inverno meteorologico ed archiviamo quindi l’autunno.

In meteorologia le stagioni hanno una diversa ripartizione che non tiene conto ne di solstizi ne di equinozi; si parla quindi di stagioni meteorologiche:

Inverno meteorologico va dal 1 Dicembre al 28 Febbraio

Oggi proviamo, con le dovute precauzioni a fare una analisi su come potrà essere l’inverno 2020/21

é una proiezione, una possibile traiettoria individuata del prossimo inverno, che però è soggetta a tante oscillazioni e pertanto va presa con le dovute cautele, quale prima indicazione di cosa ci potremmo aspettare nei prossimi mesi.

Per prima cosa dobbiamo come sempre precisare che le previsioni del tempo hanno una validità massima di pochi giorni (non ci stancheremo mai di ripeterlo) quindi oltre questa soglia è possibile solo stilare delle proiezioni con una percentuale di errore abbastanza alta, facendo dunque riferimento ad alcuni parametri come l’estensione della calotta polare, la NINA ecc…

Proprio quest’ultima cioè la NINA, sarà la chiave di lettura della prossima stagione.

[La Niña è un fenomeno accoppiato oceano-atmosfera che è la controparte più fredda di El Niño. Il nome La Niña deriva dallo spagnolo , che significa “la bambina”, per analogia con El Niño che significa “il ragazzino”]

L’attesa è finita: le indicazioni di #AccuWeather per l’Italia sono diverse rispetto al precedente inverno.

Anche il consorzio #LAMMA osserva un inverno più regolare rispetto a quello appena trascorso, anche se nel complesso risulterà leggermente mite.

Dando un occhiata alla nostra Calabria possiamo intuire che:

Il mese di Dicembre sarà probabilmente quello più freddo, con frequenti perturbazioni atlantiche anche di matrice artico-marittima. Nevicate sulla Sila, Pollino, Serre ed Aspromonte a quote di media montagna, sopra i 1200mt

Gennaio sarà un mese complessivamente mite e secco, anche se non mancheranno piogge e nevicate.

Il mese di Febbraio dovrebbe essere quello buono per vedere la neve a quote basse (anche Catanzaro e Cosenza) anche se resta ancora una parziale incognita, con i dati attuali potrebbe rivelarsi mediamente freddo e leggermente secco.

 

Fonti:

“https://www.accuweather.com/en/winter-weather/accuweathers-2020-2021-europe-winter-forecast/834961”

“http://www.lamma.rete.toscana.it/news/la-nina-e-linverno-che-verra”

Ass.Meteopresila

 

Piogge sulla Calabria, rapida osservazione.

Le piogge cadono sulla Calabria da diverse ore, con accumuli in aumento sulle fasce ioniche.

Responsabile di ciò è l’approfondimento sul mar ionio di una bassa pressione, che ruota al momento al largo delle coste greche.

La presenza di questa figura ciclonica va ad alimentare l’instabilità e la formazione di precipitazioni a ridosso della Calabria ionica centro settentrionale; ma non solo, le precipitazioni raggiungono anche i settori tirrenici tra vibonese e regino, sulle quali scorrono correnti di maestrale/ponente richiamate dalla stessa bassa pressione.

Nell’immagine qui in Fig.1, possiamo vedere che i maggiori accumuli di pioggia riguardano proprio le aree sopra citate.

Fig.1 – Piogge rilevate dalla reste di stazioni meteo Arpacal, elaborate da Meteonetwork, Accumuli in mm rilevati dalla mezzanotte.

 

Al momento possiamo vedere in allegato due piani su cui si sviluppa la dinamica di questo peggioramento odierno.

Uno in quota, a circa 5500m (Vedi fig.2), dove le correnti vanno a muoversi su 2 fronti, quello “interno” (frecce blu) vicino all’area di bassa pressione, dove le correnti si vanno a muovere in senso ciclonico (anti orario), andando poi a risalire verso nord, richiamate dal flusso principale del getto; e un’area esterna, dove un ramo della corrente a getto deviata verso sud dalla “nostra” area di bassa pressione ha le proprie correnti che passano velocemente (Frecce arancioni), le quali rimangono ai bordi, scendendo verso sudEst.

Fig.2 – Venti in quota, ad un’altezza di circa 5500m – Credit Windy.com

Più in basso invece, a circa 900m, le correnti cambiano un po’, se nella parte esterna il getto rimane molto simile alle correnti in quota, nella zona interna, il minimo di bassa pressione, attira a se meglio queste correnti, e non si ha la risalita verso nord delle correnti osservati in fig.2.

