Allerta maltempo, Situazione attuale.

 

Dati ore 17.30

Ci troviamo nel pieno del peggioramento, le precipitazioni si stanno dimostrando intense e sopratutto insistono in modo continuo sulle fasce ioniche, dove già nel corso della mattinata si stanno avendo disagi lungo le strade e frane che in alcuni casi mettono a rischio anche delle abitazioni.

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Al momento gli accumuli pluviometrici hanno raggiunto valori importanti, sopratutto sui versanti ionici delle Serre, dove si supera ormai ovunque i 150mm di pioggia, con alcuni picchi che hanno già raggiunto abbondantemente i 200mm ( come a Fabrizia (VV) con gli attuali 240mm e  Palermiti più a nord con 203mm ); valori intorno ai 100/130mm invece sui litorali ionici che devono fare i conti anche con le mareggiate, con vento forza 7 che va a produrre al momento onde che raggiungono i 4/5m di altezza.

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Precipitazioni in intensificazione anche nel catanzarese e nel crotonese.

La presila ionica al momento raggiunge valori pluviometrici di tutto rispetto, i 150mm saranno raggiunti a breve anche qui da gran parte delle stazioni e in alcune aree si stanno già superando, come registra la stazione di Albi (Cz) con i suoi 162mm, o poco distante la stazione nel comune di Sellia, con 174mm e Gimigliano con addirittura 184mm; la città di Catanzaro, tocca i 152mm.

Anche il crotonese va verso un peggioramento con livelli che si porteranno anche qui sui livelli sopra citati, nel Comune di Petilia Policastro si registrano già più di 160mm.

Le fasce tirreniche sono interessate più marginalmente, protette dai rilievi, registrano piogge con valori tra i 10 e i 20mm nel cosentino, ma più a sud i valori non sono da trascurare, arrivando generalmente intorno ai 60/70mm, con picchi di 90mm nel lametino; valori tra i 60 e i 70mm per il vibonese tirrenico.

Per il proseguo della giornata ci aspetta l’attesa per il passaggio verso nord di questo fronte perturbato.

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Figura 3.1, Fronte del maltempo ore 18

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Figura 3.2, Fronte del maltempo ore 24

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Figura 3.3 , Fronte del maltempo ore 06 del 24/01

Al momento la pioggia interessa pienamente la Calabria centrale e meridionale, ma nelle prossime ore inizierà a liberarsi il Reggino, che dovrebbe secondo le previsioni uscire dalla “linea di fuoco” delle correnti sciroccali. Diversamente dalla Calabria centro settentrionale, che per lo stesso motivo invece, verrà coinvolta in modo più diretto; attenzione quindi in serata, tra catanzarese e fascia ionica crotonese e ionio cosentino.

Quando passerà questo maltempo?

Beh non possiamo dare un orario, ma secondo quanto riportano le previsioni (Vedi figura 3) , indicativamente possiamo dire che: in nottata il flusso principale dovrebbe portarsi ulteriormente a nord, mantenendo sulla Calabria settentrionale e il crotonese delle precipitazioni che a tratti potranno essere intense, ma in fase di calo.

Ancora attenzione quindi per questa serata, e nella notte per le fasce ioniche settentrionali.

 

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Calabria, forte maltempo in arrivo per i settori ionici

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Da varie ore ormai siamo interessati dalle prime correnti di scirocco richiamate dalla bassa pressione posizionata tra Spagna e coste dell’Algeria; precipitazioni sparse si stanno avendo  su gran parte del territorio calabrese, specialmente sulle fasce ioniche, che sono direttamente esposte a queste correnti provenienti da sud est.

Dagli ultimi aggiornamenti si delinea meglio questa previsione di maltempo per la Calabria.

Nelle prossime ore la bassa pressione, andrà a spostarsi verso est, avvicinandosi alle coste siciliane, questo richiamerà maggiormente le correnti umide di scirocco, le quali, andranno a colpirci in modo più diretto e soprattutto, produrranno maggiori fenomeni precipitativi.

