Beltempo: alta pressione e cieli sereni per la Calabria.

Alta pressione invadente e temperature in aumento, saranno queste le caratteristiche dei prossimi giorni in Calabria.

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beltempo

Da domani inizierà un periodo di tempo buono e soleggiato per la nostra regione, l’alta pressione dominerà l’area euro-mediterranea, proteggendoci dalla formazione di nuvolosità e perturbazione, le quali, almeno fino a  giorni 18 sembrano “girare a largo”.

Avremo quindi 3 giorni di beltempo e temperature diurne anche sopra media; come rappresentato dall’immagine (Spaghi), ma attenzione non sarà tutto rose e fiori.

Alta pressione vuol dire anche aumento dei valori estremi, infatti, se le massime andranno sopra i 15-16°C, le minime potranno scendere nella notte sotto i 3°C, anche a quote basse; ciò è infatti favorito proprio dal cielo sereno notturno  che permette la dispersione del calore accumulato durante il giorno.

Da questo sbalzo termico, i settori interni potrebbero essere interessati oltre che da una nuvolosità irregolare, specie nel pomeriggio, anche da nebbie a tratti anche intense lungo le vallate interne in mattinata.

Attenzione.

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Spaghi

Cambio di registro poi da giorno 18; per sabato si intravede (da quanto riportano i modelli meteo) l’arrivo di un disturbo in ingresso nel mediterraneo dal nord Europa, che potrebbe andare a guastare il tempo per il fine settimana; ma per ora è un’ipotesi che si dovrà andare a confermare con i prossimi aggiornamenti.

Associazione Meteopresila

 

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DEPRESSIONE ATLANTICA IN ARRIVO: IMMINENTE PEGGIORAMENTO SULLA REGIONE

La nuova intensa ondata di maltempo di origine atlantica in rotta verso la Calabria.

L’instabilità è attualmente in atto sull’Italia settentrionale, con minimo depressionario attualmente posizionato sulla Sardegna; nella giornata di domani Giovedì 9 Febbraio, andrà in cut-off sul Mediterraneo centro/occidentale.

500 hpa 

Il minimo depressionario inizierà la sua lenta ascesa verso sud-est apportando un moderato peggioramento delle condizioni atmosferiche su gran parte della regione, in modo particolare nel basso Jonio (tra Reggino e Catanzarese) con possibili temporali in risalita da sud-est.

In queste aree gli apporti pluviometrici risulteranno consistenti con picchi specie nel Reggino superiori ai 100mm.

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Precipitazioni comunque che coinvolgeranno gradualmente l’intera penisola.

Attese abbondanti nevicate sui versanti jonici a partire dai 1300-1400mt (Aspromonte – Sila Greca – Sila Piccola – Sila grande versanti orientali ) risultano le più esposte con accumuli nevosi tra i 30-50cm.

Nevicherà comunque, seppur in maniera più attenuata anche lungo la catena costiera.

Una sostenuta ventilazione da sud-est potrebbe generare un graduale aumento del moto ondoso del mare e perciò non si escludono mareggiate lungo le coste joniche della penisola.

 

Maltempo che tenderà a migliorare non prima di Venerdì 10 con gli ultimi piovaschi ancora concentrati sui versanti orientali della penisola.

Ass. Meteopresila

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Maltempo 6 Febbraio 2017.

La giornata di oggi si avvia alla conclusione, lasciando un bottino di piogge e nevicate sulla nostra regione.

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Le piogge vanno ad attenuarsi su tutta la Calabria, con qualche residua precipitazione che al momento rimane attiva; il risultato di questa giornata è comunque buono, le precipitazioni hanno interessato gran parte del territorio, specie sulle fasce tirreniche e sopratutto l’area del cosentino, dove si sono avuti anche dei temporali.
Gli accumuli si aggirano su queste aree sui 20-30mm in generale, ma nei comuni di Montalto Uffugo (CS) e a Lattarico (CS)  si sono raggiunti i 60mm.
 