Fig.3 – Venti in quota, ad un’altezza di circa 900m – Credit Windy.com

Fig.4 – immagine Satellitare e rappresentazione dei venti in quota, ad un’altezza di circa 5500m – Credit Windy.com

Dal Satellite (Fig.4) possiamo vedere come la conformazione delle nuvole segue questa dinamica; Le coperture nuvolose raggiungono la Calabria in parte da sud est ( trasportate dai venti in alta quota) e in parte da nord est (per le correnti a quote più basse), seconda dinamica coperta dalle nubi più alte, ma visibile dall’immagine radar (Fig.5) che rileva le piogge .

Fig.5 – Immagine radar delle piogge rilevate, insieme ad una nostra rappresentazione delle correnti a 900m – credit Windy.com e Protezionecivile.it

Dal radar, nell’ultima immagine possiamo vedere le piogge formarsi al largo delle coste ioniche scendere verso sud ovest, seguendo la dinamica delle correnti a 900m, piogge che interesseranno quindi la fascia tra crotonese e alto ionio.

Nelle prossime ore la bassa pressione si allontanerà e le piogge andranno verso una riduzione per la Calabria, in serata si prevedono maggiori schiarite su tutta la regione.

 

Ass.Meteopresila

Maltempo in arrivo; nuova parentesi autunnale sulla Calabria.

Maltempo diffuso sulla Calabria; arrivano le piogge, soprattutto sui versanti tirrenici.

L’arrivo di una perturbazione di origine atlantica, attiverà il maltempo che, già nella nottata, raggiungerà le coste tirreniche a partire dal cosentino, per poi coinvolgere rapidamente tutta la regione.

Tra poche ore quindi passeremo da una giornata serena per la Calabria, a una in pieno stile autunnale, che regalerà piogge diffuse su una regione che, lasciatecelo dire, negli ultimi tempi sta soffrendo di una scarsità d’acqua abbastanza diffusa.

Situazione in scala mediterranea:

Fig. 1 – Immagine satellitare, con rappresentazioni delle correnti e delle posizioni delle pressioni attuali (Domenica 11/10).

 

Come si vede dall’immagine in Fig.1,  già da ieri nel Mediterraneo è entrata una perturbazione proveniente dal nord Atlantico, che sta portando piogge al momento sul nord e centro Italia; essa si spingerà ulteriormente verso sud nelle prossime ore portando con se il suo carico di correnti fredde, che porteranno instabilità al contatto con l’aria più calda e umida presente da noi.

 

Fig.2 – rappresentazioni delle correnti attuali (Domenica 11/10)

Come si vede dall’immagine i venti in arrivo si dirigono sul mediterraneo arrivando dalle regioni settentrionali, e “scacciano” via l’aria più mite presente sul mediterraneo; un contrasto che da energia e umidità al sistema producendo il maltempo e i fenomeni temporaleschi che nelle mappe qui di seguito possiamo vedere

Fig.3 – Area interessate dalla pioggia per Lunedì Mattina (il colore Giallo/rosso indica fenomeni più intensi).

Effetti sulla Calabria:

Per quanto riguarda la nostra regione, il tutto dovrebbe tradursi in una giornata intera di maltempo diffuso, come accennato sopra, soprattutto per i settori tirrenici.

Loro per primi infatti subiranno l’arrivo delle correnti occidentali, che li colpiranno in modo diretto nelle prime ore della notte e nella mattinata, le quali, cariche dell’umidità del Mar Tirreno, daranno origine anche a fenomeni temporaleschi (Attenzione).

Fig. 4 – dettaglio sulla Calabria: Distribuzioni delle piogge durante la giornata di lunedì.

 

Nel corso della mattinata le piogge si distribuiranno lungo tutta la fascia tirrenica, e andranno ad aumentare particolarmente verso sud, sui versanti tra il lametino – vibonese e reggino.

Qui  nel proseguo della mattinata /primo pomeriggio si potranno avere i maggiori accumuli di pioggia.

Nel pomeriggio, con l’avanzamento del fronte verso est,  si avranno piogge più sulla Calabria centro meridionale, con maggiori possibilità di schiarite (seppur di breve durata) sulla Calabria settentrionale e sui settori tirrenici del cosentino.

Successivamente, il passaggio instabile si sposterà ulteriormente verso Est, portando le piogge sui versanti ionici (soprattutto sul crotonese), mentre diminuiranno sui settori tirrenici, e sul nord della regione.