Dalla figura2 qui proposta abbiamo messo tre immagini che rappresentano l’avvicinamento verso l’Italia meridionale della bassa pressione.

fig2.1

Bassa pressione al 22/01 ore 18:00

fig2.2

Bassa pressione al 23/01 ore 12:00

fig2.3

Bassa pressione al 23/01 ore 18:00

Figure 2.1, 2.2, 2.3 (Cliccare sulle immagini per ingrandirle)

Andando rapidamente a descrivere la situazione, possiamo dire:

Per prima cosa, il peggioramento è prossimo ad arrivare a partire dal Reggino e si farà sentire molto sui versanti ionici dell’Aspromonte, dove si prevedono gli accumuli pluviometrici maggiori.

Successivamente, le precipitazioni andranno ad ampliarsi verso nord (vedi fig 2.2, 2.3 e 3.2), coinvolgendo nella notte i versanti e i litorali ionici delle Serre (anche qui si prevedono accumuli abbondanti), raggiungendo poi il Catanzarese e il crotonese; con particolare interesse per la presila ionica o comunque versanti meridionali e orientali della Sila.

Anche l’alto ionio e il Pollino sui suoi versanti meridionali, verranno interessati dal maltempo; mentre i settori tirrenici saranno più protetti dai rilievi, ricevendo precipitazioni più deboli e solo a tratti più intense. Discorso diverso invece per i venti, che andranno ad essere più forti proprio sulle aree tirreniche, sempre per l’effetto dei rilievi, da cui le correnti si troveranno scendere ( seguendo la direzione sud-est/nord-ovest).

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Fig 3 .1 Accumulo precipitativo previsto prime 12 ore di Lunedì

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Fig 3.2 Accumulo precipitativo previsto dalle ore 12 alle 24 di Lunedì

I mari saranno molto mossi, e il moto ondoso potrà essere molto accentuato sui litorali ionici, ATTENZIONE, anche su questo aspetto.

La giornata di Lunedì verrà quindi a essere interessata interamente da questo intenso maltempo, e i fenomeni temporaleschi potranno essere molti, a partire in pieno mar Ionio meridionale in estensione verso le coste ioniche Calabresi.

In serata avremo uno spostamento della linea temporalesca, che andrà a verso nord, coinvolgendo maggiormente i settori ionici centrali e settentrionali, quindi catanzarese e crotonese, soprattutto a ridosso della presila ionica.

D’altro canto, avremo un miglioramento del tempo sui versanti meridionali della Calabria, dove si andrà verso maggiori schiarite ed esaurimento delle precipitazioni.

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Non siamo noi a poter dare allarmismi, come è giusto che sia, ma diciamo che questi sono situazioni dove l’attenzione deve essere alta, specie per un giorno, come il Lunedì dove molti si trovano in viaggio.

Qui di seguito postiamo l’immagine delle aree considerate a maggiore rischio, che vanno dal rosso di avviso di maltempo di forte intensità; al viola, per il maltempo di intensità estrema.

http://allarmi.meteo-allerta.it/calabria-index.html

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Maltempo metà Gennaio, situazione attuale.

Aggiornamento ore 15.30 15/01/2017.

Siamo arrivati a metà del primo mese di questo nuovo anno, e il mal tempo la sta facendo da padrone per il mezzogiorno.

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La situazione attuale vede la presenza di uno sviluppato centro di bassa pressione nel mar Tirreno, che sta alimentando instabilità sulla Calabria, convogliando flussi di correnti provenienti dalle aree nord atlantiche, nell’area mediterranea dove abbiamo correnti un po’ più umide e temperate.

Le precipitazioni conseguenti di questa dinamica stanno coinvolgendo specialmente la Calabria settentrionale, quindi il Pollino, il cosentino e le fasce tirreniche settentrionali ; situazione invece più variabile nel resto della regione dove le precipitazioni, a momenti più intense, si alternano a momenti invece di pausa più o meno lunghi, .

Nota invece sul golfo di Squillace, dove lo scontro tra le correnti in quota da SudOvest e quelle al suolo da Sud/SudEst, danno forma ad una struttura nuvolosa più consistente, da cui prendono forma fenomeni temporaleschi che minacciano il crotonese, ma che per lo più scaricano in mare la precipitazione.

