I giorni della Merla 2017; Tempo stabile e soleggiato.
I giorni della merla 2017 infatti saranno generalmente miti, e qualcuno dirà “finalmente“.
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Siamo ormai entrati nel periodo “tradizionalmente più freddo” dell’anno; ma questa volta la tradizione cede il passo al tempo stabile ed a temperature in aumento.
Dopo un mese di Gennaio molto dinamico, rigido in alcune sue fasi ( con nevicate e gelate anche a bassa quota) e capace di creare piogge torrenziali, di contro avremo un finale del mese tiepido; già oggi abbiamo iniziato questa nuova fase mite, con cieli per lo più sereni, e anche nei prossimi giorni si manterrà questo andamento.
Sul Mediterraneo centro-occidentale si è posizionata l’alta pressione, che va ad avvolgerci con i suoi potenziali e a proteggerci da incursioni fredde dal nord Europa, mantenendo da noi tempo stabile e soleggiato.
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Questo blocco, andrà ad espandersi dalla Spagna fino all’Italia meridionale, coinvolgendo anche la Francia, portando con se correnti miti dal nord Africa, che faranno aumentare per noi le temperature, facendoci guadagnare circa 4°C (vedi fig.2), sufficienti anche a superare la temperatura media del periodo.
Questa figura però non è molto forte, sempre dall’immagine in fig.1 possiamo vederla posizionata tra due depressioni che tentano di destabilizzarla (una a Est al largo del Portogallo e l’altra a nord), ma riuscirà a resistere in modo sufficiente a mantenerci protetti per i prossimi 3/4 giorni; con qualche disturbo che vedremo tramite il passaggio di qualche nuvolosità, da cui comunque non si prevedono particolari effetti.
Si prevede tempo buono quindi almeno fino a giorno 3 Febbraio, quando è previsto un cedimento dell’alta pressione, e l’ingresso di correnti umide di origine atlantica, che andranno a destabilizzare nuovamente il tempo sulla Calabria.
Analizzeremo meglio successivamente la prossima fase; per il momento godiamoci questo periodo di tempo più stabile.
Ass. Meteopresila.
Ritorna la neve, ma persistono alcuni dubbi.
E siamo a due, o meglio tre se consideriamo anche il 29 Dicembre, i peggioramenti di stampo invernale si susseguono grazie alla resistente presenza dell’anticiclone azzorriano che, restando saldo al largo della penisola iberica, (come mostrato in figura), favorisce le masse d’aria artiche/polari a scendere verso sud, grazie alla formazione conseguente di minimi di bassa pressione.
Il nuovo peggioramento in questa occasione, sarà derivato dalla bassa pressione che ha guidato il flusso freddo protagonista degli ultimi giorni. Ad oggi si è spostato verso la Grecia, facendoci guadagnare qualche grado, ma nelle prossime ore si muoverà nuovamente verso ovest, in un moto retrogrado che andrà a destabilizzare il mediterraneo, attivando un minimo che, dal Tirreno settentrionale, scenderà verso sud, portando piogge e nevicate dalla giornata di domani.
Ora arriva il bello della situazione; proviamo a dare qualche punto su cosa si prospetta, scusandoci se useremo i “se” e i “ma”.
1) A meno di 24 ore dal peggioramento per la Calabria, ancora non si ha un quadro perfettamente chiaro, la bassa pressione che si formerà sul tirreno non viene individuata molto bene dalle modellistiche meteo al momento e la sua simulazione ha dei cambiamenti da aggiornamento ad aggiornamento; eppure sarà decisivo capire come si comporterà, lei e il modo in cui si muoverà determinerà le correnti in arrivo e il conseguente peggioramento, per cui anche piccoli cambiamenti di posizione o profondità, potranno portare, in scala locale, a differenze importanti.
2) Indecisione e prudenza; per quanto detto sopra non possiamo sbilanciarci molto, ciò che vogliamo dire al momento, alla luce di quello che ci prospettano i modelli e per un principio di prudenza, è che per domani, si sta concretizzando il rischio di precipitazioni potenzialmente anche intense e a carattere nevoso in montagna, con neve che potrebbe arrivare anche a bassa quota , specie sulla Calabria centrale; per questo ci teniamo a dire di prestare attenzione.