Attenzione – Nuovo deciso peggioramento alla sera di lunedì, un nuovo impulso potrà portare ancora piogge sui settori tirrenici; ma stavolta accompagnata da aria più fredda che potrebbe addirittura favorire la caduta di qualche fiocco sulle vette Silane.

Fig. 5 – Nella mappa possiamo vedere in blu le aree interessate da nevicate, e da qui si evince la possibile caduta di neve sui rilievi centrali, dove si va oltre i 1800m

 

I venti si prevedono moderati e a tratti tesi da Ponente.

Le temperature saranno in netto calo su tutta la regione.

 

 

Domenica 11 Ottobre 2020

Questa domenica si prevede serena su tutta la regione.

Al mattino avremo cieli liberi da coperture nuvolose, e ciò favorirà l’aumento delle temperature sul territorio regionale.

Anche nel pomeriggio si prevede tempo stabile.

In serata si avrà un piccolo accenno del cambiamento in arrivo poi Lunedì; con annuvolamenti in arrivo dai settori tirrenici che potranno iniziare a coprire i cieli del cosentino dalla tarda serata.

Non sono previste piogge.

Le temperature non avranno particolari scostamenti dai valori di ieri, saranno in lieve aumento solo sulle massime.

I venti soffieranno in modo moderato, da Maestrale/Ponente.

Sabato 15 Agosto 2020

L’alta pressione riprende ormai stabilmente il suo dominio sulla Calabria, garantendo cieli generalmente poco nuvolosi.

Questa giornata di ferragosto si prevede serena su tutta la regione .

Qualche copertura non si esclude lungo i versanti tirrenici al mattina ma saranno di passaggio; i cieli saranno sereni sul resto della regione.

Qualche addensamento potrebbe formarsi nel pomeriggio sui rilievi interni, ma non si prevedono fenomeni associati.

Le temperature si prevedono in rialzo, massime sui 34-36°C.

I venti soffieranno in modo moderato, a tratti più intensi su catanzarese.

Ondata di caldo alla fine. In arrivo correnti più fresche.

Siamo nel pieno dell’ondata di caldo che ci sta interessando da tutta la settimana; ma iniziamo a vedere quando finirà.

L’afflusso di correnti calde subtropicali, ha portato le temperature a stare oltre i 30°C per gran parte della giornata (anche in serata si fa fatica a scendere sotto i 26°c).

Ma nella prossima settimana, potremo vedere la chiusura di questa calda parentesi; manca quindi solo qualche altro giorno di questo fastidiosissimo caldo.

A partire da martedì sera-mercoledì si passerà da così (la prima immagine riferita ad oggi) a così (la seconda immagine riferita a mercoledì).

 

Fig.1 – mappa realizzata sulla variazione delle temperature rispetto alla media del periodo di oggi 1 Agosto – l’Italia è immersa qui in un’area in rosso, a segnalare valori di temperature sopra media.

Attenzione però, nelle immagini sono raffigurate le ANOMALIE rispetto alle medie.

Fig.2 – mappa realizzata sulla variazione delle temperature rispetto alla media prevista per il  5 Agosto – l’Italia è qui segnata sotto un’area blù ad indicare i valori di temperature sotto media.

Il rosso della prima immagine sta ad indicare che oggi siamo circa 5 gradi sopra le medie del periodo (vedi scala sulla destra).

Allo stesso tempo il blu della seconda immagine NON rappresenta un’ondata di gelo, ma sta ad indicare (sempre in base alla scala segnata) che andremo sotto le medie del periodo di circa 5/6 gradi.

Le temperature caleranno perciò di circa 10/11 gradi, si tornerà a respirare, inizialmente sarà freschetto anche se per i primi giorni il problema resteranno le case infuocate, che impiegheranno tempo a raffreddarsi.

 

Domenico Talarico

 

Caratteri geologici del Bacino di Crotone

Il Bacino di Crotone

Il bacino di Crotone è ubicato nel settore nord orientale della Calabria, lungo il versante ionico ed è composto prevalentemente da rocce sedimentarie.

Può essere definito come un depocentro (zona di massima deposizione), riempito da sedimenti, che variano dall’ambiente continentale al marino profondo con un’età compresa tra il Serravalliano (c.a. 13 Milioni di anni fa) ed il Pleistocene (c.a. 2.5 Milioni di anni fa).

A livello geologico la zona è stata interpretata come una porzione di un ampio bacino denominato di “avanarco”, cioè un qualcosa che si è formato tra un originario arco magmatico, composto per l’appunto da vulcani ed un complesso di subduzione.