Dalle immagini sotto possiamo vedere la dinamica sopra descritta.

Fig.1

fig.2

Per la situazione sui nostri rilievi, abbiamo una quota neve che sulla Calabria settentrionale è sui 500/600m, mentre sale sui 800/900m nella Calabria centrale.

Al momento è il Pollino, seguito dalla catena costiera e dalla Sila grande ad avere le maggiori nevicate di questa domenica; qualche fiocco si segnala anche sulla Città di Cosenza.

Per le prossime ore, aiutandoci dalla grafica in fig.3 le precipitazioni si manterranno variabili su gran parte del territorio, con le aree sopra citate ad essere maggiormente interessate.

fig.3

Anche per la giornata di domani avremo instabilità diffusa con piogge alternate a schiarite e nevicate dai 800m, aree tirreniche settentrionali rimarranno le più esposte.

Ass. Meteopresila

 

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Ritorna la neve, ma persistono alcuni dubbi.

E siamo a due, o meglio tre se consideriamo anche il 29 Dicembre, i peggioramenti di stampo invernale si susseguono grazie alla resistente presenza dell’anticiclone azzorriano che, restando saldo al largo della penisola iberica, (come mostrato in figura), favorisce le masse d’aria artiche/polari a scendere verso sud, grazie alla formazione conseguente di minimi di bassa pressione.

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Il nuovo peggioramento in questa occasione, sarà derivato dalla bassa pressione che ha guidato il flusso freddo protagonista degli ultimi giorni. Ad oggi si è spostato verso la Grecia, facendoci guadagnare qualche grado, ma nelle prossime ore si muoverà nuovamente verso ovest, in un moto retrogrado che andrà a destabilizzare il mediterraneo, attivando un minimo che, dal Tirreno settentrionale, scenderà verso sud, portando piogge e nevicate dalla giornata di domani.

Ora arriva il bello della situazione; proviamo a dare qualche punto su cosa si prospetta, scusandoci se useremo i “se” e  i “ma”.

1)  A meno di 24 ore dal peggioramento per la Calabria, ancora non si ha un quadro perfettamente chiaro,  la bassa pressione che si formerà sul tirreno non viene individuata molto bene dalle modellistiche meteo al momento e la sua simulazione ha dei cambiamenti da aggiornamento ad aggiornamento; eppure sarà decisivo capire come si comporterà, lei e il modo in cui si muoverà determinerà le correnti in arrivo e il conseguente peggioramento, per cui anche piccoli cambiamenti di posizione o profondità, potranno portare, in scala locale, a differenze importanti.

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3h precipitazioni fine giornata del 10/01

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Precipitazioni 6h fine giornata 10/01

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Precipitazioni 6h notte del 11/01

2)  Indecisione e prudenza; per quanto detto sopra non possiamo sbilanciarci molto, ciò che vogliamo dire al momento, alla luce di quello che ci prospettano i modelli e per un principio di prudenza, è che per domani, si sta concretizzando il rischio di precipitazioni potenzialmente anche intense e a carattere nevoso in montagna, con neve che potrebbe arrivare anche a bassa quota , specie sulla Calabria centrale; per questo ci teniamo a dire di prestare attenzione.

2.1) Purtroppo la quota al momento è in fase di studio, e così come le aree che potrebbero essere interessate; alcuni modelli vedono le precipitazioni coinvolgere meglio i settori meridionali calabrese, altri invece sembrano vedere precipitazioni più localizzate sui settori centrali e settentrionali.

3)  La temperatura è tra i fattori da osservare, sappiamo che è in aumento e si alzerà ancora per domani, ma in quota resteremo ancora con valori negativi, sufficienti a formare nevicate in collina; le precipitazioni infatti, andrebbero ad essere generate dalla bassa pressione in avvicinamento descritta prima, che richiamerebbe correnti più umide, ma anche più miti, che andrebbero a scontrarsi con l’aria fredda presente sulla Calabria.

