Arriva il fronte freddo che darà il via al cambiamento per questa parentesi gelida per la Calabria.
Questo mercoledì si caratterizzerà quindi dall’interruzione del periodo quasi primaverile, il quale ci ha regalato giornate serene e con temperature sempre sopra i 12/13°C e con punte sui 20°C.
I protagonisti di questa nuova fase, saranno:
Il crollo delle temperature, le quali scenderanno di oltre 10°C in meno di 24ore portando i valori minimi a sfiorare lo Zero anche in bassa collina.
Fig.1 – Mappa delle variazioni di temperature medie in 24h, tra le 12:00 di martedì 4 e le 12:00 di Mercoledì 5 Febbraio.
Altro attore protagonista sarà il Vento, il quale continuerà a soffiare forte sulla Calabria, portando probabilmente a dei disagi; valori oltre gli 80km/h se non oltre anche i 100km/h si potranno registrare anche in nottata.
Fig.2 – Mappa rappresentante le correnti in arrivo, con i valori in scala dell’intensità prevista.
MA LA NEVE???
In tutto questo movimento ci saranno anche le precipitazioni, e non si escludono dei temporali.
Già dalla serata di martedì 4 sui settori tirrenici dovrebbero svilupparsi le prime deboli piogge, poi nel corso notte è previsto il passaggio del fronte col suo carico di instabilità.
Le precipitazioni, saranno nevose inizialmente solo a quote elevate, ma non si prevedono abbondanti, se non localmente a ridosso dei rilievi.
La quota neve andrà poi a scendere rapidamente nel corso della notte, arrivando anche sotto gli 800-1000m su Pollino, Sila Grande e Sila Greca grazie all’afflusso di aria sempre più fredda.
Fig. 1 – Mappa distribuzione neve in 12h – credit by meteoincalabria.it
Per la Sila piccola e relativa presila, questa configurazione non è ottimale per avere buone nevicate; nella notte sulle cime sopra i 1500m si potranno avere degli accumuli buoni, ma più in basso, specie sotto i 1300m – 1200m ci aspettiamo solo una debole imbiancata; per via della neve che potrà raggiungere quote inferiori solo nella seconda parte della notte, quando però le precipitazioni saranno già in esaurimento.
Possibilità di qualche fioccata a quote leggermente inferiori non lo escludiamo sempre sul finire della notte, nella coda del passaggio instabile.
La neve con buoni accumuli è e resterà la grande assente di questo inverno.
Brevemente per questa giornata possiamo dire che
Nella notte di mercoledì 5 si avranno precipitazioni sparse, specie sui settori tirrenici, dove localmente si potranno avere piogge più insistenti; quota neve in calo nella notte con accumuli che potranno raggiungere le quote collinari nel cosentino; più in altro invece sui settori ionici, specie sul catanzarese.
La mattinata si prevede molto fredda e ventilata, ma senza precipitazioni di rilievo.
Nel corso del pomeriggio della nuova ma debole instabilità su Calabria centrale, potrebbe apportare deboli nevicate fin sui 500-600mt sulle Serre.
Le temperature scenderanno sui 3/4°C sui capoluoghi, valori prossimi allo zero in collina.
Oggi e domani temperature molto miti, ma entro mercoledì è attesa un’ondata di gelo!
Stiamo vivendo un periodo decisamente anomalo, con temperature eccezionalmente miti su gran parte del territorio, ciò è dovuto sostanzialmente al fatto che il freddo rimane confinato lungo le aree del nord-Europa, mentre il bacino del Mediterraneo è alle prese con un’avvezione di aria calda subtropicale.
Temperature Massime registrate oggi 03/02/2020 – Credit meteonetwork – Arpacal
Nei prossimi giorni tuttavia, una massa di aria gelida artico-continentale, riuscirà a scalfire l’aria molto tiepida, garantendo un significativo crollo delle temperature (che da ampiamente positive, scivoleranno al disotto della media del periodo).
Lo scontro fra due masse d’aria dai connotati diversi, darà vita ad un fronte freddo, in grado di scivolare velocemente lungo il Sud-Italia, tra martedì notte e mercoledì, e di apportare fenomeni nevosi anche a quote basse.
Immagine GIF in cui possiamo vedere l’ingresso d’aria fredda nei prossimi giorni
In contemporanea è atteso un forte rinforzo della tramontana che raggiungerà valori di burrasca forte fino a 90-100 km/h.
