La prima fiammata africana

In questi giorni siamo quasi intrappolati dall’azione dei temporali pomeridiani, dei tipici fenomeni estivi, che avvengono per l’effetto combinato dell’incontro tra aria calda e aria più fresca, o meglio nel nostro caso, l’aria più fresca entra in contatto con quella presente sui nostri rilievi scaldati durante il giorno e più ricchi di umidità.

Senza entrare in questa occasione nei particolari, diciamo che il tutto è stato realizzato per la posizione dell’alta pressione, troppo lontano per proteggerci, e allo stesso tempo, motore delle correnti che ci hanno interessato.

Qui di seguito vi mostriamo la disposizione sinottica prevista per domani, dove si vede l’afflusso di correnti nel mediterraneo.

situazione sin domani

La situazione è ora arrivata però a modificarsi come da titolo, le previsioni modellistiche confermano da diversi giorni l’arrivo, per la seconda metà della prossima settimana, di una “fiammata africana”, cioè una risalita dell’anticiclone africano che andrà a portarsi con se aria molto calda, con un’isoterma prevista (una massa d’aria con uguali = iso caratteristiche termiche = terma, calcolata ad una quota di riferimenti a circa 1500m) che potrà arrivare a +25°C; si pensi che oggi 11/06, abbiamo una isoterma di circa  +14°C , e fuori superiamo i 25/27°C , il che significa in soldoni, che per valori superiori dell’isoterma ai 22/25°C potremmo raggiungere, dalle quote collinari in giù, valori superiori ai 36/37°C se non addirittura 40°C in alcune località,  come l’area di Cosenza.

isoterma oggi

Situazione ad oggi

isoterma giorno 16

Situazione prevista per giorno 16

La situazione sembra comunque abbastanza confermata, come si può vedere dal grafico qui sotto, il fascio di 20 linee, che rappresentano 20 possibilità, è molto unito, a rappresentare che non ci sono discostamenti significativi e che la previsione risulta abbastanza affidabile, anche se ci separano più di 100 ore.

spaghi

Qui di seguito vi proponiamo la dinamica prevista di come arriveremo alla situazione della prossima settimana, realizzata dalla pagina Facebook Meteorologia

sviluppo

Dicembre 2015, il mese che non c’è.

Nei giorni scorsi, abbiamo parlato dell’alta pressione che da inizio mese ci ha “intrappolati” sotto la sua copertura; gli stiamo dando molto risalto in quanto, sembra voler coinvolgere l’intero mese tenendolo all’asciutto, se non per dei momentanei cedimenti che hanno fatto filtrare delle deboli perturbazioni.

In pratica abbiamo passato due intere settimane (e tra poco sarà la terza) con cieli per lo più sereni, garantendoci tepore durante il giorno e freddo durante le ore notturne.

La straordinarietà della cosa, è che ciò si sta verificando nel mese di Dicembre, storicamente il terzo o il quarto mese con più precipitazioni.

Ma cosa sta accadendo?

Ormai quasi tutti i siti meteo italiani ed esteri sono impegnati a dare una spiegazione a tutto ciò; il principale indiziato è il Vortice Polare (abbreviato in VP), forte più che mai, sta trattenendo tutto il freddo per se, senza scambiarlo a sud lungo i meridiani (la situazione normale è che vi siano degli scambi termici tra le aree polari e quelle tropicali).

VP a confronto

Confronto tra il vp attuale e di quello previsto per il 22

 

Il VP è rappresentabile come una enorme area di bassa pressione centrata sul polo, che gira vorticosamente e spesso si dirama in inverno in due o più lobi che, vagando per l’emisfero nord, apportando freddo e perturbazione a sud.

Ma se il VP è più “freddo” della media, lungo le sue quote altimetriche, risulta più intenso e compatto e, in assenza di ogni pressione destabilizzante in stratosfera che potrebbe dare un riscaldamento, riesce a consolidarsi e a rafforzarsi, accentuando i venti ai suoi bordi (lo jet stream) che da nastro trasportatore, diventano una barriera agli scambi termici sopra citati.

situazione emisfero nord

Immagine 2 (Anomalie)

ncep_cfsr_europe_t2m_anom

Immagine 3 (Dettaglio Anomalie termiche sull’Europa)

Qui dalle immagini proposte, possiamo vedere (immagine 2 presa dalla pagina facebook meteorologia ) come l’intero emisfero nord sia interessato da una anomala serie di alte pressioni, che riescono ad avere campo libero, grazie proprio ad un VP chiuso su se stesso, apportando aria mite perfino alle latitudini siberiane e del nord Europa.