2.1) Purtroppo la quota al momento è in fase di studio, e così come le aree che potrebbero essere interessate; alcuni modelli vedono le precipitazioni coinvolgere meglio i settori meridionali calabrese, altri invece sembrano vedere precipitazioni più localizzate sui settori centrali e settentrionali.
3) La temperatura è tra i fattori da osservare, sappiamo che è in aumento e si alzerà ancora per domani, ma in quota resteremo ancora con valori negativi, sufficienti a formare nevicate in collina; le precipitazioni infatti, andrebbero ad essere generate dalla bassa pressione in avvicinamento descritta prima, che richiamerebbe correnti più umide, ma anche più miti, che andrebbero a scontrarsi con l’aria fredda presente sulla Calabria.
4) Le correnti come detto prima, la direzione che prenderanno, ed eventuali minimi secondari, potrebbero essere determinati sia per la formazione dell’instabilità che per il mantenimento del freddo al suolo, che ormai si è consolidato in questi giorni.
5) Quello che possiamo dire, aiutati dalle mappe sopra è che, nel periodo tra il pomeriggio di domani 10/01 e mattinata di mercoledì 11/01, potenzialmente, potremo avere precipitazioni a tratti intense, proprio per via dello scontro tra le masse d’aria; ma per quanto riguarda la neve, in via prudenziale indichiamo potenzialmente interessata tutta la fascia appenninica dalle quote collinari in su; e in capoluoghi come Catanzaro e Vibo Valentia potrebbero rivedere delle nevicate, mentre Cosenza per la posizione nella valle del Crati potrebbe ricevere anche degli accumuli nevosi.
Restiamo in attesa di dati più aggiornati.
Ass. Meteopresila
Maltempo Inizio Anno, aggiornamenti.
La colata di aria artico continentale è ormai in fase di partenza dalla Russia con destinazione Balcani e il centro sud Italico.
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I dettagli della manovra che porterà l’arrivo delle masse d’aria in scala continentale potete trovarli qui (nostro precedente articolo), in questo aggiornamento ci soffermiamo rapidamente su alcuni aspetti puntuali.
1) In questo momento abbiamo davanti uno scenario sempre più sicuro di freddo gelido sulla Calabria, il quale ci verrà a “colpire” a partire da giorno 5 Gennaio e che durerà almeno fino a giorno 8 Gennaio.
2) Partendo proprio da giovedì, al momento le carte ci propongono uno scenario di mal tempo entrante dai settori tirrenici, derivato proprio dall’ingresso delle correnti in arrivo da nord. Avremo precipitazioni sparse su tutta la Calabria, con quota neve inizialmente sui 1000/1300m, ma in rapido calo dal pomeriggio/sera, fino a quote collinari.
3) E’ adesso che le cose si fanno più complicate; la formazione di un minimo di bassa pressione sul mar Ionio (previsto formarsi a partire dalla mattinata di giorno 5), sarà il motore che spingerà le correnti fredde a scendere dai Balcani verso sud, portando inizialmente le precipitazioni come descritto nel punto 2, ma dalla serata (fig.2), sarà sempre lui e la sua posizione (e quindi il modo in cui dirigerà i venti da nord), a determinare dove le precipitazioni andranno a cadere sulla Calabria.
3.1) Le variabili a questo punto diventano molte; la Calabria con i suoi rilievi riesce a differenziare molto la distribuzione delle precipitazioni in scala locale, andandoci quindi a trovare con aree più esposte e aree meno, e spesso possiamo sperimentare effetti molto diversi anche a poca distanza, proprio a seconda di come si dirigono le correnti.