Attenzione al Vento Forte tra Martedì 4
Prepariamoci dunque, ad un netto cambio di scenario, in poche ore si passerà da primavera inoltrata a condizioni invernali (le temperature scivoleranno di circa 15 gradi, rispetto ai valori attuali), e in concomitanza al vento forte la temperatura percepita risulterà davvero gelida!.
Variazione temperature previste per i prossimi giorni in grafico – Riferimento a 1500m circa
Le nevicate potrebbero fare ritorno su buona parte della Calabria, seguiranno nuovi aggiornamenti nelle prossime ore, per focalizzarci sulle aree che saranno più interessate.
Per ora limitiamoci a dire, che da metà settimana, correnti gelide dal nord-Europa, porteranno nuovamente l’inverno.
L’associazione Meteopresila è lieta di annunciare l’installazione di una stazione meteorologica presso il Comune di Taverna;
Invitiamo a chi vuole partecipare alla presentazione della stazione meteo "Davis" al comune di Taverna, Sabato 18 Gennaio ore 15.00, presso il palazzo comunale.
Una strumentazione che andrà a supportare e migliorare quelle che sono le informazioni ambientali che si potranno osservare ed archiviare nel centro presilano.
Meteopresila è un’associazione, nata dalla passione di un gruppo di ragazzi per la meteorologia, la tecnologia e, soprattutto, l’attenzione e la cura per l’ambiente.
L’associazione annovera tra i suoi obiettivi il miglioramento della cultura della meteorologia, e lo si è sempre fatto discutendone tramite sito internet, forum online e i social network; osservando ed analizzando gli eventi meteorologici che durante l’anno si susseguono, e sviluppando nel contempo una comunità interessata al meteo e a tutto ciò che è adesso collegato.
Proprio in questi anni di esperienza “lavorativa” abbiamo capito quanto sia fondamentale conoscere ed approfondire le fenomenologie che colpiscono il nostro territorio.
Comprendere come reagisce ai determinati eventi meteorologici un’area, permette di apprenderne le sue caratteristiche climatiche, e generare una maggiore consapevolezza anche dei rischi a cui è esposto quando si presenteranno determinati fenomeni atmosferici.
Queste informazioni stanno avendo sempre più seguito nei confronti del pubblico.
Possiamo vedere ciò durante l’emissioni delle allerte meteo, le quali oggi sono ascoltate con maggiore consapevolezza dal pubblico, che si informa per comprenderne l’effettiva pericolosità per la propria incolumità.
Alla luce di ciò, riteniamo che sia di grande importanza fornire maggiori informazioni di quelli che sono i più tipici dati meteorologici; quali, la temperatura, la media pluviometrica, l’umidità, direzione e velocità del vento, la pressione atmosferica, dew point ecc…
Display della Stazione Meteorologica, in cui possiamo vedere un esempio dei dati visualizzati trasmessi dai sensori all’esterno
Per farlo si richiedono degli strumenti che siano in grado di percepire con precisione tali dati, e tradurli poi in numeri e grafici che possano mostrarci in modo chiaro e preciso quanto registrato.
Da tutto ciò scaturiscono poi le informazioni, che permetteranno di conoscere quello che è il clima e il microclima di una determinata area.
Nasce così l’idea del progetto “live weather”
Un programma che ha l’obiettivo di installare per ogni comune, una stazione meteo adatta a questo tipo di misurazioni, ed una webcam da inserire nella rete online già da noi precedentemente creata.
Ciò renderà accessibile a chiunque ne abbia bisogno il monitoraggio ambientale, in modo semplice e gratuito, permettendo inoltre, ai luoghi interessati, di godere anche di una promozione turistica data dalla maggiore visibilità derivata dalle webcam.
In questi anni abbiamo quindi iniziato a creare una rete di osservazione, cominciando dalle webcam in streaming sul sito dell’associazione, che ci permettono di monitorare e descrivere i fenomeni che si susseguono sul nostro territorio (Un esempio di questo progetto sono le webcam installate in Sila Piccola,che hanno riscosso molto successo nell’ambiente digitale).
Con oggi, siamo riusciti a dare inizio anche alla realizzazione di una rete di stazioni meteo, partendo da questa installazione sul comune di Taverna, che sarà per noi da apripista per quelle future.