Più moderate le precipitazioni invece nel resto della regione; nel vibonese ci aggiriamo in media sui 10mm , il lametino va più in alto, aggirandoci sui 15-16mm e arrivando sui 25mm proprio nella zona di Lamezia Terme.
Nel catanzarese si arriva quasi ai 10mm, per poi salire sopa i 15mm nella presila.
Come prevedibile rimane più defilato il crotonese dove gli accumuli sono di qualche millimetro, e l’area ionica centro meridionale, dove restiamo sotto i 9-10mm.
La neve è ritornata sulla nostra regione, e si è spinta fino ai 1100, favorita da una precipitazione a tratti intesa e di poco vento, che hanno permesso alla quota neve di scendere; si sono registrati accumuli tra i 5 e i 10cm sui 1300m sulla Sila grande e  sulla Sila Piccola, ma si sono verificate nevicate anche sui monti della catena costiera e sul Pollino.
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ampollino
cutura
lorica
Domani ritorna il sereno, con cieli più liberi da nuvole, che comunque saranno di passaggio; questo in attesa del nuovo peggioramento previsto da giovedì.
Associazione Meteopresila
06/02/2017

Prime precipitazioni per Febbraio 2017

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La prima domenica di Febbraio si prevede variabile; con cieli per lo più coperti al mattino sulla Calabria centro-settentrionale e con possibili piovaschi sulle fasce tirreniche, sopratutto sui rilievi della Catena Costiera e sul cosentino.
Nel pomeriggio la situazione resterà simile alla mattinata, ma in miglioramento poi in serata.
Bello sulla Calabria meridionale.
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Figura 2

Aree interessate dalle precipitazioni Lunedì 6.

Lunedì avremo piogge più intense dai settori tirrenici, con precipitazioni sparse su gran parte della Calabria.
I settori più esposti saranno proprio le aree tirreniche (Nell’immagine sopra possiamo vedere le aree più esposte in azzurro-blu), specialmente quelle centro settentrionali, dove si potrebbero avere locali fenomeni più intensi; meglio sulle aree ioniche, specie sul Crotonese, dove avremo maggiori schiarite.
Ritorna la neve sui rilievi, con quote inizialmente sopra i 1600m per poi scendere fino ai 1200m.

Cieli sereni e astri notturni.

La calma di questa settimana ci ha portato temperature diurne gradevoli e serate serene.

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Proprio su questo aspetto notturno, abbiamo potuto godere anche della spettacolare “vicinanza” (per effetto ottico) dei nostri compagni nel sistema Solare.

immagine di oggi

Oggi ore 19

immagine di domani

Domani ore 19

Dalla foto possiamo vedere la disposizione odierna e quella di domani.

Parliamo della Luna, di Venere e di Marte; tre astri che in queste serate di cielo sereno hanno attirato l’attenzione di molti, affascinati dalla loro vicinanza e sopratutto dalla loro ottima osservabilità; insieme alla non meno affascinante fase lunare crescente che rende la nostra luna come uno spicchio sottile.

La Luna è infatti al momento nella sua fasce crescente, oggi la troviamo ad un circa 35% della sua forma piena, e sarà possibile ancora osservarla (foschia permettendo) in vicinanza con i suoi momentanei “compagni di viaggio” per qualche giorno, essendo in rapido “allontanamento” dai due Pianeti.

In verità i Pianeti sarebbero 3, nascosto alla vista (per via della sua distanza e di conseguenza della sua bassa luminosità) abbiamo Urano, uno dei grandi pianeti gassosi del sistema solare, inserito anche nell’immagine.

Nel dettaglio di questi pianeti possiamo dire:

Venere – è la seconda figura più visibile, è nel suo periodo più brillante per noi ed è ben visibile sopra l’orizzonte in serata, fino alle 20.00 (orario che dipende dalla zona in cui si è, perché i rilievi potrebbero nasconderla prima). Nel proseguo del mese andrà a scendere repentinamente verso l’orizzonte occidentale, perdendo circa un’ora di osservabilità. A fine mese il pianeta tramonta meno di 3 ore dopo il Sole. Per tutto il mese Venere rimane nella costellazione dei Pesci*.

Marte – molto meno luminoso di Venere, ma riconoscibile dal suo colore rosso che lo contraddistingue; per tutto il mese Marte insieme a Venere sono osservabili nelle prime ore della sera, entrambi nella costellazione dei Pesci. Si verifica una sorta di inseguimento, con Venere che si avvicina a Marte, ma nella seconda parte del mese Venere rallenta e inizia a compiere una sorta di curva che lo riporta indietro, al centro della costellazione dei Pesci, mentre Marte prosegue il suo cammino verso la costellazione dell’Ariete*.