4) Parlare quindi di precipitazioni, sopratutto se nevose, diventa rischioso; ad oggi, quello che possiamo dire è che le zone più esposte alle precipitazioni sono sicuramente l’alto ionio cosentino, in cui possiamo trovare: il Pollino nei suoi versanti ionici, la Sila grande e la Sila greca; e successivamente abbiamo il crotonese, sia al livello silano che al livello costiero. Infatti l’area, come per l’alto ionio, sarà ad alto rischio di nevicate a bassissima quota, sopratutto giorno 6 e non possiamo escludere la stessa città di Crotone.
4.1)Poi abbiamo i versanti tirrenici meridionali; aiutandoci dall’immagine in figura 2 e 3, possiamo vedere come la rotazione antioraria delle correnti vada a favorire la formazione di nuvolosità anche dal tirreno verso sud est, colpendo quindi il vibonese e il Reggino, dove non sarà difficile, sempre nella giornata dell’Epifania, vedere del bianco scendere e ricoprire le aree tirreniche citate.
5) Un punto a parte va fatto sul catanzarese e cosentino, queste aree infatti sono le più incerte; diciamo subito che la maggior probabilità di nevicate l’avrebbero nella serata di giovedì 5, quando però le precipitazioni si prevedono in esaurimento, ma queste potranno essere appunto a carattere nevoso se perdurassero di più.
Questo perché, quando arriveranno le correnti più fredde, i venti inizieranno ad essere tesi e a disporsi più da nord, creando una situazione per le aree citate meno favorevole alle precipitazioni, situazione data per via del’ “ombra” dei rilievi appenninici; cioè essere coperti dai rilievi silani (per il catanzarese) e del Pollino (cosentino), che andrebbero a bloccare l’avanzata delle precipitazioni (situazione verificatasi 2 anni fa proprio di questo periodo), come possiamo vedere nella fig.3 rappresentante la simulazione di modelli meteorologici.
5.1) La certezza in queste distanze temporali non esiste, quindi l’osservazione appena fatta va presa come una possibilità da non escludere, ma allo stesso modo, vista l’incertezza ancora presente, queste aree vanno descritte comunque a rischio nevicate, perciò bisogna osservare meglio la situazione.
6) Ultimo punto, in questo grafico sotto proposto, possiamo vedere sinteticamente l’andamento previsto delle temperature (rappresentate da 20linee di altrettante proiezioni modellistiche), dove si evince il grande calo delle temperature, le quali scenderanno ben oltre i 10°C sotto la media, segnata dalla linea rossa, per un periodo che si prevede prendere da giorno 5 fino almeno giorno 8/9 Gennaio.
Qui possiamo per ora concludere, nei prossimi aggiornamenti avremo sicuramente nuove cose da osservare e comprendere, ma per quanto riguarda la ormai fatidica domanda, “dove nevicherà?” diciamo che resterà fino all’ultimo qualche incertezza, dato appunto dai limiti posti dalla variegata conformazione geografica della Calabria, e in linea di massima le precipitazioni saranno da osservare poi durante l’evoluzione della situazione meteorologica stessa.
Ass. Meteopresila
Nuovo anno, prima ondata di freddo.
Appena usciti da un’ondata di freddo, ecco che con il nuovo anno, ci troviamo davanti una nuova discesa di correnti gelide.
Si va profilando proprio per il periodo dell’Epifania, l’arrivo di una massiccia irruzione artico continentale alle medie latitudini con la nostra penisola che, sebbene non sia l’obiettivo principale, verrà colpita in ogni caso dalla bordata fredda in arrivo.
Ma analizziamo insieme tutti i passaggi:
Fig.1
Situazione attuale (Fig.1) che evidenzia nel Mediterraneo occidentale una vasta area anticiclonica mentre permane sul comparto orientale una blanda circolazione fredda comunque in fase di esaurimento.
Nella giornata di domani un impulso perturbato atlantico in discesa dalla settore della Manica inizierà la sua ascesa, con una direttrice nord-ovest sud-est, riportando specie in serata, piogge e rovesci sparsi soprattutto sui settori occidentali. Ad esso non sarà associato un afflusso freddo particolarmente cospicuo e, pertanto, le nevicate, in forma sparsa, saranno limitate a quote intorno 1000-1200mt.