Come detto sopra, RITENIAMO CHE LA CREAZIONE DI UNA RETE DI STAZIONE METEO SIA ESSENZIALE per capire, conoscere e prevedere, nei limiti della tecnica a disposizione, quali possono essere le criticità che possono colpire un territorio, risultando fondamentale nella prevenzione e nello studio di soluzioni che possano ridurre al minimo tutte le problematiche legate ad essi.
Le nostre idee programmatiche in oltre non finisco qui, da poco abbiamo iniziato ad avviare progetti legati sempre al monitoraggio del territorio, ma con diverse modalità.
Un esempio è il progetto “Tropical Presila “, ovvero, un programma per capire come il clima stia mutando, e come reagiscono i microclimi nelle aree della nostra presila.
Immagine ritraente il nostro responsabile del progetto “Tropical Presila”, insieme ad una pianta di Banano
Per monitorare ciò, abbiamo deciso di sfruttare la natura stessa, e quindi piantare delle piante di tipo tropicali sul nostro territorio, al fine di valutare la loro crescita e sviluppo all’interno del nostro clima.
Dalla loro reazione e dalle osservazioni che se ne potranno fare, potremo capire come aree della presila (o anche solo porzioni limitate di territorio come delle piccole vallate), possano contenere degli habitat idonei anche per specie di piante estranee alla nostra macchia mediterranea, o alla tipica agricoltura locale.
Creando questi tipi di rete, si possono avere numeri reali che contribuiscono a descrivere al meglio il nostro territorio, valutarlo e valorizzarlo al meglio, per come già descritto.
Ringraziamo il Comune di Taverna, che ha creduto nel nostro progetto, permettendoci di installare una stazione proprio sul Comune.
Auspichiamo che questo progetto possa davvero interessare ed essere utile all’intera popolazione.
Da settembre, la grande isola del continente oceanico brucia di continuo.
Migliaia di senza tetto e 25 vittime sono il risultato parziale di una stagione degli incendi che si è rivelata più grave del previsto.
Ma, per poterla comprendere al meglio, partiamo dall’inizio.
L’Australia, da sempre, presenta, nel periodo estivo, una stagione definita come “stagione degli incendi”, che coincide con i picchi estivi dell’emisfero australe (nei mesi di gennaio e febbraio).
Quest’anno, a causa dell’aggravarsi del fenomeno del Dipolo sull’Oceano Indiano, una sorta di Nino che si verifica nella regione asiatica, è stata registrata un’ondata anomala di caldo sulla regione.
Questo fenomeno fa sì che a causa dell’indebolimento dei venti occidentali nella regione equatoriale, l’acqua calda dal profondo oceano si sposta verso l’Africa dall’Oceano Indiano e l’acqua fredda sale verso est. Per l’Australia, questa differenza di temperatura significa tempo più secco e più caldo per gran parte del continente.
A questo si sono aggiunti variazioni nelle correnti antartiche, che portano variazioni climatiche nel sud della regione, e il ritardo della stagione dei monsoni che si sviluppa nella parte nord dell’isola e che, nella normalità dei casi, mitiga le temperature nella parte centrale del paese, che ricordiamo essere desertica, quindi con forti concentrazioni di calore localizzate.
Non solo, dal 2009 i centri di ricerca australiani condannano l’andamento ambientale della regione, sottolineando come l’aumento della CO2 stia causando l’innalzamento incontrollato della temperatura, soprattutto nella regione australe (l’Australia è tra i primi esportatori di carbone al mondo).
Nello stato dei canguri si è raggiunto il record di temperatura media stagionale pari a 41,9°C, spinto anche dalla grave siccità che colpisce il Paese negli ultimi tempi.
In queste condizioni sembra palese la difficoltà, da parte delle autorità, di contrastare il fenomeno, concentrato attualmente nelle regioni del Nuovo Galles del Sud e nello stato di Victoria, le regioni più popolose, con Sydney a farla da padrone.
Migliaia di volontari sono all’opera per contrastare il fenomeno, che rischia di peggiorare con l’arrivo della vera e propria estate nella regione oceanica.
Si prova a scongiurare l’unione dei due fronti sopracitati, per evitare il crearsi di una mega linea di fuoco che possa avanzare irrimediabilmente verso i centri abitati lungo la costa.
Si stima al momento che siano andati bruciati circa 6,3 milioni di ettari di territorio. Per dare un’idea pratica, il campo da gioco di San Siro misura circa 0,71 ettari, quindi in Australia sono andati in fumo 8 milioni e quasi 900 mila campi da calcio.