 

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Temperatura masse d’aria alla quota di riferimento (circa 1400 in aria libera)

4) Le correnti come detto prima, la direzione che prenderanno, ed eventuali minimi secondari, potrebbero essere determinati sia per la formazione dell’instabilità che per il mantenimento del freddo al suolo, che ormai si è consolidato in questi giorni.

5) Quello che possiamo dire, aiutati dalle mappe sopra è che, nel periodo tra il pomeriggio di domani 10/01 e mattinata di mercoledì 11/01, potenzialmente, potremo avere precipitazioni a tratti  intense, proprio per via dello scontro tra le masse d’aria; ma per quanto riguarda la neve, in via prudenziale indichiamo potenzialmente interessata tutta la fascia appenninica dalle quote collinari in su; e in capoluoghi come Catanzaro e Vibo Valentia potrebbero rivedere delle nevicate, mentre Cosenza per la posizione nella valle del Crati potrebbe ricevere anche degli accumuli nevosi.

Restiamo in attesa di dati più aggiornati.

Ass. Meteopresila

 

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La notte gelida calabrese.

La notte tra il 7 Gennaio e l’ 8 Gennaio 2017, rimarrà nei registri come la più fredda da decenni.

L’aria continentale di origine polare con la sua caratteristica pellicolare (capace di arrivare nei bassi strati in modo autonomo e con uno spesso strato verticale), ha portato i valori negativi fin sulla costa calabrese, riuscendo a far segnate termiche negative praticamente a quasi tutte le stazioni meteo presenti sul territorio, ne restano fuori veramente una manciata.

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I valori di questa notte sono storici, non tanto per i valori raggiunti in Sila (comunque notevoli e non comuni), dove si sono registrati -16.7°C per Monte Curcio e -17.6°C per Monte Botte Donato, restando sempre in doppia cifra negativa sul resto dell’altopiano fino ad una quota di quasi 1000m; quanto per i valori che si sono avuti alle quote più basse.

I -7°C sono stati superati fino ad una quota di 500m su quasi tutta la presila!, una notte di gelo che ha portato non pochi disagi per le rotture alle tubature dell’acqua in molti centri interni.

Di seguito citiamo quando raccolto dalle stazioni meteo Arpacal da parte dello staff del sito Meteoincalabria.it

Provincia di Cosenza

Cosenza 240 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -8,6°

Rende EST 181 m slm (stazione della nostra rete) -8,4°

Domanico 736 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -9,1°

San Pietro in Guarano 660 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -7,5°

Rogliano a 667 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -8,7°

 

Paola a 160 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -2,9° battendo il record di -1,8° del 31 dicembre 2014

Corigliano Calabro a 219 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -3,9° battendo il record di -2,9° del gennaio 2004

Amantea a 400 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -4,9° battendo il record di -3,1° del gennaio 2004

 

Botte donato (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -17,6°

Monte Curcio (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -16,6°

Lorica a 1320 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -12,5°

Camigliatello a 1370 m slm  (stazione della nostra rete)  -12,7°

Cecita a 1180 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -11,6°

 

Provincia di Crotone

Crotone a 5 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) +1,6°

Cirò marina a 9 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL)  +0,6° nella serata di sabato 7 gennaio

Savelli paese a 969 m slm (stazione consultabile sulla nostra rete) -9,6°

Savelli – Parco Astronomico Lilio a 1167 m slm (stazione consultabile sulla nostra rete) -10,9°

 

Provincia di Catanzaro

Catanzaro a 334 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -4,4°, eguagliando la terza minima più bassa della sua storia (del 30 gennaio 1945). Lontano resta il record di -6,1° del 14 gennaio 1968).

Decollatura a 1050 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -11,1°

Lamezia Terme (stazione dell’A.M.) -5°, valore notevolissimo (record per gennaio) ma ancora lontano dai -6,6° del febbraio 2008.