Ben diverso sarà il destino di un secondo impulso perturbato, attualmente collocato lungo le coste della Groenlandia orientale; tale sistema perturbato fungerà infatti, da catalizzatore per una massa d’aria molto fredda attualmente in fase di assestamento nella Scandinavia orientale (Fig.2), con valori fino a -20° C a 850 hPa (1500 m).
Fig.2
Entro mercoledì, il sistema perturbato, sarà stato conglobato dal nocciolo gelido scandinavo e inizierà la sua marcia verso sud, favorito dall’ulteriore consolidamento del poderoso anticiclone di blocco sul nord Atlantico.
La massa d’aria gelida, artica continentale, caratterizzata da isoterme prossime ai -20°C a 850 hpa, si incanalerà molto velocemente sul bassopiano danubiano per raggiungere i Balcani.
Dal pomeriggio di giovedì 5 Gennaio l’aria fredda inizierà la sua lenta ascesa verso il Mediterraneo (Fig.3 e 3.2).
Oltre al freddo arriveranno anche le precipitazioni attese su buona parte del territorio; esse diverranno nevose man mano che l’aria fredda riuscirà ad inglobare la nostra Penisola.
Fig 3 e fig 3.2 (Cliccare per ingrandire)
Ma sarà proprio per l’Epifania che l’irruzione gelida prenderà corpo sulla nostra regione: temperature davvero gelide con isoterme comprese tra i -10/-12°C alla quota di 850hpa invaderanno di prepotenza la nostra penisola, inoltre, tra Adriatico meridionale e golfo di Taranto si attesterà un minimo di bassa pressione (Fig.4).
A quel punto, con la presenza di un nucleo depressionario in quota e di correnti gelide da nord nei bassi strati, non sarà solo il freddo a caratterizzare la giornata festiva, ma anche la possibilità di assistere a nevicate in molte aree della Regione con possibili sconfinamenti fin sulle coste.
Fig.4
Attualmente però l’incertezza sulle precipitazioni resta alta e di conseguenza non riusciamo a stabilire quanto nevicherà e quali saranno i settori maggiormente interessati.
Insomma, nonostante mancano poche ore all’evento, per maggiori dettagli, preferiamo attendere i prossimi aggiornamenti ma una cosa è già certa che dal 5 Gennaio sulla nostra regione si annuncia una fase fredda davvero molto intensa.
Ass. Meteopresila
Aggiornamento situazione Maltempo.
Aggiornamento Situazione:
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Prossima settimana, ritorno del maltempo.
PRIMI GIORNI DELLA SETTIMANA VARIABILI POI DA MARTEDÌ POSSIBILE FORTE MALTEMPO SU TUTTA LA REGIONE.
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In questi giorni si sta vivendo una fase più stabile di stampo “azzorriano”, caratterizzato da una nuvolosità sparsa che si alterna ad ampie schiarite; mentre oggi solo nel tardo pomeriggio, brevi banchi di nebbia interessano i settori interni Appenninici.
Le temperature dopo i due giorni particolarmente freddi di fine Novembre, sono ritornate a salire, con valori comunque di poco al di sopra delle medie del periodo, con valori massimi che si aggirano tra i +12/+15°C e minime comprese tra i +5/+8°C.
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Ma cosa succederà nei prossimi giorni?
Con l’inizio della nuova settimana, sino a Martedì, avremo lo stesso copione dei giorni passati (variabilità diffusa ma con basso rischio di precipitazioni e temperature di poco al di sopra delle medie del periodo); da Martedì sera però, le condizioni atmosferiche tenderanno a peggiorare.
Torneranno a sospirare i venti caldo/umidi di scirocco che, sostenuti da una perturbazione proveniente da sud-ovest, andranno ad alimentare lo sviluppo di nuclei instabili (in questo caso non si escludono la formazione di celle temporalesche) che andranno ad interessare principalmente i settori jonici delle penisola già duramente colpiti dalla forte sciroccata di Novembre.
Maltempo deciso a durare per diversi giorni, destabilizzando anche le condizioni atmosferiche per il giorno 8 (festa dell’immacolata), ma di questo ne riparleremo meglio nei prossimi aggiornamenti.