Per quanto riguarda la nostra regione, tutto ciò si sta traducendo in piogge quasi assenti da settimane, e di montagne spoglie e senza neve; una situazione che, se al momento sembra non portare conseguenze, più in la (anche se la media annuale, nonostante tutto, è ancora sui livelli medi) potrebbe significare perdita di riserve d’acqua e quindi, problemi idrici per la prossima stagione estiva .

Vi proponiamo a riprova di quanto si sta osservando, tramite alcuni grafici elaborati con i dati da 4 stazioni meteo Arpacal prese come campione (immagine 4), raffrontate alla media delle precipitazioni medie dei mesi (immagine 5).

pluvio primi 15gg

Immagine 4 (precipitazioni registrate negli ultimi 15 giorni)

media pluvio

Immagine 5 (grafici delle precipitazioni medie divise per mesi)

Non c’è molto da aggiungere, basta infatti osservare che nei vari grafici, il mese di Dicembre, ha medie pluviometriche che vanno dai 100 di Crotone agli oltre 200mm di Chiaravalle, e ad oggi invece, le precipitazioni avute a oltre due settimane dall’inizio del mese, non raggiungono i 10mm.

Non sappiamo ancora con certezza, se questa situazione stabile durerà per altre settimane (qui il grafico che mostra la tendenza per i prossimi 15 giorni), ma sicuramente, se il mese di Dicembre chiuderà con cosi poche precipitazioni, si potranno temere mancanze d’acqua.

The winter is coming

Come da titolo di questo intervento, l’ inverno sta arrivando, ma fatica a raggiungerci.

Domani 1° dicembre sarà il primo giorno d’inverno meteorologicamente parlando e, dopo un assaggio avuto nei giorni scorsi (con la neve che è scesa sui nostri monti fino ai 1200m e temperature che sono arrivate sotto i 10°C sulle nostre maggiori città), andremo ora verso un periodo di bel tempo e temperature in risalita, come abbiamo già visto oggi.

immagine 1

Possiamo riassumere la settimana in entrata, con questa immagine riepilogativa, realizzata dal meteorologo A. Corigliano per la pagina facebook “meteorologia” su scala nazionale e valevole benissimo anche per la Calabria, dove si legge in breve, dell’arrivo del bel tempo e di un clima mite.

HP0212

Immagine 2

 

Questo perché, un ampia area di alta pressione andrà nei prossimi giorni a ricoprire tutta l’area mediterranea, regalandoci, come detto sopra, tempo stabile e per lo più soleggiato su tutta la Calabria, con valori di temperatura che ritornano a salire e a raggiungere punte di 18°C sui nostri litorali e aree interne (bassa collina e pianura), specie tra martedì 2 e giovedì 4.

I litorali e le aree interne più basse,  potranno essere soggette a foschie e a banchi di nebbia nelle ore notturne e al mattino, tipico effetto dell’inversione termica durante i periodi di alta pressione e bassa ventilazione, mentre più soleggiato risulteranno le aree più in alto.

Immagine 3

Immagine 3

Con l’immagine 3 vediamo l’aumento della temperatura tramite un grafico riassuntivo, che rappresenta l’andamento termico previsto nei prossimi giorni (che potete seguire aggiornato [qui]), e dai tracciati raffigurati, possiamo notare (riquadro blu) un deciso aumento delle temperature, che andranno a toccare i +10°C alla quota di 1400/1500mslm, quindi più di 5°C sopra la media del periodo (rappresentata dalla linea rossa).

Ad oggi sembra sempre più probabile che anche la seconda settimana di dicembre  si stia indirizzando verso un sopra media termico (riquadro rosso), indice questo, di una fase stabile che potrebbe accompagnarci per tutta la prima metà di dicembre.

1 2 3