E poi abbiamo Urano – osservabile nelle ore successive al tramonto, anche se l’intervallo di tempo disponibile per individuarlo si riduce con il passare dei giorni. L’osservabilità del pianeta è molto simile a quella di Marte, con cui si trova infatti in congiunzione il 27 febbraio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dei Pesci, non lontano dal limite inferiore, vicino al confine con la costellazione della Balena*.

Tornando alla Meteo, il tempo buono resisterà fino a domani sera, quando ritorneranno le piogge sulla Calabria, a partire dal tirreno cosentino, per poi andare a coinvolgere gran parte della Calabria, specie quella tirrenica centro settentrionale.

Avremo quindi una fine settimana variabile, con piogge che si alterneranno a schiarite, e nella sera di Domenica si prevede un peggioramento, che potrebbe portare a piogge anche intense.

N.B.

*Descrizioni prese dal sito dell’Associazione Astrofili Italiani << www.uai.it >>

Associazione Meteopresila.

02/02/2017

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Flusso atlantico continuo, vento e pioggia spazzano la Calabria.

Da giorni ormai, siamo interessati da continui affondi di perturbazioni che, dall’area atlantica, riescono a penetrare nel Mediterraneo, grazie alla situazione barica sullo scenario europeo; a tal proposito, dal portale meteo dell’aeronautica militare leggiamo: “Lo scenario europeo continua ad essere caratterizzato da un’ampia area depressionaria che rimane ancora per lo più stazionaria a causa della presenza di un blocco anticiclonico sull’est europeo-medio oriente; in seno a tale area una serie di transienti tendono a traslare verso levante interessando un po’ tutti i paesi.

La presenza di un forte anticiclone sul medio atlantico determina un flusso con elevato gradiente e con componente in prevalenza zonale in area mediterranea.”

situazione barica europea

Questo vuol dire che, l’enorme campo di bassa pressione che si estende sull’Europa orientale, da nord fino all’area mediterranea, sposta verso sud-est (Vedi immagine 1) la corrente a getto (un flusso d’aria permanente che scorre velocemente in quota con direzione da ovest > verso > est) che, come un nastro trasportatore, spinge le correnti dall’Atlantico verso il Mediterraneo, e con esse in ingresso, si formano le sequenze di tante perturbazioni (immagine 2) che ci stanno interessando in questa settimana, provocando inoltre il forte vento che sta coinvolgendo la regione.

flusso atlantico

Il fine-settimana sarà ancora interessato dal mal tempo, e nella giornata di domenica, avremo uno spostamento verso < ovest del campo di bassa pressione descritto sopra, il quale, estendendosi più verso occidente, coinvolgerà la penisola Iberica fino a raggiungere e superare le coste marocchine; provocando per noi, la variazione delle correnti in meridionali. Tali correnti, porteranno venti più deboli, ma anche più caldi, andando così ad alzare le temperature per l’inizio della settimana entrante.

Situazione Linedi

Le precipitazioni saranno ancora possibili nella giornata e nella serata di domenica, specialmente sulle aree tirreniche e sui versanti sud occidentali dell’Appennino, ma non si prevedono fenomeni intensi.

Da Lunedì si prevedono cieli ancora nuvolosi ma in con schiarite in aumento; da Martedì avremo un ritorno alla stabilità, con nuvolosità per lo più di passaggio.

Per un nuovo peggioramento si dovrà probabilmente aspettare giovedì 18, quando (per il momento) si prevede la formazione di una depressione che, dall’Africa settentrionale, potrebbe risalire verso le aree ioniche e portare precipitazioni anche intense da scirocco sulla Calabria.

Ma per questo periodo attendiamo ulteriori aggiornamenti.

Prima parte di Febbraio, cosa ci dicono gli Indici meteo.

Terminata la fase instabile che ha riportato la neve a quote collinari e ricoperto il nostro Appennino da un cospicuo manto nevoso, vediamo insieme l’evolversi dei vari indici nei prossimi giorni.