In parole povere si tratta di un’area della superficie terrestre formatasi per effetto della subsidenza, in cui si sono successivamente accumulati i sedimenti.

La subsidenza, infatti, essendo il motore di tutti i bacini sedimentari, vede la superficie topografica abbassarsi e sprofondare, rispetto alle zone circostanti, fornendo continuamente nuovo spazio per l’accumulo di altri sedimenti.

Fig.1: Schema geologico semplificato dell’Arco Calabro con la posizione del Bacino di Crotone (Massari et alii, 2002; Zecchin et alii, 2003)

 

Perché è importante il Bacino di Crotone?

Il Bacino di Crotone ha da sempre destato notevole interesse nella comunità scientifica per il grosso potenziale di geo-risorse sfruttabili; dagli idrocarburi gassosi dei Campi Luna ed Hera Lacinia a largo di Crotone, allo sfruttamento di salgemma con le miniere di Belvedere di Spinello e Zinga di Casabona fino ad arrivare alle miniere di zolfo di Strongoli.

È stato studiato in gran dettaglio sin dalla fine dell’800 da numerosi esperti del settore che hanno dato un contributo fondamentale per le conoscenze geologiche, tettoniche e stratigrafiche.

L’area del Bacino di Crotone è stata analizzata e investigata sia per scopi industriali, ai fini dello sfruttamento di idrocarburi e di salgemma, legato alla crisi di salinità del Messiniano[1], sia ai fini di previsione e prevenzione dei rischi naturali in quanto è presente un corpo evaporitico.

La presenza di risorse sfruttabili nell’offshore crotonese è proprio correlata al salgemma, il quale riesce a creare una condizione ideale e naturale per la formazione di idrocarburi.

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[1] L’argomento relativo alla crisi di salinità del Messiniano verrà trattato con un grado di dettaglio maggiore nel corso dei prossimi articoli.

 

Attività Eni Agip nel Bacino di Crotone

Fin dal 1952 l’Agip, oggi Ente Nazionale degli Idrocarburi (Eni), ha svolto attività esplorative in Calabria per la ricerca di idrocarburi.

Un’attività che ha portato ad una più approfondita conoscenza della regione da un punto di vista di geo-risorse, Dalle analisi effettuate è stata evidenziata la presenza di idrocarburi allo stato gassoso (circa il 99% da metano) mentre dall’analisi stratigrafica invece, si è visto che provengono da tre principali “reservoir” (serbatoi) contenuti nella fase pre-evaporitica, cioè prima dello strato che contraddistingue le rocce evaporitiche del crotonese (salgemma, gessi) con la scoperta, quindi, degli attuali giacimenti Luna ed Hera Lacinia a largo di Crotone.

Proprio nella zona di Crotone sono stati realizzati i pozzi Hera Lacinia 1 (1975), che ha rinvenuto strati gassiferi e nell’anno seguente altri due pozzi i quali accertavano che la mineralizzazione si estendeva anche nell’antistante offshore.

A terra veniva, invece, realizzato il pozzo Vitravo 1 (1976) risultato però sterile.

 

Fig.2: Le piattaforme di Luna ed Hera Lacinia a largo di Crotone

 

Nell’offshore ionico, l’Eni ha attualmente in esercizio gli impianti di produzione relativi al giacimento gassifero “Luna”.

Si è deciso lo sfruttamento del giacimento per mezzo di 12 pozzi, che sono stati eseguiti da una piattaforma fissa offshore, ubicata al largo di Crotone, su un fondale con una profondità d’acqua di 70 m, distante 7 km dalla costa con una profondità verticale dei pozzi di 1900 m.

Il Bacino di Crotone è sede di accumuli di gas già scoperti nei giacimenti Luna, Hera Lacinia e Lavinia.

 

Dott. Mario Cimieri

 

Bibliografia

Agip S.p.a. (1977) – Nota sulla ricerca petrolifera e sulla coltivazione dei giacimenti di idrocarburi nell’Italia Meridionale.

Massari F., Rio D., Sgavetti M., Prosser G., D’Alessandro A., Asioli A., Capraro L., Fornaciari E., and Tateo F. (2002) –  Interplay between tectonics and glacio-eustasy: Pleistocene succession of the Crotone Basin, Calabria (Southern Italy). Geological Society of American Bulletin, v. 114, p. 1183-1209.

Zecchin M., Massari F, Mellere D. and Prosser G. (2003) – Architectural styles of prograding  wedges in a tectonically active setting, Crotone Basin, Southern Italy. Journal of Geological Society of London, v. 160, p. 863-880

Zecchin M., Praeg D., Ceramicola S., Muto F. (2015) – Onshore to offshore correlation of regional unconformities in the Plio-Pleistocene sedimentary succession of the Calabrian Arc (central Mediterranean). Earth Scienze Reviews v. 142, p. 60-78

 

Maltempo, nubifragio sul vibonese.