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Un cordiale saluto
staff Ass. Metepresila.
PRIMO MA BREVE ASSAGGIO INVERNALE
IN ARRIVO IL PRIMO BREVE ASSAGGIO INVERNALE.
Dopo le abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi, che hanno causato danni consistenti sui settori ionici e in modo particolare nel basso ionio (dove si sono registrati notevoli accumuli pluviometrici per questa stagione autunnale), si cerca di voltare pagina iniziando ad entrare nei dettagli sulla prima irruzione artica in arrivo nella prossima settimana sulla nostra regione.
Già nella notte di Martedì 29 Novembre, aria decisamente fredda di estrazione artico-continentale, da nord-est inizierà a coinvolgere la nostra penisola, apportando un brusco cedimento termico anche dell’ordine di 8-10°C dovuto ai sostenuti freddi venti da nord-est.
In linea di massima, sarà un’ondata di freddo secco, con poche precipitazioni.
Ma non mancheranno delle piogge e persino qualche temporale a causa dei contrasti termici tra l’aria calda di questi giorni e quella fredda.
In tal caso, le precipitazioni assumeranno carattere nevoso sulla Sila anche sotto i 1000 metri di quota, e in caso di precipitazioni più intense, non si escludono sconfinamenti a circa 700mt, ma sul lato nord occidentale della Sila, essendo direttamente esposta alle correnti fredde in arrivo dai Balcani.
Quote più alte invece sui versanti meridionali.
Sarà un breve assaggio d’inverno anticipato, infatti già da Giovedì, le temperature torneranno ad aumentare riportandosi su valori leggermente al di sopra delle medie del periodo, in un contesto più stabile ed ampiamente soleggiato.
Associazione Meteopresila.
Maltempo in avvicinamento
Ingenti sono i danni e i problemi idrogeologici sui versanti liguri e piemontesi in questa giornata, i quali, direttamente esposti alle correnti meridionali, stanno accumulando ingenti quantitativi di pioggia e le notizie di esondazioni dei corsi d’acqua arrivano da gran parte del nord ovest.
Questo fronte di maltempo è in spostamento verso est, e nelle prossime ore, dopo un breve periodo di tempo stabile, ritorneremo a fare i conti con precipitazioni, che potenzialmente potrebbero rivelarsi molto abbondanti
I settori ionici calabresi e l’area del Regino, si prevedono essere i più colpiti, essendo quelli che si troveranno di fronte alle correnti umide in arrivo.
La situazione è ancora in sviluppo e non si possono dire a priori gli effetti precisi che deriveranno dal passaggio del fronte perturbato su di noi; quello che possiamo dire sono i dati che i centri di calcolo ci danno, e molti di loro esprimono una situazione di attenzione sulle aree sopra citate.
Dalla figura qui di seguito, possiamo vedere (rappresentati dai colori come descritti in scala) le aree che andranno ad essere maggiormente esposte secondo le previsioni del CNR, nel periodo che va tra la notte e la mattina di domani venerdì 25.
Attualmente, quello che possiamo vedere dalle immagini satellitari proposte, ci dice che la linea temporalesca si trova al largo ad est della Sardegna, in avanzamento verso Est, con una lunghezza che copre tutta l’area tirrenica.
Anche dai venti possiamo vedere come la linea del fronte, dove si stanno sviluppando i maggiori temporali, siano in corrispondenza con le correnti in risalita, segno dello scontro tra le masse d’aria in gioco.
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Per le prossime ore raccomandiamo prudenza e attenzione all’evolversi della situazione meteorologica.
Ass. Meteopresila
Novembre, gli accumuli pluviometrici.
Questo lo dobbiamo alla configurazione barica al livello europeo che, come descritto in precedenza , favorisce la risalita delle correnti da sudEst (Scirocco) verso di noi, e nel mantenersi stabile da ormai diversi giorni, riesce ad apportate importanti quantitativi di umidità, provocando piogge a tratti anche intense.