Mappa rappresentativa, che mostra in forma semplificata i km2 (quadrato rosso) andati in fumo, se tale misura la sovrapponiamo sulla Calabria, ecco il risultato.
Una cifra enorme, che può dare idea di quanto sia grave sia a livello floristico che a livello faunistico, si stima che siano morti già mezzo miliardo di esemplari, senza considerare l’emergenza habitat distrutto per molte specie a rischio, come i koala.
–
Adesso pensate questo; tali incendi, hanno una estensione tale, che l’intensità dei roghi sono capaci di generare formazioni meteorologiche autonome.
Stiamo parlando quindi di una produzione “artificiale” di movimenti ascensionali di fumo ed aria calda, i quali interagiscono con l’atmosfera; perturbandone le condizioni e generando fenomeni ancora poco prevedibili, come i “piro cumulonembi” o i “firenado”.
Pyro-cumulonimbus clouds have developed to altitudes over 16km in East #Gippsland this afternoon. These fire-induced storms can spread fires through lightning, lofting of embers and generation of severe wind outflows #VicWeather#VicFirespic.twitter.com/gZN6sC7meU
I primi sono nubi generate dal calore degli incendi, che sale fino alle alte quote, dove aria e vapore, raffreddandosi, generano nubi a sviluppo verticale molto instabili, che possono causare gravi rovesci temporaleschi, portando al loro interno enormi quantità di cenere.
Tali fenomeni non fanno altro che aggravare la situazione, e spingere i tizzoni ardenti per lunghe tratte, a causa dei venti molto forti generati dalle correnti (Downburst), inoltre presentano una forte concentrazione di fulmini, dovuti all’ampia escursione termica dell’aria nell’intorno
della formazione.
I secondi, sempre più frequenti, sono dovuti a tasche d’aria rotanti, mosse dal calore generato dall’incendio stesso, seguendo la stessa logica di formazione dei classici tornado.
Al loro interno è possibile trovare fiamme e cenere, con temperature che possono arrivare fino a 1090°C.
Il loro primo avvistamento avvenne proprio nel 2003 in Australia, durante gli incendi che colpirono la capitale, Canberra, dove si assistette ad un altro fenomeno spaventoso che prende il nome di Flashover, ossia le temperature dell’incendio furono talmente alte da causare l’accensione di tutto il materiale combustibile in modo spontaneo nell’arco di 120 ettari.
Nel video qui possiamo vedere proprio l’occasione descritta, con l’attivazione di un tornado dalle correnti spinte dal calore dell’incendio.
Permetteteci adesso di fare delle considerazioni da parte nostra.
Con questo articolo cerchiamo di fare un punto della situazione in modo semplice e diretto, cercando le cause del problema e mettendo un punto sui fatti, che risultano molto complessi poiché l’Australia è uno Stato federale composto da 6 stati, ogni stato gestisce l’emergenza come meglio reputa.
Ci sono state aspre critiche nei confronti della politica nazionale, che solo ora ha deciso di stanziare 2 miliardi di dollari alle emergenze e ai volontari che si stanno occupando degli incendi (in Australia il servizio antincendio è gestito da volontariato) e che da sempre ha una posizione critica nei confronti degli studi condotti dai climatologi sulla regione.
Il nostro desiderio è quello di far luce su quanto sia davvero importante conoscere il clima e il meteo di una regione, al fine di poter contrastare e prevenire fenomeni del genere.
L’ass. Meteopresila
Fonti: BBC One , Euronews , ABC Television, BOM.goc.au,
Una piccola dose dell’aria gelida, riuscirà a raggiungere anche il sud-Italia (tra sabato e domenica), allorquando le temperature scivoleranno nuovamente sottozero (-6/-7°C a 850 hPa) e soffieranno dei venti di tramontana piuttosto intensi.
Entro lunedì, l’aria più mite (raffreddata da quella gelida che avrà raggiunto il meridione), tenderà velocemente ad avanzare, a quel punto, gli effetti saranno da valutare.
Proviamo ora a delineare quegli “effetti da valutare”, descritti in precedenza.
Domani, la tramontana comincerà a soffiare piuttosto intensamente, trasportando la prima quantità di aria gelida che, entro domenica, avrà raggiunto tutto il sud-Italia.