In serata le piogge sono diventate molto intense a ridosso del vibonese, dove si sono registrati allagamenti e frane.

Il forte maltempo sulla Calabria centro meridionale, è stato prodotto dalla presenza di correnti umide da ponente, le quali,  passando sul mar Tirreno,  hanno apportato umidità a terra, dove si è scaricata entrando in contrasto sia con l’orografia presente, che con le correnti in quota provenienti da Nord.

Un effetto che ha caricato fortemente l’instabilità sul vibonese, dove si sono scaricate ingenti piogge in uno spazio abbastanza ristretto e in poco tempo.

Le stazioni meteorologiche segnano oltre 70mm (l/m2) in meno di 4 ore, portando rapidamente alla saturazione dei terreni e alla conseguente formazione di allagamenti e smottamenti.

Fig.1 – Mappa delle stazioni pluviometriche – mappa by meteonetwork, stazioni Arpacal

Dalla figura 1 possiamo notare come le piogge si siano concentrate lungo una fascia compresa tra Maierato e Gioia Tauro

Nei video e nelle immagini qui di seguito, possiamo vedere delle testimonianze arrivare direttamente di luoghi interessati.

[Immagini realizzate da Piero e Giuseppe Cannizaro]

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Riportiamo in conclusione quanto descritto dai giornali locali:

Da ilvibonese.it

“Mezzi già al lavoro – nonostante la pioggia battente – per rimuovere l’ingente quantitativo di fango e detriti che ha invaso, in serata, l’unica via d’accesso e il piazzale dello stabilimento Giacinto Callipo Conserve alimentari Spa, dove si produce il rinomato Tonno Callipo. Le piogge torrenziali che si sono abbattute su buona parte del territorio provinciale vibonese, dalla costa all’entroterra, non hanno dunque risparmiato neppure l’area dell’Angitolano, né la ex Statale 110 che si presenza allagata in vari punti e interessata da vari smottamenti che ne ostruiscono il transito”.

Qui l’articolo completo

https://www.ilvibonese.it/cronaca/64954-maltempo-vibonese-piazzale-stabilimento-callipo-invaso-fango-detriti-video/

Ass. Meteopresila.

Calabria. Ondata di freddo del 25.03.2020

Le correnti fredde arrivate nelle ultime ore hanno prodotto una nevicata molto interessante sul territorio silano e presilano.

Ecco un po’ di foto e video raccolte stamattina.

Le nevicate sono scese anche sulla Città di Cosenza, grazie alla formazione di uno strato di aria fredda che ha mantenuto la colonna d’aria adatta alla sopravvivenza dei fiocchi di neve fino al suolo.

Qui possiamo vedere alcune testimonianze.

 

Queste invece sono immagini raccolte dalle webcam sulla Sila e sulla presila, dove possiamo osservare l’accumulo al suolo della neve

 

 

Nonostante il blocco totale, alcuni operatori devono garantire vari servizi per la popolazione, da loro abbiamo ricevuto la testimonianza video e fotografica della situazione in Sila Piccola e precisamente in Loc. Ciricilla nel comune di Taverna Cz.

 

Contributi video sempre da Ciricilla.

Commento

Dopo la mattinata andata perfettamente come da previsione, concentriamoci ora sulla seconda fase del maltempo.

FORTE PEGGIORAMENTO SULLE IONICHE E RILIEVI ESPOSTI.

La quota neve è ancora in aumento, sulla Sila piccola al momento sui 1000-1100 (e salirà ancora) ma con precipitazioni deboli.

Nel corso del pomeriggio, e ancor di più tra la sera e la notte ci aspetta una fase di FORTE maltempo.

Il classico maltempo da scirocco con tanta pioggia, locali nubifragi, vento e mareggiate sulle coste ioniche più esposte alle correnti.

Per maggiori dettagli riportiamo ad nostri interventi in merito:

Mercoledì 25 Marzo 2020

 

Giovedì 26 Marzo 2020

Gli accumuli più elevati, che potrebbero superare anche i 200mm, si avranno sui rilievi esposti dell’Aspomonte, Serre e appunto della nostra Sila e presila Piccola.

La situazione si farà molto pesante in alcune aree. Altra occasione per STARE A CASA.

Intervento realizzato in collaborazione con

Domenico Talarico

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