Nicastro-Bella a 400 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -7,1° battendo il record di -4,8° del 31 dicembre 2014

Girifalco a 482 m slm (stazione consultabile sulla nostra rete) -3,8°

Soverato a 13 m slm (stazione consultabile sulla nostra rete) +0,7°

Taverna Ciricilla a 1270 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -13,3°

 

Provincia di Vibo Valentia 

Vibo Valentia a 498 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -2,7°

Tropea a 59 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) +2,8°

Serra San Bruno a 799 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -7,4° nella serata di ieri sabato 7 gennaio

 

Provincia di Reggio Calabria

Reggio Calabria a 15 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) +3,6°

Brancaleone a 20 m slm (stazione consultabile sulla nostra rete) -0,3° nella serata di ieri sabato 7 gennaio

Cittanova a 404 m slm  (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -4,4° nella serata di ieri sabato 7 gennaio

Gioiosa Ionica a 149 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -0,5°

Roccaforte del Greco a 864 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -6,9° nella serata di ieri sabato 7 gennaio

Cardeto a 670 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL)  -8,9° nella serata di ieri sabato 7 gennaio

Gambarie d’Aspromonte a 1300 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -7,5°

Per le prossime ore avremo ancora freddo sulla nostra regione, e le temperature ritorneranno ad essere negative su gran parte del territorio; però si ricominci a salire, e recupereremo rispetto ad oggi almeno 3/4°C.

Vi lasciamo con questa immagine scattata stamattina a Catanzato, che reputiamo rappresenti la particolare notte appena trascorsa.

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Catanzaro, Fontana monumentale Il Cavatore.

 

08/01/2017

 

Una giornata di ghiaccio.

Quella di oggi si è dimostrata una giornata particolarmente fredda, o meglio di ghiaccio.

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Oggi infatti abbiamo avuto minime estremamente basse, negative fin sulla costa, mentre la neve imbiancava aree marittime nel reggino, con la stessa Reggio Calabria che rivedeva la neve.

Ma sono le Massime ad aver raggiunto valori molto curiosi, la mappa sopra riassume i valori termici avuti oggi, valori massimi!.

E possiamo subito notare come, in molte aree collinari, sopra i 400-500m le temperature abbiamo semplicemente sfiorato lo 0°C, andando oltre di qualche decimo, per poi ritornare a scendere già alle ore 13, e tutto questo nonostante, come nel catanzarese, ci si  stato il Sole.

Per la Sila invece, possiamo vedere come temperature  inferiori ai -6/-8°C siano state mantenute su gran parte del nostro altopiano; oltre i 1300m invece si è rischiato di restare in doppia cifra.

Al momento sulle aree interne (aggiornamento ore 18) abbiamo termiche di ben -5°C (parliamo sempre di quote sui 400m), mentre se ci spostiamo sui litorali, non superiamo il grado e mezzo, come a Crotone dove si registrano 1.4°C , cosi come a Lamezia Terme; Catanzaro è invece a -1.8°C e Cosenza scende ancora sotto i -2.8°C.

Vibo Valentia anche lei è in negativo con -2.2°C.

Per stanotte ci aspettiamo di raggiungere valori ancora più negativi di ieri, questo per l’ingresso di ulteriore aria fredda, e potranno essere raggiunti valori storici per la Calabria; a un passo dei record degli anni Sessanta.

Di seguito mettiamo qualche foto che può rappresentare ciò che molti calabresi hanno potuto vedere sulle strade interne.

Località Albi (Cz).

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Epifania, Gelo su tutta la Calabria.

Quest’anno la befana è arrivata a cavallo di correnti gelide di tramontana, portando un freddo che poche volte abbiamo avuto in Calabria.

E proprio su questo aspetto vogliamo soffermarci in questo focus.

L’Epifania 2017 resterà, con molta probabilità, il periodo più freddo di questo nuovo anno, i valori termici registrati oggi sono ben sotto la media del periodo, e possiamo vedere la differenza aiutandoci con il grafico qui proposto in Fig.1

 

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La linea rossa, indica la temperatura media del periodo (indicato in basso), e il valore segnato (visibile sulla sinistra del grafico) è di circa 2°C; mentre i nostri valori attuali, sono segnati dal fascio li linee che scorrono più in basso, e sono a ben -10°C, ben -12°C se ci riferiamo al valore medio.