Si tratta di una massa d’aria artica, molto densa, asciutta e dotata di uno spessore piuttosto blando. Ciò favorirà il veloce riversamento della stessa al suolo, con veloce crollo termico e gelate diffuse.
La colonna d’aria sarà quindi piuttosto asciutta, tuttavia passando sulle tiepide acque marine, potrebbe dar luogo a nuvolosità irregolare e annessi, deboli fenomeni lungo le zone esposte a nord (deboli, poiché non avrà il tempo, di organizzare un sistema nuvoloso compatto).
Nel frattempo, correnti miti di natura oceanica, stanno soffiando a largo delle coste tirreniche (laddove si sta formando un buon serbatoio di aria umida), essa tenderà ad incunearsi velocemente al-disotto di quella gelida, causandone quindi un aumento dell’instabilità atmosferica.
(L’aria fredda tenderà a scivolare verso il basso, mentre l’aria più umida per spinta di Archimede proverà a salire (specie in prossimità dei rilievi), dando luogo a qualche nube, localmente anche convettiva).
Siamo tra domenica notte e lunedì allorquando lo scontro tra le due masse d’aria, sarà responsabile di un probabile guasto del tempo, con rovesci che assumeranno carattere nevoso a partire dai 2-300 metri di quota e pronti a interessare, nuovamente i rilievi, specie quelli della Sila, con particolar riferimento alle zone esposte a settentrione.
Visto il quadro piuttosto delicato, vi aggiorneremo, successivamente sugli accumuli nevosi previsti e le aree più interessate con maggiore probabilità.
Aggiornamenti nelle prossime ore.
A cura di “Umberto Rossini” in collaborazione con “Meteopresila”
In questa giornata si prevedono condizioni di spiccato maltempo sulla Calabria, dove si potranno avere piogge diffuse e localmente non si escludono fenomeni temporaleschi – ATTENZIONE VENTO FORTE IN SERATA.
Fin dalla mattinata piogge sparse potranno interessare i versanti tirrenici, specie il cosentino; le precipitazioni si prevedono più modeste in questa fase del giorno.
Localmente anche sul catanzarese potranno arrivare deboli piovaschi; il crotonese invece si prevede più riparato.
Le nevicate saranno possibili sui nostri rilievi, e si prevedono cadere sui 1200/1300 metri in mattinata.
Peggioramenti in arrivo dal Tirreno già nel proseguo della mattinata.
Mappa delle Piogge – possiamo qui vedere le aree in cui sono previste precipitazioni, in scala i valori degli accumuli accumulate in 12h – WRF by meteoincalabria.it
Le piogge saranno in aumento a partire dai settori tirrenici del cosentino (dove on si escludono anche fenomeni temporaleschi) per poi espandersi velocemente verso sud, coinvolgendo il lametino e il vibonese.
Le piogge andranno a coinvolgere ora gran parte della regione, e saranno diffuse (seppur in modo più moderato) anche sulle fasce ioniche; sopratutto sul catanzarese e alto ionio cosentino.
La quota neve si alzerà sui 1400/1500m, per l’arrivo di correnti un po’ più miti e umide.
Il crotonese e il basso ionio si prevedono meno interessate dalle piogge, le quali si prevedono più discontinue e alternate a maggiori schiarite.
Anche in serata continuerà questo peggioramento, e avremo piogge sparse, sopratutto sul cosentino e lametino.
Attenzione ai venti in serata.
Mappa dei Venti (su base ECMWF da windy.it) a 950hpa (700m circa) ore 23 – Attenzione su vibonese, catanzarese, crotonese e Sibaritide
La ventilazione si prevede generalmente moderata tra il mattino e il pomeriggio da Libeccio; intenso rinforzo dei venti poi in serata, con le correnti che si disporranno da Ponente/Maestrale e soffieranno con intensità anche di Burrasca forte sui rilievi.
Non si escludono raffiche oltre i 100km/h, o comunque con valori superiori ai 70-80km/h.
Temperature in genere stazionarie; in rialzo sui valori massimi durante la mattinata, in calo nuovamente poi in serata.
Alto rischio di temporali e piogge abbondanti sulla Calabria tra sabato sera e Domenica mattina.
In modo sintetico, ciò che sta accadendo al momento, è che tra la Francia e la Spagna una nuova perturbazione si è fatta strada per entrare nel mediterraneo (vedi fig1); secondo quanto viene previsto, tale ingresso nel caldo mediterraneo darà energia al sistema, il quale è alimentato da nord da fredde correnti polari, mentre entrando nel mediterraneo andrà ad incontrarsi e a muovere masse d’aria più calde a sud.