Osservazioni generali: Dopo l’attuale fase di un breve passaggio allo stato negativo da parte dell’Arctic Oscillation (abbr. AO), nei successivi 10 giorni continuerà il suo stagionale trend positivo, come anche quello della North Atlantic Oscillation (abbr. NAO).

Indice NAO / Indice AO(Indici aggiornati)

Le incertezze sull’evoluzione a lungo termine sono legate all’effettivo arrivo al suolo, sulle zone polari, dei continui warming verificatisi nel mese di gennaio e ancora stazionari in Stratosfera. In continuità con il trend delle scorse settimane, nell’alta atmosfera il Vortice Polare Stratosferico rimane perturbato a causa dell’attuale scaldata seguita all’evento di improvviso riscaldamento stratosferico, che ha raggiunto il suo picco all’incirca intorno all’8-10 gennaio 2015.

Un nuovo warming, valutato di media intensità, è previsto svilupparsi nel breve termine. Lo stato di debolezza del VPS in alta e media Stratosfera permane, anche se temporaneamente il suo centro di massa (attualmente in posizione decentrata sul Mar di Kara in territorio siberiano), tenderà a riportasi verso la sede naturale sul Polo Nord geografico. Sarà però una situazione temporanea, poichè la forte ripresa della propagazione delle onde verticali in Stratosfera, suggerita dalle intense anomalie positive sul nord del Pacifico, spingeranno nuovamente l’intero campo di massa del VPS e il suo centro di massa in ambito territoriale siberiano.

Sviluppi nel breve-medio termine : La propagazione verso il basso delle condizioni negative dell’AO in Stratosfera, dovrebbero iniziare a influenzare più significativamente la circolazione troposferica, per cui la traslazione dagli attuali valori positivi dell’ AO troposferica verso la fase negativa, viene ulteriormente spostata in avanti, intorno alla fine della prima decade del mese di febbraio. Le maggiori incertezze che permangono a livello modellistico, riguardano l’insorgenza o meno di un deciso raffreddamento del VPS alle quote alte e medie della Stratosfera. La sua eventuale assenza fa venire meno quella ripresa di forte vorticità da parte del VPS stesso, indispensabile a spingere verso il suolo le anomalie termico-bariche derivate dai ripetuti fenomeni di perturbazione subiti nel tempo, primo dei quali, il Minor warming di inizio gennaio, che sarebbero necessarie all’AO troposferica per passare più decisamente in campo negativo. Ne abbiamo una chiara conferma relativa alle anomalie normalizzate di geopotenziale delle quote isobariche dell’intera colonna Troposfera-Stratosfera, dove appare evidente, fatto salvo un breve periodo in prossimità della metà del mese, la lunga fase di raffreddamento della Troposfera durante l’intero mese di gennaio (AO+). Al contrario il riscaldamento presente in Stratosfera (AO-) procede molto lentamente la sua discesa verso il suolo, proiettando la sua data di arrivo in Troposfera nel mese di Febbraio.

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Insomma, questa settimana continuerà l’aspra fase invernale in atto che vedrà valori termici stagionali sotto media, accompagnati da intensi fenomeni atmosferici. Il medio termine che esordirà con la fine della settimana in corso e l’inizio della prossima, lascia ancora qualche dubbio interpretativo a causa della poca affidabilità stagionale dell’Indice Arctic Oscillation.

In definitiva, nonostante l’Arctic Oscillation sia destinata a rientrare velocemente in campo positivo, la prossima settimana potrà essere caratterizzata da nuovi affondi freddi e termiche particolarmente basse di estrazione continentale, provenienti dalla Russia e trasportate verso il bacino del Mediterraneo da moti retrogradi. Allo stato attuale le precise traiettorie finali sono ancora da individuare e le proiezioni oscillano tra la Penisola Balcanico-Ellenica e il centro del Mediterraneo.

AO

Sviluppi futuri: Le prospettive per un’AO stabilmente negativa rimangono ancora da verificare per il resto del mese di febbraio, viste le evidenti anomalie stratosferiche e troposferiche, che andranno attentamente monitorate nel loro eventuale evolvere o regredire. In linea di massima il valore dell’Arctic Oscillation si manterrà su un valore comunque leggermente negativo, dato il recente forte indebolimento di inizio mese da parte del VPS e quello più moderato attualmente in corso di sviluppo.

02/02/2015

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