E sempre da questo grafico, possiamo vedere anche l’andamento previsto per i prossimi giorni (qui per seguire il grafico aggiornato e spiegato nei suoi vari punti), da cui notare come il sottomedia, sarà ancora più accentuato domani e in seguito, seppur in aumento, ce lo porteremo fino a giorno 11 Gennaio (oltre non andiamo per via dell’incertezza in aumento).

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Mappa valori massimi

Ad ora, avendo superato la metà giornata, possiamo vedere i valori massimi .

Essi sono notevoli, e possiamo infatti vedere come in tutta la regione, le massime non sono riuscite a raggiungere i 10°C, anche sulla costa, nonostante il sole non sia mancato; segno della presenza della fredda aria continentale, che difficilmente riesce a scaldarsi.

Anche le minime notturne non sono state meno interessanti, valori vicini allo zero sono stati registrati praticamente su tutta la costa, mentre sui rilievi si raggiungevano valori di -1.5/2°C sulle colline e quasi -10°C sull’altopiano silano a 1400m, con il picco su Botte Donato di circa -14°C

Tabella dati.

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Stasera stiamo già scendendo parecchio, e siamo già in negativo al livello collinare; in attesa di domani quando, come abbiamo accennato sopra, avremo un ulteriore una calo di temperature, e potremo arrivare a perdere altri 5°C, arrivando ad una situazione che potrebbe farci raggiungere il raro caso di restare sotto valori negativi anche durante la giornata a quote collinari.

Attenzione quindi in questo Sabato al rischio ghiaccio.

Ass. Meteopresila.

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Maltempo di inizio anno, nuovo aggiornamento.

L’aria di provenienza Polare continentale, è ormai alle porte.

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Sulla Sila sta nevicando da stamattina in modo irregolare, e ogni tanto qualcosa riesce a scendere a quote inferiori; sui versanti del Pollino e settentrionali della Sila la quota neve è sui 6-700m, più a sud invece rimane più alta, ma in abbassamento con l’ingresso delle correnti sopra citate.

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Movimento delle masse d’aria

Per ora è tutto nella normalità di quanto ci si aspettava, con le precipitazioni di provenienza occidentale che si stanno dimostrando diffuse sulla Calabria, ma discontinue, non riuscendo così a sortire effetti particolari.

Nel proseguo della serata si continuerà con questa situazione, ma le correnti si disporranno più da settentrione e la neve andrà a sostituirsi alla pioggia.

Ma come descritto nei nostri precedenti interventi, le precipitazioni andranno ora, in modo graduale, a muoversi con asse nord-Sud, coinvolgere così diversamente la regione. Adesso sarà importante osservare come si disporranno le correnti (Specie in scala locale) per la formazioni di nevicate e accumuli al suolo, entrando nel periodo in corrispondenza dell’arrivo di termiche più fredde.

Aiutandoci con le mappe, al momento le aree più esposte ad accumulare neve rimangono quelle descritte stamattina (visibile in Fig.2 e 3), e già stanno dimostrando quanto previsto, con i primi accumuli.

Di seguito vi proponiamo due simulazioni modellistiche, che sono abbastanza concordi nel vedere la distribuzione delle precipitazioni nelle prossime ore su: Sila – specie sulle fasce settentrionali (ma con possibili sconfinamenti momentanei verso Sud), alto Ionio, Pollino, Serre e Aspromonte.

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Fig.2

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Fig.3

L’abbassamento della Temperatura ci porterà in territorio negativo sino in collina, anche più in basso da domani, quando arriveranno nuclei più freddi.

Attenzione alla possibile formazione di ghiaccio.

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Maltempo Inizio Anno, aggiornamenti.

La colata di aria artico continentale è ormai in fase di partenza dalla Russia con destinazione Balcani e il centro sud Italico.

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I dettagli della manovra che porterà l’arrivo delle masse d’aria in scala continentale potete trovarli qui (nostro precedente articolo), in questo aggiornamento ci soffermiamo rapidamente su alcuni aspetti puntuali.

1) In questo momento abbiamo davanti uno scenario sempre più sicuro di freddo gelido sulla Calabria, il quale ci verrà a “colpire” a partire da giorno 5 Gennaio e che durerà almeno fino a giorno 8 Gennaio.