Tale mix andrà quindi ad intensificare la perturbazione (il minimo di bassa pressione si approfondirà e acquisterà maggiore energia cinetica, diventando un ciclone a cui prestare attenzione) man mano che si sposterà lungo il suo tragitto previsto verso sud est.
Fig.1 – Immagine satellitare ridisegnata graficamente dal Dott. Andrea Corigliano – Vista satellitare della perturbazione in ingresso nel Mediterraneo
Fig.2 a&b – Immagini rappresentanti la simulazione del ciclone in movimento nel mediterraneo tra sabato sera (figura a sinistra) e domenica (destra). – Credit Windy – modello gfs.
Sabato sera il centro di bassa pressione si prevede ruotare sulla Sardegna, e arriveranno sulla Calabria i primi effetti, cioè prime piogge e anche possibili temporali (fig2 a), derivanti dall’arrivo delle correnti meridionali che questo ciclone andrà ad attirare dal Nord Africa verso lo Ionio.
Nella notte tale ciclone si muoverà ancora verso sud est, avvicinandosi a Sicilia e Calabria, e ciò intensificherà le correnti meridionali e anche il loro apporto di umidità, accentuando così le precipitazioni sui settori ionici Calabresi (Fig.2 b).
Video simulazione della perturbazione tra domenica mattina e domenica sera – Da notare in rosso le piogge intense previste sulla Calabria.
Fig.3 – Mappa dei venti per Domenica mattina
Le aree più interessate da questo peggioramento saranno in primis i settori ionici (Vedi fig.4), a partire dal Reggino (già sabato sera), per poi salire verso il Catanzarese e presila, insieme alla Sila Piccola; ma anche i rilievi delle Serre e parte del Vibonese verranno interessati dalle piogge intense, così come con il Crotonese, dove in particolare, si potranno avere le piogge più abbondanti, specie in mattinata domenica.
Fig.4 – Mappa delle piogge accumulate in 24H per Domenica – WRF by meteoincalabria
I versanti tirrenici e il cosentino saranno meno interessati dalle piogge, ma non immuni; anche qui le piogge potranno arrivare con una certa intensità specie dal pomeriggio.
Al mattino infatti la protezione dei rilievi li manterrà più protette rispetto ai versanti ionici.
Nella serata di domenica invece, con l’ingresso di correnti più occidentali, le piogge potranno interessare più i settori del cosentino, rispetto ai settori ionici, ma andremo comunque verso una fase calante del maltempo
Attenzione anche sulle coste, il mare, spinto dalle correnti da Scirocco aumenterà il proprio moto ondoso e si potranno rischiare delle mareggiate
Fig5 – Moto ondoso previsto, con onde possibili sui 2.6m circa – modello ECMWF
Aspettiamo i prossimi aggiornamenti per maggiori dettagli.
In questa giornata di Domenica 17 novembre, un fronte temporalesco ha attraversato la Calabria dal Tirreno allo Ionio, apportando fenomeni temporaleschi lungo la regione e anche intense piogge.
Al mattino la fascia ionica in primis è stata interessata dalle correnti di scirocco in risalita, attratte dal minimo di bassa pressione presente sul Nord Italia.
Nel pomeriggio con il movimento del minimo verso nord est, le correnti in ingresso dalla Francia, più fredde rispetto a quelle di scirocco , hanno raggiunto la nostra regione, e lo scontro tra queste due masse d’aria ha prodotto un fronte temporalesco visibile nelle immagini che vi riproponiamo prese dal satellite (ritoccate da noi per spiegare sinteticamente quanto detto sopra).
Fig.1 – Immagine satellitare alle 13.30 – Possiamo notare la struttura di questa perturbazione che ci ha interessati; in grafica sono segnate le correnti in gioco e il limite del fronte che ci è passato sopra.
Fig.2 – Immagini Satellitari riprese alle ore 11.30 (Mattina) e poi in confronto alle ore 14.30 (Pomeriggio). – possiamo notare lo spostamento del fronte sulla Calabria, e in grafica abbiamo evidenziato il passaggio dallo scirocco in mattinata, e del Libeccio in entrata dal pomeriggio.
L’intera regione è stata interessata da questo passaggio temporalesco, i settori del cosentino pare siano al momento i più colpiti, sopratutto sui comuni sulla Catena Costiera (con l’esempio del Comune di Fiumefreddo Bruzio (CS), dove si è arrivati in poco tempo sui 30mm) e i versanti tirrenici presilani.
Fig.3 – Piogge rilevate dalle Stazioni meteo in Calabria. – credit. meteonetwork e arpacal
Ma anche la Sila piccola ha ricevuto una buona dose di precipitazioni, accumulando sui 20mm, più che altro perché si sommano alle piogge avute per via dello scirocco e dell’effetto “Stau” tra la mattinata e questo pomeriggio.
Di seguito possiamo vedere alcuni contributi fotografici e video arrivati proprio dalla Sila Piccola.
Loc. strada tra Taverna Cz e Vill.Mancuso – Foto Alessio Amelio
Loc. Vill. Mancuso – Foto Alessio Amelio
Forti piogge sono state segnalate anche su Vibonese, Lametino e crotonese, a prova della trasversalità del peggioramento avuto.
Per fortuna il passaggio è stato abbastanza veloce, e gli accumuli pluviometrici sono stati limitati.
Con l’inizio della settimana entreremo in una fase di maltempo diffuso.
A guidare il tutto sarà un centro di bassa pressione sul Canale di Sicilia, che andrà ad approfondirsi molto, tanto da poter diventare un ciclone abbastanza intenso poi da martedì.
Gli ultimi aggiornamenti meteo segnalano per l’inizio della settimana la possibile formazione sul nord Africa di una profonda depressione, la quale nasce dalle correnti fredde arrivate da nord europa.
Tale struttura andrà poi a muoversi con i suoi venti ciclonici (venti sostenuti con movimenti antiorario) nei dintorni del Canale di sicilia e di Sardegna, per poi salire verso il sud Italia.
Video del movimento del minimo previsto tra la giornata di Lunedì 11 e la notte di Martedì 12 – credit ECMWF
Questa perturbazione avrà un nucleo abbastanza freddo (inteso come differenza rispetto alle temperature limitrofi), fattore da considerare in quanto favorirà forte instabilità, grazie sopratutto al contrasto con i venti tesi e più caldi di scirocco che saranno richiamati sullo Ionio.
Lo scirocco in primis sarà l’elemento che potrà produrre i maggiori “rischi”, infatti le correnti richiamate dalla bassa pressione, scorrendo sul mare Ionio appunto, raccoglieranno molta umidità e di conseguenza si alzerà il rischio di piogge intense, insieme anche al rischio di mareggiate sulle coste ioniche, per via proprio dei forti venti.
Qui di seguito possiamo vedere le mappe che descrivono la struttura del ciclone e delle sue conseguenze per la Calabria:
Venti previsti tra la sera di lunedì 11 e Martedì 12 – sono visibili da questa mappa le forti correnti di scirocco che andranno ad investire la costa ionica Calabrese.
Temperature previste in quota tra la sera di lunedì 11 e Martedì 12 – Da notare la temperatura più fredda sul nord Africa rispetto che sul mar Ionio, dove le masse d’aria più calde si alzano e raggiungono la Calabria.
Mappa delle piogge accumulate tra la sera di lunedì 11 e Martedì 12 – Vedi scala valori in basso Credit: Meteoincalabria.com
E’ bene precisare come queste situazioni siano sempre soggette a dei cambiamenti sulla simulazione della posizione del minimo di bassa pressione, e variazioni anche relativamente piccole su valori come pressione (e quindi profondità della depressione), o anche una posizione di qualche km diversa, potrebbe portare a dei cambiamenti rilevanti per gli effetti meteorologici lungo il territorio regionale.
Per tale ragione, per un principio di sicurezza, potremmo avere un quadro più completo nei prossimi aggiornamenti, ma comunque sono situazioni da dover monitorare ora per ora.
Nel frattempo, quello che possiamo dire:
Nella giornata di domani avremo una giornata a due facce; durante la mattina si avrà un a condizione di tempo stabile, ma nelle ore centrali arriveranno i venti meridionali per via degli effetti del fronte di maltempo in avvicinamento; in questo caso arriveranno le prime piogge tra reggino ionico, locride e bassa catanzarese.
In serata le correnti si rinforzeranno e aumenteranno le piogge e la loro estensione lungo la regione, con i primi fenomeni più intensi sui versanti ionici. << Attenzione quindi sulla tarda serata / notte >>