2) Partendo proprio da giovedì, al momento le carte ci propongono uno scenario di mal tempo entrante dai settori tirrenici, derivato proprio dall’ingresso delle correnti in arrivo da nord. Avremo precipitazioni sparse su tutta la Calabria, con quota neve  inizialmente sui 1000/1300m, ma in rapido calo dal pomeriggio/sera, fino a quote collinari.

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Fig.1 ( precipitazioni previste nel pomeriggio di giorno 5)

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Fig.2 (precipitazioni previste nella sera di giorno 5)

3) E’ adesso che le cose si fanno più complicate; la formazione di un minimo di bassa pressione sul mar Ionio (previsto formarsi a partire dalla mattinata di giorno 5), sarà il motore che spingerà le correnti fredde a scendere dai Balcani verso sud, portando inizialmente le precipitazioni come descritto nel punto 2, ma dalla serata (fig.2), sarà sempre lui e la sua posizione (e quindi il modo in cui dirigerà i venti da nord), a determinare dove le precipitazioni andranno a cadere sulla Calabria.

3.1) Le variabili a questo punto diventano molte; la Calabria con i suoi rilievi riesce a differenziare molto la distribuzione delle precipitazioni in scala locale, andandoci quindi a trovare con aree più esposte e aree meno, e spesso possiamo sperimentare effetti molto diversi anche a poca distanza, proprio a seconda di come si dirigono le correnti.

4) Parlare quindi di precipitazioni, sopratutto se nevose, diventa rischioso; ad oggi, quello che possiamo dire è che le zone più esposte alle precipitazioni sono sicuramente l’alto ionio cosentino, in cui possiamo trovare: il Pollino nei suoi versanti ionici, la Sila grande e la Sila greca; e successivamente abbiamo il crotonese, sia al livello silano che al  livello costiero. Infatti l’area, come per l’alto ionio, sarà ad alto rischio di nevicate a bassissima quota, sopratutto giorno 6 e non possiamo escludere la stessa città di Crotone.

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Fig.3 (precipitazioni previste durante giorno 6)

4.1)Poi abbiamo i versanti tirrenici meridionali; aiutandoci dall’immagine in figura 2 e 3, possiamo vedere come la rotazione antioraria delle correnti vada a favorire la formazione di nuvolosità anche dal tirreno verso sud est, colpendo quindi il vibonese e il Reggino, dove non sarà difficile, sempre nella giornata dell’Epifania, vedere del bianco scendere e ricoprire le aree tirreniche citate.

5) Un punto a parte va fatto sul catanzarese e cosentino, queste aree infatti sono le più incerte; diciamo subito che la maggior probabilità di nevicate l’avrebbero nella serata di giovedì 5, quando però le precipitazioni si prevedono in esaurimento, ma queste potranno essere appunto a carattere nevoso se perdurassero di più.

Questo perché, quando arriveranno le correnti più fredde, i venti inizieranno ad essere tesi e a disporsi più da nord, creando una situazione per le aree citate meno favorevole alle precipitazioni, situazione data per via del’ “ombra” dei rilievi appenninici; cioè essere coperti dai rilievi silani (per il catanzarese) e del Pollino (cosentino), che andrebbero a bloccare l’avanzata delle precipitazioni (situazione verificatasi 2 anni fa proprio di questo periodo), come possiamo vedere nella fig.3 rappresentante la simulazione di modelli meteorologici.

5.1) La certezza in queste distanze temporali non esiste, quindi l’osservazione appena fatta va presa come una possibilità da non escludere, ma allo stesso modo, vista l’incertezza ancora presente, queste aree vanno descritte comunque a rischio nevicate, perciò bisogna osservare meglio la situazione.

6) Ultimo punto, in questo grafico sotto proposto, possiamo vedere sinteticamente l’andamento previsto delle temperature (rappresentate da 20linee di altrettante proiezioni modellistiche), dove si evince il grande calo delle temperature, le quali scenderanno ben oltre i 10°C sotto la media, segnata dalla linea rossa, per un periodo che si prevede prendere da giorno 5 fino almeno giorno 8/9 Gennaio.

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Qui possiamo per ora concludere, nei prossimi aggiornamenti avremo sicuramente nuove cose da osservare e comprendere, ma per quanto riguarda la ormai fatidica domanda, “dove nevicherà?” diciamo che resterà fino all’ultimo qualche incertezza, dato appunto dai limiti posti dalla variegata conformazione geografica della Calabria, e in linea di massima le precipitazioni saranno da osservare poi durante l’evoluzione della situazione meteorologica stessa.

Ass. Meteopresila

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Nuovo anno, prima ondata di freddo.

Appena usciti da un’ondata di freddo, ecco che con il nuovo anno, ci troviamo davanti una nuova discesa di correnti gelide.

Si va profilando proprio per il periodo dell’Epifania, l’arrivo di una massiccia irruzione artico continentale alle medie latitudini con la nostra penisola che, sebbene non sia l’obiettivo principale, verrà colpita in ogni caso dalla bordata fredda in arrivo.

Ma analizziamo insieme tutti i passaggi:

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Fig.1

Situazione attuale (Fig.1) che evidenzia nel Mediterraneo occidentale una vasta area anticiclonica mentre permane sul comparto orientale una blanda circolazione fredda comunque in fase di esaurimento.

Nella giornata di domani un impulso perturbato atlantico in discesa dalla settore della Manica inizierà la sua ascesa, con una direttrice nord-ovest sud-est, riportando specie in serata, piogge e rovesci sparsi soprattutto sui settori occidentali. Ad esso non sarà associato un afflusso freddo particolarmente cospicuo e, pertanto, le nevicate, in forma sparsa, saranno limitate a quote intorno 1000-1200mt.

Ben diverso sarà il destino di un secondo impulso perturbato, attualmente collocato lungo le coste della Groenlandia orientale; tale sistema perturbato fungerà infatti, da catalizzatore per una massa d’aria molto fredda attualmente in fase di assestamento nella Scandinavia orientale (Fig.2), con valori fino a -20° C a 850 hPa (1500 m).

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Fig.2

Entro mercoledì, il sistema perturbato, sarà stato conglobato dal nocciolo gelido scandinavo e inizierà la sua marcia verso sud, favorito dall’ulteriore consolidamento del poderoso anticiclone di blocco sul nord Atlantico.

La massa d’aria gelida, artica continentale, caratterizzata da isoterme prossime ai -20°C a 850 hpa, si incanalerà molto velocemente sul bassopiano danubiano per raggiungere i Balcani.

Dal pomeriggio di giovedì 5 Gennaio l’aria fredda inizierà la sua lenta ascesa verso il Mediterraneo (Fig.3 e 3.2).

Oltre al freddo arriveranno anche le precipitazioni attese su buona parte del territorio; esse diverranno nevose man mano che l’aria fredda riuscirà ad inglobare la nostra Penisola.

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Fig 3 e fig 3.2 (Cliccare per ingrandire)

Ma sarà proprio per l’Epifania che l’irruzione gelida prenderà corpo sulla nostra regione: temperature davvero gelide con isoterme comprese tra i -10/-12°C alla quota di 850hpa invaderanno di prepotenza la nostra penisola, inoltre, tra Adriatico meridionale e golfo di Taranto si attesterà un minimo di bassa pressione (Fig.4).

A quel punto, con la presenza di un nucleo depressionario in quota e di correnti gelide da nord nei bassi strati, non sarà solo il freddo a caratterizzare la giornata festiva, ma anche la possibilità di assistere a nevicate in molte aree della Regione con possibili sconfinamenti fin sulle coste.

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Fig.4

Attualmente però l’incertezza sulle precipitazioni resta alta e di conseguenza non riusciamo a stabilire quanto nevicherà e quali saranno i settori maggiormente interessati.

Insomma, nonostante mancano poche ore all’evento, per maggiori dettagli, preferiamo attendere i prossimi aggiornamenti ma una cosa è già certa che dal 5 Gennaio sulla nostra regione si annuncia una fase fredda davvero molto intensa.

Ass. Meteopresila

 

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